Al Caminetto — Restaurant in Unione dei comuni Valle del Savio

Ieri sera sono andato con 7 amici e nessuno di noi è rimasto soddisfatto. Avevamo scelto il Caminetto essendo rinomato per primi gratinati e lumache.

l unica nota davvero positiva è stata la cameriera: una ragazza molto gentile che ispirava simpatia. Le lumache non erano male. In zona non ci sono molte alternative in cui poter degustare questo piatto. Personalmente ne ho assaggiate di migliori. Pasta gratinata: abbiamo ordinato nidi di rondine, cappelletti della casa, ravioli squaquerone e funghi porcini. Nessuno dei tre era buono. Mi hanno deluso molto. Il pomodoro nei nidi di rondine (che tra l altro mi aspettavo bianchi) era acido. I porcini ne ravioli erano inesistenti. I cappelletti sembravano riscaldati. 3 dei piatti che ci sono arrivati erano appena tiepidi. dolci: senza lode e senza infamia. conto: reputo che il ragazzo che ci ha fatto pagare sia stato davvero poco elegante. Ci rechiamo alla cassa e chiediamo il totale (233€) e se ci dice anche la quota a testa essendo in 8. Il ragazzo senza esitazione ci dice 30€ a testa, e tenta di nascondere lo scontrino. Vedo con la coda dell' occhio che non riportava 240€ come totale (avendomi detto una cifra tonda è stato banale calcolare a mente 8x30€), quindi gli chiedo se può darmelo. Lui me lo porge e a quel punto lo guardo; lui ha palesemente letto dal mio sguardo cosa pensavo ma decido di non fare polemiche, poiché dentro di me ho già deciso che non mi rivedranno. Gli porgo 60€ (quota mia e della mia ragazza). I miei amici fanno lo stesso.

Speriamo che i 7€ che abbiamo pagato senza motivo siano dati come mancia alla cameriera e speriamo che il ragazzo che ci ha fatto pagare abbia davvero letto cosa...

Premetto che abbiamo scelto il posto perché memori di alcune esperienze positive qualche anno fa e per la location panoramica. Ma questa volta un disastro...ad un certo punto ho creduto di essere su scherzi a parte. Il servizio è stato lentissimo ed approssimativo ( ad eccezione di una cameriera che è sembrata molto disponibile) ed abbiamo aspettato tantissimo per fare l' ordine e ricevere da bere. Dei 9 primi ordinati 3 non sono arrivati. I camerieri sembravano aver recepito ma dopo mezz'ora ancora niente e sembravano non averne un'idea. Alla fine due dei commensali hanno dovuto rinunciare al loro piatto perché ormai era troppo tardi. Peraltro dei primi arrivati 2 erano anche sbagliati ma non li abbiamo rimandati indietro per evitare ulteriori perdite di tempo. Al momento dei dolci alla richiesta di un dolce per celiaci il cameriere ha risposto "un semifreddo". Alla richiesta " un semifreddo al???? ha risposto " e che ne so io??" ( e se non lo sai tu che sei il cameriere....). In tutto questo non abbiamo ricevuto delle scuse. In cassa stavano per farci pagare anche i primi non pervenuti e di fronte alle nostre comunque educate lamentele anche lì né scuse né sconti. Abbiamo pagato un conto comunque salato anche se non ci fossero stati disservizi. Mi dispiace ma credo che sia stata l' ultima volta per noi in questo locale, non perché non siano ammessi errori...quelli possono capitare...ma a fronte di un disservizio i ristoratori devono essere in grado di porgere scuse ed ammettere...

Al Caminetto è un ristorante a cui sono profondamente affezionato. Per anni è stato un punto di riferimento in collina, grazie a una cucina sincera, di terra, con piatti generosi e identitari come le Penne alla Siciliana o i Cappelletti Gratinati – veri cavalli di battaglia che restavano impressi.

Con il cambio di gestione avvenuto un paio d’anni fa, ho continuato a frequentarlo con fiducia, apprezzando la scelta di mantenere alcuni piatti storici. Tuttavia, nel tempo, ho notato un cambiamento che non riguarda tanto il gusto o la qualità dell’esecuzione, quanto la quantità delle porzioni e la perdita di quella forte identità che prima lo distingueva.

L’aggiunta di molti piatti di pesce, in un locale collinare storicamente legato alla cucina di terra, appare una scelta un po’ forzata. Forse sarebbe più efficace puntare su un menù più essenziale e specializzato, in grado di valorizzare poche proposte forti, ben eseguite e coerenti con l’anima del posto.

Il mio augurio sincero, da cliente affezionato, è che Al Caminetto ritrovi quella sua natura autentica, fatta di piatti che scaldano, porzioni generose e una proposta chiara e riconoscibile. Un grande punto di forza rimane il personale: numeroso, gentile, professionale e con un potenziale enorme. Con una direzione più mirata, questo team ha tutte le carte in regola per riportare il locale ai suoi momenti migliori – o magari, scriverne di nuovi ancora...