We ware on a boat trip when they stopped us at this locations. The guide had an excelent speach about this villa, she introduced use into its history, she explained how the villa got its name, how it was restored, to whom it belongs now. Inside we ware blasted with so many interesting things that at some point the guide only had two people following her. The rest of us war elinie ants running around trying to absorb as much as we could about this place, very rich in history. I would recommend visiting...
Read moreHo avuto il piacere di visitare Villa Widmann di recente e devo dire che è stata un'esperienza straordinaria. Questa residenza storica situata lungo le rive del fiume Brenta è un autentico gioiello architettonico e culturale.
La villa stessa è un esempio impressionante di architettura palladiana, con le sue facciate eleganti e il design affascinante. L'atmosfera all'interno è intrisa di storia e cultura, con affreschi magnifici, arredi d'epoca e dettagli raffinati che trasportano i visitatori indietro nel tempo.
Il giardino circostante è altrettanto spettacolare. I paesaggi ben curati, le sculture e le fontane creano un ambiente sereno e suggestivo, perfetto per una passeggiata rilassante o per scattare fotografie mozzafiato. La vista sul fiume Brenta è semplicemente incantevole.
Durante la mia visita, ho anche avuto l'opportunità di apprezzare eventi culturali e mostre che arricchiscono ulteriormente l'esperienza complessiva. Lo staff è stato accogliente e ben informato, pronto a rispondere a tutte le mie domande e a condividere dettagli affascinanti sulla storia della villa.
In conclusione, Villa Widmann è un tesoro culturale e storico che non dovreste assolutamente perdere se siete nella regione del Veneto. È una destinazione ideale per gli amanti dell'arte, dell'architettura e della storia. La mia visita è stata indimenticabile, e non vedo l'ora di...
Read moreIl palazzo era incluso nei beni che all'inizio del Settecento Diodato Sceriman aveva ricevuto in dote dalla famiglia della moglie, i Tornimbeni. Un'incisione di Giovanni Francesco Costa risalente a quel periodo mostra chiaramente come il palazzo fosse assai diverso dall'attuale, privo degli annessi che proprio lo Sceriman fece costruire in funzione delle attività agricole che si svolgevano nei fondi vicini. Nel 1750 lo Sceriman morì e la proprietà fu venduta al duca Gabrio Serbelloni il quale, tra il 1759 e il 1782, ampliò l'edificio in base agli stili architettonici diffusi in Lombardia (la sua famiglia era di origini milanesi). Dopo la parentesi napoleonica la villa passò ai Widmann Rezzonico (che, forse, già la abitavano pur non essendone i proprietari). Nel 1883 venne aggiudicata all'asta a Francesco Somazzi; alla sua morte, nel 1896, il figlio Carlo la vendette a Giovanni Guolo e questi, nel 1897, la affittò a Pietro Foscari ed Elisabetta Widmann Rezzonico (quest'ultima discendente dei vecchi proprietari), i quali poi la acquistarono nel 1901. Passata al loro figlio Ludovico Foscari nel 1946, nel 1970 fu comprata dall'industriale Settimo Costanzo che la sottopose a un importante restauro. Dal 1984 venne acquistata dalla Provincia di Venezia durante un'asta giudiziaria. Oggi è sede dell'azienda di...
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