Sono stato quest'oggi a pranzo alla Tana D'Orso con mia moglie e mia figlia. Mi dispiace non aver controllato le recensioni di altri avventori prima di recarmi nel ristorante, recensioni che condivido e sottoscrivo per le recensioni negative. Ritenevo di poter gustare una cucina all'altezza di quanto decantato dal sito web, ma purtroppo non è stato così. Si è trattato di un ritorno alla "nouvelle cuisine" quanto alla quantità di cibo (ma ci può stare, ci mancherebbe), peccato che la qualità sia davvero da trattoria del Piacentino.... Nel senso che i sapori sono senza sapore, oppure grevi oppure molto speziati. Risotto ai funghi con sughino tipo Collegio ovvero Ospedale di Circolo di Varese (per i degenti), funghi che non sanno di funghi. Spaghettone alla bottarga molto salato, il cui condimento anonimo ti fa chiedere: cosa sto mangiando? Punta di maialina che probabilmente sarebbe stato più congruo nominare "Punta della nonna della maialina", data la durezza della carne. Anatra speziata in cui risaltavano appunto solo le spezie, che ricoprivano un pezzo di carne duro e stopposo che ricordava più un bovino che una cacciagione. Il tutto in due ore di tempo, con attesa di 45 minuti fra le due portate (seduti alle 13.00, usciti alle 15.00), rallegrati però da una colonia di mosche che ci hanno intrattenuti senza un attimo di tregua. Prezzi elevati rispetto alla qualità riscontrata, simili ad altri ristoranti rinomati per qualità e location nel circondario di Varese, che risultano però nettamente superiori. Peccato, location e ambiente di tono e di gusto non bastano.