Ho scoperto il mega museo grazie ad un'amica archeologa che me ne aveva parlato, il che, essendo io spesso ad Aosta, è strano perché non ne avevo mai sentito parlare prima. Per questo andrebbe forse pubblicizzato un po' di più. È veramente mega come il suo nome, colpisce per dimensioni e imponenza degli spazi e delle strutture. All'interno si trova l'enorme sito di scavo coperto che è stato ricostruito quasi come è stato trovato. Il quasi purtroppo è una pecca in quanto l'aspettativa era che fosse esattamente come trovato dagli archeologi, essendo l'area coperta più grande d'Europa al momento. Il sito invece è stato ridimensionato e alcune parti, tipo le steli, rimosse per essere spostate in un'area visitabile separatamente: interessante per vederle più da vicino ma toglie qualcosa all'esperienza in sé di vedere il sito originale. Abbiamo avuto una introduzione guidata e questa è un'ottima iniziativa in quanto permette di comprendere meglio l'intero scopo della visita e ciò che è stato trovato.
La quantità di materiale, studio e ricerca fatta è notevole ed evidente da ciò che viene presentato e vale la pena visitarlo anche solo per quello, ma questa è un'arma a doppio taglio: è troppo materiale per essere assorbito in un'unica visita, ne servirebbero almeno due, con un unico biglietto possibilmente. Alla fine della visita alla sezione megalitica non avevo più energie o capacità di concentrazione per assorbire anche tutta la parte romana che è costruita discretamente bene, anche quella presentando moltissimi reperti e diagrammi. Inoltre per via della mole e della possibilità di osservare da vicino il materiale, servirebbero molte più panchine per sedersi, lo spazio c'è, ma l'area relax al secondo piano è distante da raggiungere, mentre servirebbe fermarsi già al livello megalitico.
Ogni reperto o gruppo di reperti è analizzato e descritto con dei pannelli in tre lingue e per quello le informazioni sono veramente tantissime e ci si può fare una cultura anche solo leggendo tutto, ma manca una certa coesione nella narrazione: all'inizio in maniera molto intelligente si viene introdotti al sito facendo un viaggio visuale a ritroso nel tempo dai tempi moderni fino al 4500 a.C. che è l'età del sito. Poi però nella costruzione degli spazi questa narrazione organizzata un po' sì perde e si fatica a seguire i periodi dei vari livelli trovati e di come il sito si sia evoluto nel tempo.
Viene dato spazio anche alla spiegazione dell'effettivo scavo archeologico e di come è avvenuto, che a mio avviso avrebbe potuto essere concentrata in un'unica sala, in modo da permettere di capire il lavoro fatto tutto in una volta, invece come ora alcune parti di spiegazione sono messe disorganicamente in aree precedenti, il che toglie alla narrazione. Mancano piccole parti interattive che aggiungerebbero all'esperienza complessiva ma come già detto nel complesso l'intera esperienza è stata positiva e sarebbe da tornarci a visitare gli altri livelli con nuove energie.
In sintesi: vorrei fare i complimenti a chi lo gestisce perché si nota la cura degli spazi, la pulizia e il controllo delle sale, e la buona accoglienza con le visite guidate e l'introduzione al sito. La tecnologia e architettura usata per renderlo fruibile è di alto livello.
Come suggerimenti: molte più panchine o sedie per sedersi, magari una piccola area ristoro, organizzare meglio il percorso di visita a livello narrativo, rifare magari in scala il sito principale per farlo vedere completo e intatto per dare subito un'idea al visitatore di come potesse essere nel complesso, pubblicizzare il museo molto di più ad Aosta, in Italia e all'estero perché vederlo mezzo vuoto a fine Agosto...
Read moreEven though I live in Turin (only 120 km from here) and am passionate about this kind of heritage, I knew nothing about this area. Following a friend's suggestion I spent a couple of hours visiting the museum and the megalithic area it contains. It was a real surprise! 6000 years of history layered in a sacred place, from ritual ploughing and alignment of poles to finely engraved steles in the shape of a man, from tombs used for a thousand years to tools and tattoos shared with Ötzi. An exciting journey from the Neolithic through the Copper, Bronze and Iron Ages to the Romans. If you are interested in such topics this place is a must. Even though the museum is full of information (interactive panels and screens) a guided tour is highly recommended. I had the chance to have Maria Pia as a guide with her deep knowledge and friendly attitude. I will be back for a more in-depth...
Read moreLavoro nei musei da 13 anni quindi parlo con cognizione di causa: un museo con un personale così respingente non mi era ancora capitato. A partire dalla biglietteria che ci dice "vabbè, anche se sono le 17.39 vi facciamo entrare" (orario di chiusura programmato: le 19! Capisco che la chiusura cassa e quindi l'ultimo ingresso di solito sono programmati un'ora prima, ma..). Ci informano che l'ultima visita guidata è partita alle 17.30. Veniamo accompagnati all'interno da un affettato ragazzino con gli occhiali, probabilmente assunto il giorno prima, dotato di una ricetrasmittente. Tenere a mente questo particolare. Percorriamo letteralmente di corsa un doppio scivolo di accesso al museo, che è semisotterraneo, sempre 'scortati' dall'addetto in questione. Scorgiamo di fronte a noi il gruppetto, ben gestito, della visita guidata, SICURI che saremo lasciati in compagnia della guida come aggregati (di solito se il museo è solo guidato e con visite fisse, se per 8 minuti ti perdi il tour si fa così). Invece ciò con nostro sconcerto non avviene: la guida procede per i fatti suoi con le altre persone e noi rimaniamo in museo a visitarlo da soli. Nessun problema (abbiamo gli strumenti culturali per farlo senza difficoltà) se non fosse che il ragazzino inizia a SEGUIRCI IN OGNI AMBIENTE (surreale un momento in cui mi trovavo a fissare una teca e a mezzo metro mi sono ritrovato lui che mi fissava a sua volta) e a COMUNICARE LA NOSTRA POSIZIONE via ricetrasmittente al personale di cassa in ogni nostro spostamento. Non riconoscendoci nell'identikit di visitatori particolarmente molesti (come detto io e la mia compagna lavoriamo nei musei da più di 10 anni) mi viene da pensare che il personale tutto avesse fretta di chiudere e che noi ci siamo rivelati uno sgradevole fuori programma in tal senso. Museo respingente anche nella posizione in quanto a 15 minuti in auto / trenta a piedi dal resto del polo museale aostano dove invece professionalità e accoglienza sono state di ben altro livello. Lo sconsiglio totalmente, e dire che il contenuto è interessante e abbastanza inedito per un museo italiano. Ma se la professionalità è così bassa merita di restare vuoto come lo...
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