Prenotazione fatta mezz’ora prima di cena, nome dato, conferma ricevuta… e all’arrivo? Ci hanno assegnato uno dei tavoli ancora liberi, almeno ora sanno come mi chiamo. Un inizio promettente.
Entrando nel locale ci accolgono quasi chiedendoci di spostarci di mezzo, la signora ha un tono così caloroso e famigliare verso altri tavoli da far pensare a un pranzo di Natale… salvo poi rivolgersi a noi con la stessa cordialità con cui si chiede a un vicino di spegnere il trapano alle 23. Forse la colpa è stata quella imperdonabile svista di non aver ordinato vino. Da lì in poi, ogni parola, ogni gesto, trasudava la stessa premura di chi ti sta facendo un favore controvoglia.
L’antipasto di mare, un piccolo gioiello di minimalismo culinario: un piatto di cozze contornato da qualche presenza accessoria, quasi a dire “siate felici che l'antipasto di mare non sia sabbia e alghe”. Seguono 45 minuti di attesa, rigorosamente cronometrati, per la “grigliata mista per due”, caldamente consigliata dalla signora e non presente sul menu (un dettaglio che, diciamolo, non brilla per trasparenza). Più volte ci è stato ribadito che comprendeva il “pescato del giorno” (deve essere stato un giorno di magra visto il piatto) quattro gamberoni totali (non sapevo pescassero del congelato), una spigola e un’orata: per due persone. Un abbraccio a chi ordina la porzione singola.
Tralasciamo pure il fatto che le posate del primo siano state sbarazzate e non sostituite, e che alla richiesta, audace, di due coltelli la reazione sia stata di sincero stupore, come se stessimo chiedendo argenteria d’epoca. Nessun gesto di cortesia, nessun sorriso, nessuna domanda finale sul gradimento: un capolavoro di distacco e freddezza, come se la nostra presenza fosse stata un fastidio più che un’opportunità.
Resta il fatto che, antipasto di cozze, spigola, orata e due bottiglie d’acqua ci sono costati 82 euro. I nostri soldi, però, li avete presi. E, a differenza dei gamberoni, era denaro fresco...
Ci dispiace per l'esperienza e per la sensazione di aver dato fastidio poiché in due settimane trascorse in Sardegna abbiamo trovato ovunque cortesia e simpatia, evidentemente qui non é...
Read moreLocale davvero delizioso :) Atmosfera tranquilla, ottima cucina, vino eccellente consigliato dal proprietario, il personale è stato molto gentile e disponibile . L’unica stonatura è la moglie del proprietario, più impegnata a far capire chi è la boss che a trattare con cordialità i clienti. Magari un giorno deciderà di prendersi una pausa...il locale ne guadagnerebbe sicuramente! 🤣🍷
Rispondo alla gentile proprietaria, cosicché possa riflettere meglio sulla mia recensione:
Ci tengo a precisare che il mio commento non voleva essere "pettegolezzo", ma un’osservazione diretta legata all’accoglienza e al servizio. Lavorando in gastronomia da 10 anni so bene quanto sia importante trattare ogni cliente con gentilezza, a maggior ragione quando si è proprietari.
Per fare un piccolo esempio: durante la mia visita, il ristorante era vuoto. Ho chiesto cortesemente un piatto vuoto, che si trovava letteralmente a un metro da me e dalla signora (non aveva un bel niente da fare in quel momento) Invece di passarmelo direttamente lei, ha chiamato il figlio, e dopo un pò di attesa ha chiesto al marito, e alla fine me lo ha portato lui. Un atteggiamento che non trasmette né attenzione né cura verso il cliente. In generale sin dal principio, il suo modo di fare non è stato per niente accogliente nei nostri riguardi, tanto da dare quasi l’impressione che le stessimo facendo un favore a spendere soldi nel suo locale.
La cucina è ottima, il personale gentile e il locale piacevole, ma se l’accoglienza da parte di chi lo gestisce non è calorosa, l’esperienza ne risente. Una critica non è un attacco personale: saperla accettare e farne tesoro è ciò che distingue chi vuole davvero migliorare da chi preferisce trovare scuse per giustificarsi. Per ovvi motivi, non tornerò ;) Un copia-incolla come risposta con Chat Gpt non la aiuterà a giustificarsi signora 🤣🤣🤣 Una vera Boomer Buona...
Read morePurtroppo, a differenza di quanto precedentemente pubblicato negli anni passati, sono costretta, dopo l'esperienza 2021, a recensire molto negativamente questo locale. Siamo andati per cena, durante queste ultime vacanze sarde, premetto che sono cliente del locale da più di 40 anni ma, questa volta abbiamo trovato tutto cambiato in peggio. L'impeccabile servizio dello storico cameriere Enzo sostituito da una giovanissima ragazza che ahimè di ristorazione pare non avere proprio alcuna esperienza, vino ed acqua sbattuti in malo modo sul tavolo, spaghetti serviti quando ancora si stavano finendo gli antipasti a base di cozze e mitili e quindi con piatti colmi di gusci che non sono stati precedentemente asportati. La qualità del cibo decisamente scaduta, un vassoio di prelibati bocconi che....purtroppo erano tutti gusci vuoti (forse residui delle portate di altri?), spaghetti alle arselle che erano conchigliette in olio irrancidito, arrosto di pesce non accompagnato da alcun contorno (dove sono finite le squisite verdure del Miramare?) Per completare l'opera, in piena pandemia , con la Sardegna che rischia la zona gialla, all'interno del locale nessun controllo Green Pass, di cui alla segnalazione dell'omissione la risposta seccata è stata "Perché, voi non ce l'avete?" Certo che si, noi si ma gli altri avventori? Non ho capito se mutata la gestione, credo di sì vista la decadenza. A mai più, purtroppo è...
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