arriviamo in 4 alle 21,10 di venerdì 17 ottobre 2008. Naturalmente prenotato per le 21,00. Ci fanno accomodare. Peccato che fino alle 21,50 nessuno di accorga di noi nè per prendere la comanda né per presentarci la carta. Quindi aspettiamo sbocconcellando un poco di pane (buono) e assaggiando un bicchiere di spumante "offertoci" purtroppo dozzinale (al supermercato non lo comprerei). Finalmente possiamo ordinare. Ciascuno opta per 1 antipasto, 1 primo ed 1 secondo. Non voglio soffermarmi sui piatti, dico solo che pur essendo validi non si sono rivelati all'altezza di un tale ristorante, eccessivo uso di grassi e salsine ridondanti, risotto scotto. Unica eccellenza gli Agnoli di lumache con erbe. Il sommelier è un ragazzo giapponese giovane che non parla italiano. Bisogna indicargli i vini sulla carta. A proposito della carta: è monumentale ma moltissime bottiglie sono esaurite e di poche vecchie annate. Prendiamo uno spumante CadelBosco Annamaria Clementi 98, valido e abbastanza ben conservato. Poi siamo costretti a mandare indietro una bottiglia di Bussiador Conterno 2004, forse ha preso caldo, forse è stata troppo in piedi, dal naso non è bevibile. Ce la sostituiscono con riluttanza e saccenza ma deve intervenire una scortese cameriera perchè il "sommelier" non capisce che il vino è "andato". Compie solo i gesti per finta: possibile che non si renda conto ?! Poi Barolo di Vietti riserva, con onore. Il tovagliato è pessimo e per sedermi devo spingere con i piedi la tovaglia sotto il tavolo in quanto eccessivamente cadente. Dolci: mi arriva un sorbetto al calvados discreto ma scarso e praticamente liquido. Sufficiente la pasticceria secca ed il caffè. Il locale è ricavato in una veranda all'esterno di un vecchio casale ed è discreto con una bella vista sul giardino. 170€ a testa. Non vale la pena, non emoziona, i palati esigenti rimangono delusi, soprattutto dal servizio, freddo e poco...
Read moreE difficile stupire ancora al giorno d'oggi. Siamo costantemente invasi da programmi alla tv e video sui social che ci mostrano la cucina sotto tutte le forme e mille accostamenti, ma ieri sera ho scoperto un angolo di Italia che è stato in grado di stupirmi davvero! Un viaggio gastronomico inimmaginabile. Di solito nelle recensioni mi piace descrivere i piatti, i loro sapori, la presentazione, ma questa volta non lo faccio. Non lo faccio perché spero di mettere la giusta curiosità e la voglia di provare questo viaggio gastronomico. Giusto due parole.... Parto dalla location. Aperta la porta che da sul giardino, ti sembra di essere catapultato in un luogo nascosto, lontano dal caos della vita di tutti i giorni. Le sale sono state sapientemente restaurate in maniera maniacale dalla gentilissima titolare. Nulla è lasciato al caso. Ovunque si posa l'occhio, il dettaglio fa capolino. Su percorso gastronomico voglio solo dire che sono rimasta a bocca aperta da quando mi sono seduta a quando mi sono alzata. Materie prime di altissima qualità, lavorare in maniera impeccabile per far esaltare i sapori. Molto gradita la carta delle acque. Pre-antipasti che ti travolgono in un vortice di felicità delle papille gustative. Non una pecca, tutto perfetto! ..ma come detto, non voglio svelare nulla, ma voglio invitarvi a...
Read moreLocation meravigliosa in ogni stagione, anche le salette private col camino, o la vetrata sul giardino. Cibo ricercato, molto fantasioso, ma mai azzardato e sempre con qualche grande classico della cucina piemontese nel menù per i più tradizionalisti (non li ho provati personalmente, ma i plin di arrosti con ingredienti tutti rigorosamente locali hanno riscosso una ola di entusiasmo!). Carta dei vini ben fornita, in particolare piemontesi, personale garbato e raffinato, competente e mai invadente. Amouse bouche deliziosi e sorprendenti. Porzioni non abbondanti, ma con antipasto e secondo mediamente ci si sazia. Prezzi assolutamente onesti, qualità eccelsa,...
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