Sono stato a pranzo con mia moglie oggi domenica 12 novembre 2023 con menù "degustazione" a 43 euro p.p. (unica possibilità per la domenica). Al momento della prenotazione, ancorché la spesa mi era sembrata eccessiva per un agriturismo e per un pranzo a menù fisso (significato di degustazione), ci siamo comunque incuriositi ed ho prenotato per n. 2 persone, sperando in un pranzo "familiare" da agroturismo. La prima cosa alquanto strana è stata la prenotazione con caparra confirmatoria (euro 43 in anticipo e con PayPal). Pazienza, sempre fiduciosi: forse vale la pena. Arriviamo all'ora prestabilita, ci viene servito un tagliere di salumi e formaggi come antipasto, il quale sembrava preparato non da agriturismo bensì da un bancone di un supermercato. Primi piatti: discreti ma serviti non con il vassoio centrale come reclamizzato ma con porzioni singole. Secondi piatti: anche se avevamo raccomandato alla ragazza la carne ben cotta, ci è stata servita al sangue, tanto che abbiamo dovuta chiedere di riportarla in cucina. Pe i dolci, abbiamo preso i dolci della casa che ci aveva elencato la cameriera: Sbriciolata 1 e Miascia 1. La Miascia a me non è piaciuta, tanto che l'ho lasciata dopo averla solo assaggiata. Sentita la cameriera al tavolo a fianco, che elencava, tra i dolci, anche il tiramisù, le ho chiesto se era possibile solo assaggiarlo. La cameriera, dopo essersi scusata per la dimenticanza, mi ha servito un pezzetto di tiramisù (non so se era una porzione). Sono andato in cassa a pagare il conto e l'addetta mi ha addebitato il tiramisù per euro 6. Stupiti di ciò, al posto di dire che il pranzo non era corrispondente minimamente alle 43 euro p.p., con gentilezza, mi sono limitato a far notare che avevamo chiesto solo mezzo litro di vino e non un litro come previsto per n. 2 persone e non avevamo chiesto neppure gli amari, come previsto da menù degustazione. La cassiera non con gentilezza mi ha detto che il dolce è previsto uno per ogni persona e noi (due persone) ne abbiamo consumato tre; per quanto riguarda gli amari e il vino, eravamo padroni di consumarli. Sentita la risposta, abbiamo pagato il conto con i sei euro e siamo andati via senza dire arrivederci, naturalmente. Il mio disappunto non si riferisce ai 6 euro ma il comportamento della cassiera, a mio avviso, scortese. Felice e Venere LILLI