Sabato sera cena con i nostri amici di Torino. Questa volta proponiamo loro di assaggiare la mitica carne di Vincenzo al ristorante “Il Torrione” a Santo Stefano al mare. Alla fine saremo tre famiglie in tutto, sei adulti e quattro pargoli. Per percorso e descrizione vi rimando alle mie recensioni precedenti. Un rapido saluto a Vincenzo e ci accomodiamo. Il nostro tavolo è nei pressi del grande braciere che domina la sala e fa decisamente caldo. Si parte, come al solito, da un piccolo Appetizer, giusto per ingannare l’attesa: quattro mini pannocchie di mais croccante con olive e burro aromatizzati ed una marmellatina alla cipolla che apprezzeremo meglio in seguito con la carne. Innanzitutto i più piccoli. Per i due maschietti una Zuppa di Lucia da dividersi, una sorta di cozze in umido, leggermente piccanti, in bianco con relativa scarpetta. A seguire una porzione di Trofie al pesto. Porzione sempre divisa in due, ben cucinata. Per le due signorine una decina di Rostelle, ottime ed un trancio di Branzino alla griglia, altrettanto buono e saporito. Passiamo al bere. Oltre ad un paio di bottiglie di acqua, per le tre signore una bottiglia di Chardonnay, anzi due, per noi mariti una di Barbera d’Alba che divido col mio socio ed alcune Birre per il terzo. Riguardo alle bottiglie di vino non ricordo, purtroppo, la provenienza. Considerato che sceglierò sicuramente la costata di Vincenzo, decido di partire lento con una semplice, ma buonissima Bruschetta: pane casereccio lasciato tostare sulla brace e poi condito con una strofinata di aglio, olio evo, pomodoro e basilico. I miei due soci sono d’accordo. Una delle tre signore decide per un primo, dei Paccheri con l’astice serviti direttamente all’interno della padella. Ottimi ed abbondanti. Le altre due signore, invece, si dividono un Branzino alla brace con contorno di Calamari alla griglia. Minimo comun denominatore dei vassoi serviti, il valore aggiunto delle materie prime cotte sulla brace e porzioni abbondanti. Ora veniamo al piatto forte della casa, la Costata di Angus irlandese, due per la precisione. Ci viene servita la prima con tanto di osso, quattro o cinque “tagli” in ognuno dei tre piatti per poi tornare sulla brace. La cottura è perfetta, tenerissima al suo interno e con un’incredibile crosta all’esterno che la rende pressoché unica. Col secondo passaggio terminiamo la prima costata, osso compreso da aggredire doverosamente con le mani. Per la seconda costata, questa volta priva di osso, vale lo stesso procedimento. Con entrambe abbiamo apprezzato una gradevolissima marmellatina di cipolla ed il loro olio piccante a base di “nduja”, originale, calabrese. Ottimo! Con la serie dei secondi abbiamo richiesto anche un paio di Patatine fritte servite calde, ancora nel loro cestello del fritto. Questa volta, però, meno entusiasmanti del solito. Mentre i nostri pargoli si divertono con altri bambini in un angolo della struttura, noi adulti ordiniamo i dolci. Solo tre di noi. Una porzione di Fragole con gelato, una di Fragole con panna ed il sottoscritto, una ben più goduriosa Meringata con cioccolato caldo. Bene così. La serata, già molto piacevole, viene resa ancor più divertente grazie ad un paio di incursioni dei camerieri con torte di compleanno, musica e luci psichedeliche. Siamo giunti al momento del conto. Vincenzo non ha perso l’abitudine di portare la ricevuta in un piattino e ricoperta da una manciata di mini cioccolatini, anzi questa volta il piattino è stato sostituito da una giara. Tutto questo, dice lui, per addolcire la spesa. Il totale (gentilmente arrotondato) è di 300 euro. Non mi è rimasta la distinta e non posso, purtroppo, fornire il dettaglio. Rimaniamo, comunque, in linea con le ultime spese sostenute qui da Vincenzo. Una trentina di euro circa pro capite, tenendo sempre in considerazione che i pargoli contribuiscono in maniera inferiore, abbassando leggermente la media. In ogni caso, è sempre un piacere venire a trovare Vincenzo ed il suo staff e provare la sua...
Read moreWe spotted this place from our AirBnB and thought it looked cool. We were impressed by what we saw when we arrived—lots of people, locals vibe, and the people there seemed like they knew why they were there. But at 8 am on a Sat night we were disappointed to hear they were very busy and couldn’t serve us until 10pm, so we walked back down the hill to the waterfront and found nothing that looked comparable except some cold beer, so by 9:40 we still hadn’t eaten and went back up to Il Torrione and had one of the best meals all week. The service was fast, the atmosphere lively, and the food protein-rich. The anchovies appetizer and grilled pepper slices were divine. We ordered the steak and it was perfectly rare and tender and huge. The pasta with lobster was actually lobster with a little bit of pasta. There were seven of us and we shared family style—highly recommended. Also ordered pasta with pesto and the gnocchi in a creamy sauce. So good. Had desserts to go around. And all for a great price. Go there if it’s your birthday. They’ll play the Happy Birthday song and everyone can sing along. Definitely make reservations. If you’re in this town, this is THE place to eat. Thank you to the Il Torrione owners and staff—you made...
Read moreSo being english and in a town where little people speak English (not a moan I love it) we found this absolute jewel....after scouring the area nothing looked apetising so onto good old google to find somewhere to eat......so where do I start....lovely friendly people absolutely sublime food cooked all over coals....this place is not to be missed....a little tricky to find but once here its worth the walk uphill or simply park in the large parking area. I would definitely go again contemplating extending trip to go here again tomorrow. Absolutely lovely....
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