La tangenziale di Milano è come un moderno muro di cinta: all'interno la città, le attività produttive, la gente affetta dalla malattia inconsapevole dell'agitazione e la corsa sfrenata verso nuovi traguardi di business e di acquisto di beni griffati. Le uscite della tangenziale verso l'esterno diventano come un ponte levatoio e permettono di entrare in un mondo rurale veramente impensabile a pochi passi dalla city. Paesaggi rurali che ancora sanno di erba, di filari di piante e dell'opera medievale dell'uomo per strappare la terra incolta a prezzo di sudore e fatica, per darle una destinazione plasmandola attraverso le canalizzazioni e lo sviluppo delle marcite. Di tale opera non è rimasta gran testimonianza, a causa dell'incuria di amministrazioni locali, sempre in spending review e, in tempi in cui Celentano cantava il ragazzo della Via Gluck, di un progressivo abbandono da parte della massa che cerca migliori condizioni in società più comode; tuttavia i centri nevralgici da cui tutto partí ci sono ancora e fortunatamente non sono caduti nell'oblio moderno che tutto risucchia (opere, azioni, pensieri e valori): questi sono i monasteri benedettini, baluardo di civiltà, comunità e di cultura e valori quali il lavoro, l'impegno per gli altri. Un esempio è L'abbazia di Chiaravalle, fondata da San Bernardo attorno al 1135. L'ordine dei cistercensi, la versione più intransigente rispetto alla regola benedettina, guardando a una maggiore semplicità e minore ricchezza ha creato questo luogo attraverso i canoni della semplicità, ordine e funzionalità ma senza farsi mancare vere bellezze Seicentesche come il coro ligneo finemente intarsiato, e gli affreschi dei pittori Fiamminghi che hanno una capacità illustrativa unica. La bellezza spesso sta nel semplice, come il semplice del mattone di cotto con cui è fatta in gran parte la struttura dell'abbazia. La cosa più bella è sentir officiare messa, in cui il luogo, suoni e odori rimandano ad un'epoca passata ma che permetteva una migliore connessione tra uomo e la sua interiorità....
Read moreL'Abbazia di Chiaravalle, a pochi passi dal caotico centro di Milano, è un luogo di straordinaria pace e bellezza che trasporta i visitatori indietro nel tempo. Fondata da San Bernardo di Chiaravalle nel 1135, questa abbazia cistercense è un capolavoro di architettura e un esempio vivente della spiritualità benedettina. La sua storia millenaria e i tesori che custodisce la rendono una meta imperdibile per chiunque voglia fuggire dalla frenesia della città. Cenni storici e architettonici L'abbazia fu costruita sui terreni bonificati dai monaci cistercensi, un ordine noto per il loro impegno nel lavoro manuale e nell'agricoltura. Questo spirito laborioso si riflette nella semplicità e nella solidità della sua architettura. la "Ciribiciaccola", il campanile è uno dei simboli più riconoscibili di Chiaravalle. La sua costruzione, iniziata nel 1340, è un notevole esempio di stile gotico lombardo. La chiesa abbaziale è un'imponente costruzione a croce latina, con tre navate. L'interno è austero, in linea con la regola cistercense che predica la semplicità e il distacco dai beni terreni. Sulle pareti e sulle volte, tuttavia, si possono ammirare affreschi di grande valore artistico. Il chiostro principale, del XV secolo, è uno dei luoghi più suggestivi dell'abbazia. Le sue colonne in marmo e i capitelli scolpiti creano un'atmosfera di profonda serenità, ideale per la meditazione. All'interno del complesso si trova una delle macine e un molino tra i più antichi della Lombardia, che testimonia l'abilità dei monaci nel sfruttare l'acqua per la produzione di farina. Il coro, intagliato nel legno, è un'opera d'arte del XVII secolo. Ogni stallo presenta motivi decorativi diversi, che raccontano la vita dei santi e la storia dell'ordine cistercense. Conclusioni L'Abbazia di Chiaravalle è molto più di un semplice monumento storico; è un luogo dove il passato e il presente si incontrano, offrendo un'esperienza spirituale e culturale unica. Un luogo che incanta per la sua bellezza, la sua storia e la sua...
Read moreAvevo pensato di raccontare la storia dell’Abbazia di Chiaravalle, ma per questo vi invito a leggere Wikipedia, dove troverete ogni dettaglio storico. Quello che invece vorrei condividere è l’esperienza di visitarla.
L’Abbazia di Chiaravalle non è immensa, ma proprio questa sua dimensione raccolta la rende speciale. È ancora viva e attiva, abitata dai frati che la curano e vi lavorano quotidianamente, mantenendo intatto un senso di autenticità che si respira in ogni angolo.
La visita è libera e gratuita, ed è davvero alla portata di tutti: l’abbazia è facilmente raggiungibile e, per chi arriva in automobile, è disponibile un ampio parcheggio gratuito. Una volta entrati, si resta colpiti dalla bellezza e dalla cura con cui viene mantenuta. Gli affreschi, in particolare, sono incantevoli e hanno la capacità di lasciare senza parole, quasi sospesi nel tempo.
All’esterno si trova la parte riservata alla vita dei frati, non visitabile, con il chiostro e le stanze. Questo contribuisce a preservare il senso di silenzio e raccoglimento che caratterizza l’intero luogo.
Molto interessante è anche il piccolo negozio annesso, dove si possono acquistare prodotti realizzati direttamente dai frati: marmellate, miele, tisane e altre specialità alimentari genuine che raccontano, a loro modo, la vita monastica.
L’Abbazia di Chiaravalle non è soltanto un luogo da visitare: è un’esperienza che unisce spiritualità, arte...
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