Tucked away in the charming area of San Lazzaro di Savena, Trattoria Donati is a delightful find for anyone seeking the authentic flavors of Emilia-Romagna. From the moment you step inside, the atmosphere is warm and welcoming, thanks to a team of genuinely friendly staff who make you feel like a valued guest rather than just a visitor.
Their lasagna is exceptional – rich, perfectly layered, and full of authentic flavor – a must-try for any pasta enthusiast.
It is a dish I would wholeheartedly recommend to anyone passing through the area. The pasta menu in general is a celebration of regional recipes, and the carefully curated wine list offers excellent pairings to elevate the experience.
Free parking is available nearby, the restaurant is easy to find, and it offers full accessibility. For international visitors, an English menu is provided, and the staff’s fluent English ensures that ordering is effortless.
The interior is tastefully decorated, calm, and intimate – perfect for relaxed conversation. Service is swift and attentive without being intrusive. Adding to its charm, the restaurant shares its space with a pastry shop, where the display cases are filled with equally tempting creations. Payment is possible in cash or by credit card.
Trattoria Donati is the kind of place that combines genuine hospitality, excellent cuisine, and a comfortable setting – a destination well worth a stop on any culinary journey...
Read moreSiamo stati per cena alla Trattoria Donati a San Lazzaro, una visita del tutto casuale, perché a volte è bello "andare a caso" nel tentativo di avere piacevoli sorprese...e mettendo in conto anche purtroppo esperienze negative. E' con rammarico che, questa volta, ho dovuto incassare una cocente delusione. Parto dalla location molto strana, in pratica per accedere al ristorante si deve necessariamente passare dall'ingresso della pasticceria, probabilmente di proprietà dei medesimi gestori. A differenza delle foto, ingrandite in prospettiva da una ripresa grandangolare, la sala del ristorante è piccola ed angusta, troppo illuminata, senza finestre (locale al pian terreno), arredata in modo scarno e con simil-affreschi ai muri di gusto a mio avviso così-così. Tavoli inoltre molto piccoli con interasse tra le gambe molto ridotto...difficile avere anche solo un buon comfort. Tralasciando la location, passiamo al personale: persone giovani, vestite in modo casual-sportivo (tute, felpe e magliette, ma nessuna divisa/grembiule con il nome della trattoria), che entrano ed escono dalla piccola cucina ed in generale si muovono per la sala in modo disordinato, caotico e rumoroso, dando l'impressione di disorganizzazione. Fin qui le note di contorno, che ho voluto precisare, anche se la cosa che mi preme maggiormente alla fine è la qualità del cibo. Già dai preamboli si poteva forse presagire un'esperienza a esser buoni appena sufficiente...ma arrivati all'argomento cibo, essa ha assunto connotati purtroppo veramente disastrosi. Innanzitutto, a mio personale parere, le foto dei piatti non rispecchiano la realtà di ciò che ci è stato portato in tavola, segno forse di un precedente lavoro di "food-staging", ossia vengono fatte le miglior foto possibili a piatti fatti (almeno una volta) con la massima cura, proprio allo scopo di essere fotografati e pubblicati, invogliando così i potenziali avventori a visitare il ristorante. Detto questo, passo ai difetti riscontrati nei piatti ordinati...praticamente tutto! Onestamente, in decenni di frequentazioni di ristoranti, trattorie, pizzerie (escludendo quelli "stellati"), non mi è mai capitato di mangiare così male. Tagliatelle verdi al prosciutto scotte e particolarmente insapori; patate al forno cotte male, ed insaporite con rosmarino secondo me non fresco, ma forse vecchio e di color marrone, oltretutto un pò bruciato, il che conferiva un aroma sgradevolmente amaro; polpette al sugo con piselli poco cotte ed insapori, piselli anch'essi poco cotti, e sugo di pomodoro veramente acidissimo. Dulcis in fundo...ordinata acqua minerale naturale, invece ci è stata portata una brocca riempita, contenente acqua di rubinetto passata al depuratore (al prezzo di € 3 !), così mi è stato detto a mia domanda. Ci è stato detto dallo stesso personale che la trattoria è aperta già da 2 anni, pertanto mi sembra poco probabile che in questo lasso di tempo non ci si sia resi conto dei profondi miglioramenti di cui il cibo avrebbe avuto bisogno. Mi viene piuttosto da pensare che si persegua il massimo guadagno a scapito della qualità del cibo, e scientemente. Avrei potuto sorvolare su location, sala, arredamento, servizio, ma sul cibo non me la sento di transigere, proprio no. In un mondo in cui ogni 100 metri c'è un ristorante/trattoria/osteria/pizzeria, stare sul mercato è sempre più difficile, se non si ha l'umiltà di comprendere che un minimo di qualità la si deve dare, se non altro per rispetto del cliente. E, dopo 2 anni di apertura, mi viene in mente la famosa frase, divenuta aforisma: "errare humanum est perseverare autem diabolicum". Non mi sento pertanto di consigliare questo...
Read moreNon volevo perdere tempo a scrivere questa recensione, ma dopo la vostra risposta io e mia moglie ci sentiamo in dovere di raccontare dettagliatamente quanto accaduto. Magari potrà servirvi in futuro per trattare i clienti con più rispetto , senza la presunzione di far loro un favore ad ospitarli.
Appena arrivati al tavolo assegnato abbiamo chiesto subito di essere spostati o almeno di regolare l’aria condizionata fredda che puntava proprio verso di noi (non era una giornata particolarmente calda visto che c’erano circa 18 gradi all’esterno…): nessuna considerazione. Dopo alcuni minuti ripetiamo la richiesta a una cameriera, che prova a muovere le alette senza successo. Riproponiamo di cambiare tavolo: la risposta è stata “siamo pieni”. Peccato che ben tre tavoli da due siano rimasti liberi fino a quando siamo andati via (14:20). Alla fine, insistendo, ci viene fatto il “favore” di spostarci vicino all’ingresso. Mistero perché non potesse essere fatto subito, considerando che anche i tavoli da quattro – negati a noi – poco dopo sono stati assegnati a una coppia.
L’ordine lo avevamo fatto prima dello spostamento del tavolo, quindi non ha alcun senso scaricare lì la causa dei ritardi e delle mancanze. Dopo 35 minuti arriva un antipasto (uno stecco alla bolognese con un cucchiaio di friggione), mentre il tavolo arrivato insieme a noi stava già quasi finendo di mangiare. Dopo altri 35 minuti mi comunicano che la cotoletta ordinata oltre un’ora prima non era più disponibile, provando a giustificarsi col cambio di tavolo che li aveva messi in confusione: Inaccettabile.
Mi propongono una tagliata: non l’ho chiesta io, ma l’accetto per cercare di salvare il pranzo. La ordino al sangue (che, per chiarezza, significa carne calda all’interno, non fredda: temperatura al cuore almeno 48-50°).
Chiedo notizie della lasagna ordinata da mia moglie. Risposta: “Arriva insieme alla tagliata”. Dopo altri 10 minuti mi servono la tagliata ma niente lasagna. Alla mia domanda, la risposta è stata: “Tra 5 minuti è pronta”. Scandaloso. Neanche a una sagra di paese – che, con tutto il rispetto, gestiscono il quintuplo dei clienti con molta più efficienza.
Assaggio la tagliata: fredda. Faccio notare la cosa e mi sento rispondere che, siccome l’avevo chiesta al sangue,(e comunque non “molto al sangue”) loro la servono così perché é così che si fa. Ma, volendo, la potevano “scaldare”. Grottesco.
A quel punto, spazientito, chiedo di andarmene pagando solo quanto effettivamente mangiato. Nessuna scusa, nessuna proposta di soluzione: solo accuse verso di noi (“avete fatto perdere 30 minuti per cambiare tavolo”) e la minaccia che, se non avessi pagato tutto, avrebbero chiamato i carabinieri.
Chiedo allora almeno di risolvere con l’asporto…per portarmi via quanto ordinato e non servito, insieme al vino (mezzo litro in caraffa pagato 10 euro). Nessuno sconto, nessun gesto di rispetto. Anzi, insulti. La caposala, gridando, mi dà del maleducato e conclude con un finale indegno e offensivo: davanti a tutti, ordina alla ragazza in cassa di mettermi il vino in un bicchiere di plastica dicendo testualmente: “così se lo beve in macchina mentre si mangia la tagliata”.
Una scena che definire surreale è poco.
Il cibo sarà anche buono e le cameriere gentili, ma questa non è ristorazione: è un manuale su come rovinare una giornata, un pranzo e la reputazione di un locale.
Spero vivamente che la direzione prenda coscienza di quanto accaduto, perché per noi non ci sarà mai...
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