Some of the famous hiking trails around the valley:
Vajolet Towers Hike Length: 14 km round trip Duration: 6-7 hours Difficulty: Challenging This trail is one of the most iconic hikes in the Dolomites, taking you to the base of the Vajolet Towers in the Catinaccio (Rosengarten) massif. Starting from the village of Pera di Fassa, the hike includes steep ascents, rocky paths, and breathtaking views. It passes by Rifugio Gardeccia, Rifugio Vajolet, and Rifugio Preuss, where you can rest and enjoy local cuisine.
Viel dal Pan Trail Length: 8 km one way Duration: 3-4 hours Difficulty: Moderate This trail offers stunning views of the Marmolada, the highest peak in the Dolomites. Starting from Passo Pordoi, the trail follows an old bread-carrying route with panoramic vistas of the surrounding mountains and valleys. The hike ends at Passo Fedaia, near the Marmolada Glacier.
Sentiero Federico Augusto Length: 12 km round trip Duration: 5-6 hours Difficulty: Moderate This scenic trail runs along the ridgeline of the Col Rodella and Sasso Lungo massifs, offering spectacular views of the Dolomites. Starting from the cable car station in Campitello di Fassa, the trail passes by Rifugio Sandro Pertini and Rifugio Friedrich August, where you can enjoy refreshments and take in the scenery.
Val San Nicolò to Val Monzoni Length: 15 km round trip Duration: 6-7 hours Difficulty: Moderate This trail takes you through the picturesque Val San Nicolò and Val Monzoni, known for their lush meadows, alpine flowers, and traditional mountain huts. Starting from Pozza di Fassa, the hike offers a mix of gentle slopes and steeper sections, with beautiful views and opportunities to...
Read moreConosciamo la Val di Fassa da anni ma solo quest’anno ci siamo fermati abbastanza per renderci conto di quanto diversa sia la realtà rispetto al quadro quasi idilliaco che prima avevamo in testa. La valle in sé sarebbe magnifica, per conformazione e natura, ma è purtroppo in mano ad esseri umani che la considerano di proprietà, una merce dalla quale trarre il maggior profitto, una risorsa da spremere, sfigurare e umiliare. Con profonda tristezza e amarezza abbiamo costatato quanto i Fassani siano quasi esclusivamente battitori di scontrini che non curano la qualità e, ancor peggio, sono privi di qualunque sensibilità ambientale. Abbiamo percorso in ogni dove la valle e pressoché ovunque la qualità dei prodotti alimentari si è rivelata imbarazzante. Laddove era buona, il rincaro applicato era vergognoso. A tutto esiste un limite. In fatto di prezzi i Fassani non lo conoscono. Gelati immangiabili, pizze da evitare, surgelati unici protagonisti in una miriade di punti di ristoro, pane e dolci da forno inqualificabili: solo zucchero, burro e sale (di chissà quale provenienza e composizione perché sia io che mio marito siamo stati male per tutto il tempo della nostra permanenza). Inutile dire che non è una valle per vegetariani, né - figuriamoci - per vegani. Lo speck lo trovi anche nel cappuccino. Il servizio è stato all’altezza. Salvo rarissime eccezioni, la scortesia, la frettolosità, l’indifferenza, e una disgustosa ipocrisia, sono stati gli unici atteggiamenti. Per loro tu sei solo un pollo da spennare. Ne hanno già guadagnati troppi. Sbrigati a mangiare, libera il posto e avanti un altro. Però indossando un bellissimo costume tradizionale che tirano fuori dall’armadio rigorosamente solo del primo di luglio, perché quegli stupidi e squattrinati turisti di giugno (non pochi) non si meritano troppo disturbo. I souvenirs? Made in China/Taiwan/India…. come ovunque. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, credevamo fossero il top, invece non sono diversi alla fine da noi… italiani “normali”. Disorganizzati, assurdi nella tempistica e nella progettazione d’interventi stradali o a strutture e attrazioni, incredibilmente carenti nella comunicazione, sia verbale che scritta (segnaletica). Nei parchi giochi (che conosciamo benissimo e che sarebbero belli) abbiamo trovato chiodi scoperti, altalene pericolanti e ruspe in libera uscita. Ciò che ci ha tuttavia più colpito è stato il disprezzo dimostrato verso la natura della valle. Tutto è spreco: di acqua, di legname, di energia. Abbiamo visto irrigazioni assurde durare per giorni (nel frattempo in pianura con la siccità fioccavano le ordinanze che limitavano l’uso dell’acqua), staccionate, case e ogni genere di costruzione lignea edificate senz’alcun’attenzione per il loro mantenimento. Tutto viene in genere lasciato marcire senza particolare manutenzione, tanto di legno sono pieni: si tagliano un po’ di alberi e si rifà daccapo.Soprattutto perché più sole c’è e meglio si sta. Trovare infatti delle passeggiate all’ombra è un’impresa ardua. Costituiscono una percentuale decisamente minoritaria sul totale dei sentieri. Forse anche in virtù di questo la puzza è la regina della val di Fassa. Non esiste convalle o passo che non sia ammorbato da un inquinamento incredibile (anche acustico), generato dai mezzi che incessantemente fanno la spola per accompagnare i turisti che non possono o non vogliono far fatica, dai trenini che funzionano a qualche miscela esplosiva, dai cantieri onnipresenti, dai mezzi di lavoro, dalle auto, da quello che bruciano nei rifugi. Nei paesi, poi… lasciamo perdere. Quando siamo rientrati nel nostro comune in val Padana abbiamo apprezzato tantissimo la nostra aria… “pulita”. Gli animali sono carne da macello, buoni per fare la guardia, o fastidi da eliminare (lupi e orsi). Poi però trovi daini e cerbiatti dipinti teneramente sulle case, le riproduzioni degli animali abitanti del bosco in aree “didattiche” per bambini (con tanto di cerchi sul dorso a indicare dove colpirli) con descrizioni strappalacrime, animali impagliati......
Read moreIo e mia moglie abbiamo avuto la fortuna di restare 1 mese e mezzo in Val di Fassa e di poter osservare nel dettaglio come funziona la vita della valle e come e cosa pensano gli abitanti...e siamo rimasti basiti. Siamo vegani e premetto che questo "non è un paese per vegan" e tranne qualche eccezione in cui si può trovare qualche ristorante che propone anche cucina vegana, i piatti sono la banalità in persona e fanno parte giusto dell' A e B perchè già a C non ci arriviamo. Vogliamo parlare del cibo biologico? Praticamente inesistente! Esistono in tutta la valle 2 attività che hanno QUALCHE cibo biologico ed i prezzi per acquistarli sfiorano il listino di Cartier ( es. insalata genitle 5,90 € al Kg. ma si può trovare anche insalatina a foglie piccole a 10 € al Kg.). Onestamente, in una terra che fa della natura e del buon cibo la sua bandiera, era il minimo per noi trovare cibo senza uso di pesticidi...ma cosi non sembrano pensarla i nostri baldi eroi che se possono,tra l' altro, ti infilano lo speck anche nel cappuccino. Chiudo la parentesi cibo naturale anche se ci sarebbe tanto altro da dire vista la mole di corrieri di note marche di surgelati che girano avanti e indietro come se fossero comunissimi taxi, per passare all' aspetto organizzazione e accoglienza: siamo arrivati il 15 di giugno e dopo una carrellata di siti sui vari picchi da andare a visitare optiamo per il Catinaccio che ha tra l' altro un bel parco giochi all' arrivo della funivia e noi avendo una bimba di 2 anni e mezzo ci è sembrata una buona soluzione per essere tutti contenti: facciamo i biglietti, saliamo e una volta arrivati al parchetto scopriamo che non possiamo entrarci perchè stanno ancora facendo manutenzione...ora non so voi ma spiegare una cosa del genere ad una bambina piccola non è proprio la cosa più semplice del mondo,sopratutto dopo averle raccontato che avrebbe trovato tanti giochi e giostre! Ne sul sito ne la "simpaticissima" ragazza alla cassa hanno avuto l' accortezza di segnalarci un particolare che per chi va in queste valli da una vita saprà ma per chi come noi ne è vergine ignorava ed è rimasto totalmente spiazzato: la vita commerciale inizia dal 1 di luglio! Prima di quella data per loro è evidentemente ancora fine marzo dato che molti negozi e attrazioni sono chiuse, gli abiti tradizionali non si usano nei negozi prima di quella data e in alcuni casi pure i sorrisi iniziano dopo quella data. Per concludere ( e vi ricordo che è solo una veloce carrellata delle bestialità viste) passiamo alle tempistiche per fare i lavori: rotatorie e riasfaltature complete delle strade iniziate a costruire in pieno luglio, cosi come le ristrutturazioni di hotel e ristoranti o il ponte(!?!) della ciclabile pedonale di Soraga finito il 15 di luglio! Dulcis in fundo, un bel giorno mentre ero al parco giochi di Vigo di Fassa mi ritrovo una ruspa che entra al suo interno mentre questo era ovviamente pieno di bambini perchè doveva portare ai 2 signori che tagliavano l' erba una tanica di nafta,una carriola e il rasaerba...una scena surreale! Insomma, noi saremo difficili e incontentabili ma anche loro non fanno il minimo sforzo per evitare certi orrori e sinceramente non credo ritorneremo in vacanza in...
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