Sabato 20 novembre in occasione della sagra del tartufo bianco a Savigno per pranzo decidiamo di provare l'agriturismo Mastrosasso al momento della prenotazione fatta telefonicamente chiediamo se in menù fossero presenti piatti a base di tartufo bianco la signora che ha risposto ci dice che sono presenti a meno che i trufolai non ne trovino EVENTO ASSAI RARO CHE CAPITI PROPRIO IN OCCASIONE DELLA SAGRA DEL TARTUFO BIANCO (INFATTI IN MATTINATA ERAVAMO STATI ALLA SAGRA E SI TROVAVA TARTUFO BIANCO DA TUTTI I RIVENDITORI) arrivati all'agriturismo e una volta seduti prendiamo visione del menu' e NON VEDENDO piatti a base di tartufo chiediamo alla signora che si appresta a prendere l'ordine se siano presenti fuori menù lei ci risponde dicendoci che il TARTUFO BIANCO COSTA TANTO È I PIATTI A BASE DI QUELLO COSTANO TROPPO (SPECIFICO NON È LA PRIMA VOLTA CHE MANGIO IL BIANCO E SONO BEN CONSAPEVOLE DEL COSTO DEI PIATTI A BASE DI TARTUFO E DEL COSTO CHE AVREI SOSTENUTO PER FARE UN PRANZO DALL' ANTIPASTO AL DOLCE) allora quello che non capisco è il perché al momento della prenotazione ci era stato detto che erano presenti bastava dire noi i piatti a base di tartufo bianco NON li proponiamo perché troppo costosi dandoci la possibilità di prenotare da un'altra parte. Noi partiti con grandi aspettative siamo rimasti ESTREMAMENTE DELUSI E CI SIAMO SENTITI PRESI IN GIRO. NON CONSIGLIO QUESTO AGRITURISMO PERCHÉ PREFERISCO SEMPRE LA TRASPARENZA ED E MEGLIO UNA BRUTTA VERITÀ CHE UNA BELLA BUGIA PUR DI ACCALAPPIARE DUE CLIENTI. L' UNICA NOTA POSITIVA PER NOI CHE SIAMO AMANTI DEGLI ANIMALI E CHE AL NOSTRO ARRIVO CI HA ACCOLTI UN BELLISSIMO CANE DA CACCIA (QUELLO BIANCONERO) E CHE ALL'INTERNO DELL' AGRITURISMO ACCETTANO I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE (NOI NON AVEVAMO CANI AL SEGUITO ABBIAMO DUE GATTI MA CI HA FATTO PIACERE VEDERE CHE ALTRI OSPITI LI AVESSERO...
Read morePosto carino sui colli bolognesi: ho apprezzato la vista e il personale (cordiale e gentile). Parcheggio ampio e prezzi nella media. Putroppo devo apporre una critica per quanto riguarda il servizio e il cibo. Sono rimasta delusa da piccoli particolari e accortezze che sicuramente farebbero guadagnare punti a questo posto. Esempio: Antipasto di tigelle salumi e formaggi. Siamo stati serviti in maniera poco curata; un ciotolino con una sorta di pesto modenese senza un cucchiaino per tirarlo su; le tigelle state più calde e più “belle” se servite in un cestino e non in un piatto con un tovagliolo di carta sopra. I salumi erano buoni ma anche questi sono stati serviti un “sbattuti” in un piattino da dolce. Insomma abbiamo notato poca cura. Come seconda portata abbiamo scelto due grigliate (una bellissima brace per cuocere la carne). La carne era sicuramente buonissima e di qualità, automaticamente accompagnata da verdure di stagione le quali sono state portate 5 minuti prima della carne (tra cui verdure anche zucchine gratinate al forno e patate al forno). Le verdure una volta arrivata la carne erano fredde e quindi non gradevolissime da mangiare considerando che eravamo all’aperto. Al momento dello “sparecchio” siamo stati sparecchiati “a turno”, appena il mio fidanzato ha finito gli è stato immediatamente portato via il piatto (voleva fare una pausa e finire qualche verdura) e io sono stata sparecchiata dopo immediatamente aver terminato come se dovessimo sgomberare con rapidità. Ultima cosa che secondo me farebbe acquisire un punto in più; un adeguato tovagliato, non carta paglia… fa più scena in un bel posto così. Sicuramente un buon posto ma che come tanti altri ha le potenzialità ma non le applica a pieno. Non penso che lo consiglierei nemmenon di ritornare, non ne è valsa la...
Read moreA Savigno, da Mastrosasso, non è solo una questione di cibo o di vino. È una storia. Una di quelle che iniziano tra le colline, dove il silenzio sa di terra e di uva matura. E da lì nasce tutto – l’azienda agricola Torricella, poi l’agriturismo Mastrosasso. Un racconto che profuma di mosto e legna bruciata, cresciuto con la passione e la voglia di fare bene.
Quando arrivi, l’edificio in pietra, solido e caldo, ti accoglie e, una volta entrato, ti accorgi subito che qui l’ospitalità non è una formalità, è un sincero stile di vita. Ti accolgono col sorriso, ti invitano a rilassarti. Puoi scegliere di mangiare all’aperto, nei tavoli sul prato, oppure nella sala interna, calda e accogliente: pavimenti in legno, tavoli tutti diversi in una studiata armonia, con il bancone d’epoca.
Vini pieni, eleganti, si capisce che dietro c’è lavoro vero e passione. Poi arriva il menu, corto e preciso, costruito attorno al territorio. Le verdure dell’orto non sono solo contorno, ma protagoniste a impreziosire le carni alla brace, cotte alla perfezione.
E poi il piatto che non dimentico: il fegato, steccato e servito con cipolla caramellata. Un piatto intenso, profondo, che con un sorso della loro splendida Barbera diventa rotondo, quasi poetico. C’è anche il tartufo, quando è stagione, e qui non si lesina: arriva deciso, profumato, generoso.
Dal pane ai dolci, ogni elemento è pensato, curato. Non c’è nulla di superfluo, tutto ha un senso. E quando ti alzi da tavola, ti resta addosso quella sensazione bella e rara: non solo di aver mangiato bene, ma di essere stato bene.
In una zona come questa, tra Bologna e Modena, l’offerta è vasta e di qualità. Ma qui vince la semplicità e la verità delle cose fatte bene. E con un’accoglienza che ti fa venire voglia di tornare, ancora prima...
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