Sarei tentato di iniziare questa recensione con un'esclamazione di orrore, ma la verità è che la Pizzeria Oro Rosso a Venafro non merita nemmeno un'emozione così intensa. No, l'esperienza in questo locale non provoca shock, ma un profondo e rassegnato sospiro, il tipo di sospiro che si emette quando ci si rende conto che l'umanità ha collettivamente deciso di abbassare i propri standard fino a livelli abissali.
Già dall'esterno, la scena è un presagio di ciò che attende l'incauto avventore. Una manciata di sedie di plastica, probabilmente testimoni di innumerevoli estati di indifferenza, sono accatastate come monumenti a un'ospitalità mai veramente sbocciata. L'insegna sbiadita e la promessa di "Polli al Forno" accanto a quella della pizza suggeriscono una disperata mancanza di identità.
Ma entriamo nel vivo, o meglio, nel tiepido. La parola chiave qui, come candidamente ammesso da altri sventurati clienti prima di me, è "riscaldato". Non fatevi ingannare dalla parola "pizzeria". Qui la pizza non nasce, viene resuscitata. Immaginate delle carcasse di pizza e fritti, preparate in un'era geologica non meglio specificata, che giacciono mummificate in una vetrina interna. Quando un cliente, spinto dalla fame o da una profonda crisi esistenziale, ne ordina un pezzo, questo non viene cotto. Viene brutalmente rianimato in un microonde. Il risultato è una pietanza dalla consistenza schizofrenica, con parti mollicce e fredde all'interno e altre roventi e gommose all'esterno. La pulizia, in questo locale, sembra essere un concetto astratto, un'idea filosofica da contemplare piuttosto che una pratica da attuare.
Questa negligenza igienica trova la sua massima espressione nel bagno, un luogo desolante, privo di sapone e di qualsiasi mezzo per asciugarsi le mani. È una dichiarazione di intenti da parte della gestione. È quasi ammirevole nella sua sfacciata onestà.
Analizziamo il prodotto principale: la pizza. O meglio, quello che loro chiamano pizza. L'impasto non è quello napoletano, ma piuttosto una "pasta focaccia". In pratica, vi servono un disco di pane condito, per mascherare il fatto che la lievitazione e la maestria di un vero pizzaiolo sono lontane da questo luogo quanto la decenza. È cibo funzionale, progettato per tappare un buco nello stomaco con la minima spesa e il minimo sforzo. Non c'è passione, non c'è arte. C'è solo un assemblaggio di ingredienti.
In conclusione, la Pizzeria Oro Rosso non è un ristorante. È una sala d'attesa per una delusione. È un luogo dove le speranze culinarie vanno a morire. È la perfetta metafora di un mondo che si accontenta, che non chiede di più, che ha smesso di lottare per qualcosa di meglio di un pezzo di focaccia tiepida servita in un ambiente la cui pulizia è un optional.
Se vi trovate a Venafro e la fame vi attanaglia, fatevi un favore: digiunate. È un'esperienza più salutare e spiritualmente più elevata. Evitate questo posto come se fosse un focolaio di rassegnazione. Non meritate questo,...
Read moreOggi 1 settembre al mio rientro dalle vacanze insieme alla mia ci siamo fermati per pranzare.UN INCUBO...... Mio compagno un pezzo di pizza con patate freddo🤔 Mio figlio ed io abbiamo preso calzoni ripieni🤔con la ricotta e con la verdura .Tutto ok per mio figlio invece per me no ha sbagliato il calzone...OK.... Faccio presente....prendo finalmente un calzone con la verdura. 😡la verdura era andata male..vado a pagare e faccio presente ......LA RISPOSTA E....STRANO E STATO FATTO DA IERI😡.........poi e stato mantenuto nel frigo. Concludo....ho pagato uguale .NN ANDATEEEEEE FA...
Read moreLocale medio, provvisto di tavoli all'aperto. Pulito e ben organizzato anche per la raccolta differenziata. Molto gentili, disponibili e professionali i proprietari, ottima la pizza, consiglio quella alla caprese, fatta con una mozzarella molto fresca e saporita (è chiaro che non usano mozzarelle industriali, ma molto probabilmente locali). Abbiamo assaggiato anche la porchetta arrosto, che servono nei panini o nel piatto. Ottime le crocchette, chele di...
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