Come tutti credo… capito qui per sentito dire. Con una coppia di habitué, io e mia moglie decidiamo di concederci una serata per assaporare i sapori di Manrico con una prenotazione fatta 3 mesi prima. Arrivati posteggiamo con facilità grazie al generoso parcheggio, entriamo nel locale e subito veniamo accolti calorosamente e fatti accomodare al tavolo. Il locale non è molto grande e per questo risulta poco caotico e rumoroso. Manrico arriva subito al tavolo e comincia a parlare brillantemente porgendoci il menù e spiegandoci che ci sono anche portate del giorno non inserite. Ordiniamo antipasto di mare cotto e crudo per tutti, aggiungiamo anche un Risotto ai gamberi con crema al basilico e un Astice con Scampi alla Catalana. Di lì a poco arriva l’antipasto di pesce: il vassoio si presenta molto bene ma a mio avviso con una discreta quantità di prodotto, il tutto è buono ma un po’ privo di sapore (anonimo), le ostriche pessime; molto piccole e poco carnose non le ho reputate per nulla all’altezza del locale. Di lì a poco ci viene servito il Risotto, la presentazione è ottima, la cottura del chicco perfetta anche se leggermente asciutto (in pentola non ondeggiava sicuramente), la polpa di gamberi ottimima e perfettamente appena scottata, ma qualcosa non va’… la crema di basilico è stata aggiunta in cottura conferendo a quest’ultimo e di conseguenza al risotto un cattivo colore verde scuro privandolo di conseguenza della sua naturale fragranza esplosiva di fresco. Ora è la volta dell’Astice e degli Scampi alla Catalana, il tutto arriva su un vassoio completamente ricoperto da una montagna di pomodori Pachino ed alcune fette di Cipolla. Diciamo, a prima vista per essere alla Catalana manca qualche varietà di verdura, lo chiamerei più alla Siciliana! Spostata la montagna di pomodorini arriviamo alla carne dell’Astice che anche i palati meno fini del mio tavolo hanno ritenuto un poco gommosa, segno di un eccessiva cottura; buoni invece gli Scampi. Ora è la volta del dessert, tutti ci precipitano sulle Fragole gratinate con crema allo zabaione e devo dire che queste meritano veramente. Impiattamento buono, consistenza della crema ottima e non cedevole con il giusto apporto di zucchero. Il conto finale diciamo nella norma, in base alla qualità di quanto offerto un conto più elevato non sarebbe stato giustificato, ed è per questo che non scendo sotto il 3 come valutazione di Tripadvisor. Personalmente: mi piace l’impostazione del locale e l’approccio al cliente, il fare di Manrico è parecchio originale ma posso dire che non mi è sembrato invadente. Le quantità delle portate a mio avviso andrebbero leggermente aumentate, magari eliminando il Parmigiano, il vin Santo e i dolcetti offerti (credo) durante il pasto, privilegiano le quantità dei piatti. In oltre… è inaccettabile che sia impossibile prenotare via telefono?
Sinceramente mi stupisco di come sia così famoso questo posto, io lo reputo uno come un altro. Questa recensione è frutto della mia esperienza in questo locale rapportata anche a quelle fatte in molti altri, ovviamente può essere non condivisa dalla struttura stessa ma sicuramente è ciò che ho vissuto per cui realtà. Se il titolare del locale vorrà replicare la mia recensione per giustificare le mie critiche o elogi sarà ben accetto da me e dalla comunità, l’importante che non giudichi falso ciò da me riportato al fine di screditarmi come già successo in altre occasioni vista l’impossibilità di replica da parte...
Read moreCercavo, cercavo e cercavo un posto dove poter fare belle figura, e, vivaddio, finalmente l'ho trovato. In questo sacrario del buon gusto, della raffinatezza e dell'eleganza nulla è fuori posto: la discrezione e la vellutata cortesia del personale, la sobria eleganza e perfezione formale ed estetica delle pietanze servite, la suadente ambientazione. Qui fai centro, qui sei in un posto dove puoi portare ospiti di lavoro, clienti su cui vuoi davvero suscitare una positiva impressione, una partner che vuoi esca dal locale con un'idea elevata dell'ambiente in cui ha appena sostato e dell'ottima persona che ve l'ha portata e con lei si è intrattenuta nel corso di una cena senza sbavature. Si chiama Atelier, che altro nome potrebbe mai avere, santiddio, un locale così squisito e di gran pregio? La special classe di antica nobiltà italica qui si manifesta in tutta la sua possente grazia e leggiadria. Se non volessi mancare di rispetto al luogo, lo definiresi senz'altro un santuario: del buon gusto, della raffinatezza, dell'eccellenza. Non vi è particolare che non sia curato, dalla posateria, elegante, di pregio e ordinata da manuale di bon ton, ai lini, immacolati e intonsi, alle varie portate che si succedono in una teoria gradevole, armonica, ben congegnata, funzionale, eccelsa. Ne esci appagato, ti senti bene, non sei strasazio, sei gradevolmente acquietato, in pace con te stesso e con il mondo. Paghi molto meno di quello che ti aspetteresti per un servizio così cospicuo. Questo è il luogo frequentato dai reali di Danimarca quando, in incognito, si recano in Italia per i loro brevi e frequenti soggiorni, hic et nunc vi hanno sostato, uscendone contenti e soddisfatti, diplomatici dell'ONU e funzionari di alto livello di vari governi europei. Non sentirete parlare di loro dal personale, qui amano la discrezione, il sottotono delicato ed essenziale, il rispetto totale e onnicomprensivo della vostra privacy. Se mai nella vostra vita avete sentito l'urgente bisogno di premunirvi contro la caduta dell'eccellenza nell'esclusività, della raffinatezza nella ricercatezza, dell'eleganza nella classe e nel formalismo, allora siete prima o poi capitati in questa cattedrale dell'educazione e del formale rispetto unito alla grazia e alla squisitezza delle vivande servite. E ne siete stati appagati, ne siete usciti felici, ed avete più volte ripetuto a voi stessi che un luogo simile dev'essere sicuramente l'oggetto di vostre incursioni future. Perché abbiamo bisogno di frequentare l'Atelier, ne gode la nostra autostima, ne gioisce il nostro senso estetico, ne reclama a gran voce le squisitezze il nostro stomaco. Scrivo queste parole pieno di remore, non vorrei che questa reggia dello star bene divenisse troppo frequentata, ergo affollata. A noi, pochi intimi, sta bene che sia così com'è ora. Discreta, funzionale. Scegliete voi se provare oppure no questa sublime esperienza che coinvolge tutti i cinque sensi più l'anelito che è l'afflato del sentire appagamento, contentezza ed euforia dal frequentare questa immacolata percezione. Ma vi avviso: se sceglierete di provarlo, non lo abbandonerete più. Qui si viene catturati dalla magia e dalla mirabolanza del luogo e ci si ritorna, in compagnia oppure soli. Godere di esperienze sublimi è il sotteso desiderio di noi tutti, e qui ci si trova esattamente nel luogo che, lo si può dire, è all'altezza della nostra persona. I massimi sistemi, lo si sa,...
Read moreRinomato ristorante appena fuori la città di Bergamo. Il menù offerto si compone di variegate ed originali proposte a base di pesce sia cotto che crudo. L'alta qualità della materia prima, partendo dagli antipasti sino ai secondi piatti, insieme alla cura dell'impiattamento sono i punti forti di questo locale mentre i prezzi sono in linea e congrui con la proposta ed il rapporto qualità/prezzo. Il servizio ed il personale sono impeccabili nei dettagli e nel porre le giuste attenzioni al cliente ed alle sue esigenze. Nota di merito va fatta soprattutto al titolare che sin dal momento dell'ordinazione con la sua originalità trasmette simpatia e gli stimoli per assaggiare le varie proposte gastronomiche offerte dal menù. La location, con il suo più contenuto numero di coperti, favorisce la convivialità e l'intimità dell'esperienza degustativa, il che rende questo locale appropriato anche per occasioni famigliari o romantiche. Decisamente consigliato e da provare...
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