Viaggio in moto, lungo la 308, passando per Bassano del Grappa, su fino in contrà Corte s. Eusepio 15. Parcheggio dinanzi ai cancelli della VILLA ANGARANO. Non soltanto una testimonianza del Palladio e patrimonio dell’Unesco, ma una risorsa ATTUALE per il territorio e l’intera comunità. Cinque fantastiche sorelle: Carla, Giovanna, Anna, Maruzza, Isabella Bianchi Michiel che coltivano con grande spirito imprenditoriale e amore la loro terra, quella che le ha viste nascere e crescere tra tranci di vespaiola e ulivi, tra la limonaia e le erbe aromatiche, tra lecci, orto e granaio, tra fagiani e daini liberati il giovedì dalla nonna per accogliere gli ospiti. Insieme producono vino ed olio con metodi di coltivazione biologica, che preserva la biodiversità e la vegetazione autoctona, nella brezza del mattino che scende giù dal Monte Grappa che si staglia giusto dinanzi. Quattro generazioni si ritrovano ancora oggi a vivere in quella grande casa edificata nel 1548 su progetto del Palladio che ha firmato anche la barchessa e i porticati. Pranzano ancora nella grande sala del corpo centrale del più tardo barocco, firmato dall’arch. Domenico Margutti che edificò anche la piccola chiesetta ( quella definita “la chiesa dormiente” da Anna) che un tempo si apriva al territorio e successivamente annessa alla proprietà dedicata a s. Maria Maddalena (inizio ‘700) che ospita 4 delle 18 statue della villa, ma che ha anche visto celebrarsi i matrimoni di Anna e Carla insieme, nello stesso giorno. Generazioni di donne si sono avvicendate in questa antica dimora. Donne imprenditrici che hanno sempre rispettato le tradizioni del luogo, e che ancora oggi, nella terza settimana di settembre, celebrano il miracolo della vendemmia. La corte rivive i fasti di un tempo, con le barchesse (una volta utilizzate come granai) che si trasformano in spazi per essiccare l'uva, destinata a diventare il TORCOLATO, dolce nettare che rappresenta l'anima di queste terre. La sagra inizia con la tradizionale gara di pigiatura, riservata alle sole donne, e la comunità si riunisce di nuovo nella corte, ricordando figure come la lavandaia o il barbiere che venivano chiamati una volta al mese per servire i lavoranti. E poi ancora i banchetti per gli sposi, le degustazioni e le visite alla barricaia. Non solo VILLA, dunque; non solo residenza dagli antichi fasti dove persino la regina madre aveva solcato l’ingresso e passeggiato nei lussureggianti giardini, ma RESIDENZA attuale e viva, testimone del passato, ma prezioso contributo al presente del territorio e alla comunità, anche questo weekend, quando ha ospitato il DESIGN IN VILLA, aprendo le stalle, insieme a grandi idee, ad un pubblico curioso e interessato. Una villa, con le sue stanze, la sua architettura, il suo parco…; uno scrigno prezioso...
Read moreEssa è patrimonio Unesco. Ritengo che la sua bellezza risieda nel contesto paesaggistico in cui è inserita: a nord incorniciata dalla grande V del Canal del Brenta (per l’osservazione ci si porti oltre l’esedra e il suo cancello tra i due pini, verso il vigneto), a sud nel suo asse dall’elemento naturale costituito da un piccolo colle, ad ovest dal grazioso arco collinare e infine ad est verso il Montello. Il nobile Angaran amico e benefattore affida a Palladio il progetto della villa, la cui costruzione si interrompe dopo l’esecuzione delle barchesse laterali, dovuta ad una serie di disgrazie familiari , tra cui da ricordare lo strangolamento della moglie calvinista da parte dell’Inquisizione e la morte del figlio sposato a cui segue la vendita del compendio per onorare il rimborso della dote. Seguono vari passaggi di proprietà. L’attuale disegno del corpo centrale, riferibile ad un architetto allievo del Longhena, deriva con l’acquisto da parte dei Gradenigo, e con gli inizi del 1700 viene completato. Il corpo residenziale centrale muta con le maggiori dimensioni e si allinea alle ali. L’esedra viene successivamente eseguita nell’800, abbattendo porzioni delle mura perimetrali alla strada pubblica, e così ad ovest il completamento della parte rustica per le attività agricole. Merita varcare il suo portone posto all’estrema sinistra per vedere gli...
Read moreIeri nella giornata ADSI, ho partecipato alla visita guidata della villa Angarano Bianchi Michiel a Bassano del Grappa. Prenotato senza difficoltà al telefono, mi hanno risposto molto gentilmente e fatto richiamare in poco tempo. All'inizio della visita abbiamo conosciuto una delle proprietarie che mi ha stupito per gentilezza, semplicità e accoglienza. Poi Daniela ci ha guidato in maniera stupenda, appassionata e competente, nella visita delle barchesse, del meraviglioso salone veneziano del piano terra e delle stanze adiacenti, del parco con le piante secolari, della fagionaia, delle scuderie, della chiesetta di famiglia e delle cantine dove ci è stato offerta degustazione dei vini prodotti e venduti direttamente nella barricaia della proprietà. Un'ora e un quarto di pura storia e bellezza. Una villa veneta del 1500, con impronte riconoscibili del Palladio che ne aveva firmato il progetto e iniziato la costruzione, imponente, magnifica, magistralmente mantenuta. In un contesto di vigneti, olivi e natura, sotto il Monte Grappa. Ho ancora nell'anima l'impronta di tanta...
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