Il castello di Avigliana è uno dei più antichi castelli del Piemonte (X secolo). Il castello fu costruito nel 924 dal marchese di Torino Arduino il Glabro. Di mole possente e con alte torri, si sviluppò facilmente grazie alla sua posizione (era l'ultimo baluardo prima di Torino per chi proveniva dalla Francia) subendo nei secoli numerose distruzioni e saccheggi. Venne menzionato per la prima volta grazie ad una cronaca redatta tra il 1058 ed il 1061. A margine della narrazione dei fatti che portarono alla fondazione tra il 983 ed il 987 della Sacra di San Michele, il cronista descrive che il marchese Arduino V abitualmente risiedeva nel castello di Avigliana. Tale roccaforte svolse anche una funzione difensiva importante ospitando nel X secolo schiere di soldati nella lunga lotta contro l'invasione dei Saraceni nell'Italia nordoccidentale. Nel 1137 la costruzione è documentata come una delle sedi preferite[1] dal Conte di Savoia Amedeo III quando questi giungeva al di qua delle Alpi (i Conti di Savoia erano penetrati in Piemonte solo nel 1091 dopo aver acquisito l'eredità territoriale della marchesa Adelaide di Susa), divenendone nel secolo successivo centro di espansione degli interessi verso Torino. A testimonianza di ciò in esso nacque Umberto III di Savoia, figlio ed erede di Amedeo III, il 4 agosto 1136. Quando non vi erano i Conti, il castello di Avigliana era la sede stabile del castellano (nominato dal Conte) che amministrava il territorio circostante per conto del suo signore, che a sua volta era feudatario del Sacro Romano Imperatore. Federico Barbarossa durante la sua discesa in Italia lo distrusse insieme ai borghi sottostanti Ferronia e Pagliarino, e poi venne ricostruito da Tommaso I di Savoia. Nel corso di tre secoli la funzione del castello si affermò definitivamente come uno dei principali centri di comando della contea, creando le condizioni per una rivoluzione urbanistica e insediativa ai piedi della collina su cui sorgeva. Nell'XI secolo castello e villaggio dovevano costituire una struttura insediativa molto elementare; un'altura fortificata con adiacente l'insediamento più antico, disposto a schiera lungo la Via Francigena che scorreva lungo la base settentrionale della protuberanza rocciosa del Monte Pezzulano. È molto verosimile che tra le esigenze dei Marchesi di Torino vi fosse la necessità di creare un centro fortificato allo sbocco della Val di Susa verso la pianura di Torino, in una posizione geografica di importanza strategica. Il 24 febbraio 1360 nel castello di Avigliana nacque Amedeo VII Conte di Savoia, detto il Conte Rosso, e nel 1368 vi fu imprigionato in attesa della condanna a morte per annegamento nel Lago di Avigliana Filippo II di Savoia-Acaia, il principe ribelle che aveva governato Torino per conto del Conte Verde (il quale invece risiedeva con la sua corte al di là delle Alpi). Nell'agosto 1449, infine, le mura del vecchio castello videro la nascita di Bona di Savoia, futura moglie del potente Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza. Dopo il XV secolo e fino alla sua distruzione il castello, finito il periodo dei fasti della corte di Savoia, assunse prevalentemente la funzione di fortezza della bassa Val di Susa. Numerose volte distrutto e sempre riedificato (l'ultima volta da Amedeo di Castellamonte nel 1655) il castello fu distrutto con l'uso delle mine per l'ultima volta dalle truppe francesi del maresciallo Catinat nel maggio del 1691. Non ebbe più modo di essere ricostruito a causa della mutata situazione strategica della zona, con la costruzione dei nuovi forti sabaudi della Brunetta di Susa nel 1708 (abbattuto poi a fine Settecento) e del Forte di Exilles. Attualmente restano solamente rovine...
Read moreSituato all'imbocco della Val di Susa sulla cima del Monte Pezzulano a 467 metri s.l.m. il Castello dominava il paesaggio sottostante con una splendida vista sulla collina morenica con il Lago Grande e il Lago Piccolo, i borghi che componevano Avigliana, la Sacra di San Michele (simbolo del Piemonte dal 1994) e il Monte Musinè. Ben visibile anche la collina torinese con la Basilica di Superga e il Colle della Maddalena (il punto più alto della città). La più antica citazione del Castrum Avilinae risale al 961. Nell'XI secolo divenne proprietà dei Savoia, che lo ricevettero in dote per il matrimonio della Contessa Adelaide di Savoia con Oddone di Moriana. Nel 1629 Carlo Emanuele I diede l'incarico a Carlo di Castellamonte per la rielaborazione della ampia piazzaforte, ritenuta fondamentale per la difesa del territorio piemontese. Ma i lavori furono vanificati l'anno seguente dai francesi, che lo demolirono in parte. Inoltre, in vista di un ulteriore assedio nel 1690/1691 di rafforzarono le strutture ma nel corso dell'assalto sferrato dalle truppe capeggiate dal maresciallo Catinat, i danni furono rilevanti. Nel 1927 le rovine sono state incluse nella sistemazione a "Parco del Littorio" piantumato...
Read morePer fortuna c'è ancora qualcuno in grado di valorizzare i ruderi di un castello che, da moltre altre parti, sono invece lasciati andare completamente in malora. Si sale ai ruderi tramite il centro storico, lungo un sentierino molto pittoresco. Ci sono due accessi ai ruderi, che sono un insieme di mura con un grande spiazzo centrale. Al muro conservato meglio è stata aggiunta una scalinata in ferro per poter arrivare a una vecchia scala in pietra molto piccola, con varie feritoie, è un ottimo modo per "entrare" nel castello, come se fossimo noi gli abitanti. Ci sono poi diversi punti panoramici, con cartelli che indicano i nomi delle cime e tutto quanto si può vedere nelle varie direzioni, dalla Sacra di San Michele, al centro di Avigliana, ai laghi fino a Torino. Con una giornata limpida di sicuro il panorama sarà ancora più spettacolare di quello visto ieri. A giudicare dai lampioni e dai fari suppongo che di notte il castello sia sempre illuminato, e credo che sia molto suggestivo, anche se purtroppo non ho avuto occasione di vederlo...
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