Sicuramente si mangerà bene e il posto sara forse anche piacevole. Ne sono certo. Detto questo...mi dispiace ma non posso testimoniarlo, perchè oggi mi è accaduta una cosa surreale, mai capitata peraltro (eppure ne ho girati di posti per lavoro in mezzo mondo). In breve: vado sul sito di questa Trattoria, e vedo che esiste il cosiddetto "form" per la prenotazione. Compilo tutto, nome, cognome, mail, telefono e invio. Punto. All'ora di pranzo parto, arrivo al Laghett e quando annuncio che avrei mandato una prenotazione tramite quel "form", un tizio (chef? proprietario? addetto alle pr?) mi annuncia ironico "che quel form del sito non funziona e che quindi avrei dovuto telefonare". Insomma, per noi (siamo in tre familiari) non c'è posto. Faccio le mie rimostranze: come potevo io sapere che il sito - vostro - non funziona e quindi nemmeno funziona il form che dice "prenotate qui il vostro tavolo"? Perchè non lo aggiustate, gli chiedo? Niente, il tizio fa muro, e mi risponde che "Lei doveva telefonare" L'avrei fatto se avessi saputo che la prenotazione non partiva - dico io - ma non sapendolo... insomma, la discussione procede su quei binari, per loro è colpa mia che mi sono fidato "del loro sito" ma capisco che a loro tutto poco importa, Anzi, dopo qualche minuto, diamo così fastidio da venire alla fine spinti fuori dalla porta e quando "prometto una pessima recensione" la risposta è "chissinefrega, tanto noi siamo aperti dal 1890". Cari gestori, caro proprietario, caro "buttafuori", non avete fatto davvero una bella figura, avreste potuto proporci di tornare dopo 30 minuti, anche dopo un'ora, avreste potuto fare uno sforzo, un gesto di cortesia verso un cliente. Potevo essere uno di qualche guida culinaria, uno venuto a celebrare "le vostre prelibatezze". Invece niente, non avete fatto proprio niente di tutto questo, nemmeno uno sforzo. Peccato. Non possiamo dire quindi "alla prossima", perchè noi non ci torneremo, anche se a voi francamente poco importerà, vista la battuta detto dal tizio in questione. Ma mi raccomando però, aggiustate il sito, che è vostro, non mio, anche perchè non siamo più nel 1890, e internet serve...
Read moreAbbiamo avuto il piacere di gustare una selezione di piatti che rappresentano al meglio la cucina tipica della zona. Iniziamo dagli gnocchi al ragù di brasato, un piatto che ha subito conquistato il palato: la morbidezza degli gnocchi si sposa perfettamente con il ragù ricco e saporito, in cui il brasato, cotto lentamente, ha conferito una profondità di gusto davvero unica. Ogni boccone era un inno alla tradizione, che dimostra come la cucina lombarda sappia ancora sorprendere con piatti genuini e ben eseguiti.
A seguire, la cotoletta alla milanese è stata un’altra grande scoperta: cotoletta croccante all’esterno e succulenta all’interno, perfettamente accompagnata da patate al forno croccanti e profumate. Il piatto ha saputo catturare l’essenza della tradizione culinaria milanese, evidenziando la cura e la passione con cui vengono selezionati gli ingredienti e preparati i piatti.
Per chiudere in dolcezza, abbiamo optato per due dessert davvero originali: la crostata di albicocche e il “Caulat”. Entrambi i dolci hanno rappresentato una perfetta conclusione del pasto, regalando un equilibrio ideale tra sapore e leggerezza, e lasciando un ricordo indelebile del piacere della cucina tradizionale.
Oltre alla qualità dei piatti, ciò che rende “Al Laghett” un vero gioiello è l’attenzione al cliente: il personale è stato sempre disponibile e cordiale. Ambiente accogliente e familiare, dove si respira la genuinità della tradizione lombarda.
“Al Laghett” è un vero e proprio viaggio nei sapori della tradizione milanese. Consiglio vivamente questa trattoria a chiunque desideri immergersi in un’esperienza culinaria autentica, dove ogni piatto racconta una storia fatta di passione, sapienza e amore per la...
Read moreSiamo a Chiaravalle periferia sud di Milano circondati dal verde del parco Vettabia e a 5 minuti a piedi dalla celebre omonima Abbazia (si proprio quella dove è nato il grana Padano), quindi sulla location niente da dire se poi il tempo lo permette e prenotate nel loro giardino (si la prenotazione è consigliata specie nei giorni di festa) è tutto più bello, la cucina è prettamente milanese/Lombarda, medeghini compresi, peccato che non hanno il milanesissimo risotto giallo, osso buco quasi perfetto, così come la cotoletta, buoni anche i primi specie i gnocchetti, un piccolo appunto sul riso saltato: è un piatto della tradizione povera milanese del non si butta via niente ed era in pratica il riso avanzato ripassato in padella mantecato con burro e formaggio che crea quella crosticina che lo rende ancora più buono di quello fresco , il problema è che qui l'abbiamo trovato quasi senza sapore (insignificante) anche sulla selezione dei formaggi decisamente scarsina nella porzione anche se bisogna ammettere molto buoni (mancava il gorgonzola?), Un plauso alla crostata con confettura fatta in casa, anche la selezione di vini quasi totalmente non regionale (ma perché??) , Hanno parcheggio interno quindi anche quello no problem, servizio decisamente cortese e attento anche se con qualche disattenzione: sarebbe cortesia (anche perché può capitare) chiedere scusa se cade qualche goccia di vino sugli abiti degli ospiti, non abbiamo evidenziato particolari problematiche per alcune tipologie di disabilità.... Prezzo a nostro avviso leggermente altino per questa tipologia di ristorazione... non dimenticate dopo il pranzo, per digerire una visita...
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