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Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone — Attraction in Montevecchia

Name
Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone
Description
Nearby attractions
Cascina Butto
Località Butto, 1, 23874 Montevecchia LC, Italy
Montevecchia Alta
23874 Montevecchia, Province of Lecco, Italy
Nearby restaurants
Trattoria Da Pasqualino
Via Belvedere, 39, 23874 Montevecchia LC, Italy
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Via Pertevano, 10, 23874 Montevecchia LC, Italy
Maggioni 039 Ristorante B&B
Via Belvedere, 28, 23874 Montevecchia LC, Italy
Al Galeazzino
Via galeazzino, Localita galeazzino, 4, 23874 Montevecchia LC, Italy
La Cantina del Prufesur 1913
Via del Palazzetto, 8, 23874 Montevecchia LC, Italy
La Piazzetta
Largo Maria Gaetana Agnesi, 3, 23874 Montevecchia LC, Italy
Nearby hotels
Residence Corte Del Passone
Via Passone, 2, 23874 Montevecchia LC, Italy
Foresteria Lombarda Al Castagneto
Via Belvedere, 59, 23874 Montevecchia LC, Italy
Cascina Bagaggera
Via Bagaggera, 25, 23888 La Valletta Brianza LC, Italy
Villa Agnesi
Largo Maria Gaetana Agnesi, 2, 23874 Piazza-ghisalba LC, Italy
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Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone
ItalyLombardyMontevecchiaParco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Basic Info

Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Province of Lecco, Italy
4.5(4.1K)
Open until 12:00 AM
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spot

Ratings & Description

Info

Outdoor
Family friendly
Pet friendly
attractions: Cascina Butto, Montevecchia Alta, restaurants: Trattoria Da Pasqualino, Ristorante Passone, Maggioni 039 Ristorante B&B, Al Galeazzino, La Cantina del Prufesur 1913, La Piazzetta
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Phone
+39 039 993 0384
Website
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SatOpen 24 hoursOpen

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Reviews

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Montevecchia Alta

Cascina Butto

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4.5

(71)

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Montevecchia Alta

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Make family pasta and tiramisu in an Italian home
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20159, Milan, Lombardy, Italy
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Craft pizza with a professional pizzaiolo
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22100, Como, Lombardy, Italy
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Ride the Bernina Train through Swiss Alps
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Sun, Dec 7 • 8:00 AM
20124, Milan, Lombardy, Italy
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Trattoria Da Pasqualino

Ristorante Passone

Maggioni 039 Ristorante B&B

Al Galeazzino

La Cantina del Prufesur 1913

La Piazzetta

Trattoria Da Pasqualino

Trattoria Da Pasqualino

4.3

(413)

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Ristorante Passone

Ristorante Passone

4.5

(702)

$$

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Maggioni 039 Ristorante B&B

Maggioni 039 Ristorante B&B

4.4

(41)

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Al Galeazzino

Al Galeazzino

4.1

(343)

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Reviews of Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

4.5
(4,146)
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4.0
1y

Santuario della Beata Vergine del Carmelo A una trentina di chilometri da Milano e da Como e una ventina da Lecco, il Santuario di Montevecchia si raggiunge attraverso l’unica strada panoramica che, dalla Como-Bergamo, si inerpica sino alla piazzuola “Agnesi”, davanti all’omonima villa che ospitò la famosa matematica settecentesca negli ultimi suoi anni. Lasciata l'auto nel parcheggio a pagamento ( caro 0,50€ per mezz'ora). Si sale per la fresca scalinata di centottanta gradini ( sigh!! ) fiancheggiata da tigli e ligustro. Arrivati in cima lo sguardo può spaziare sui degradanti pianori sottostanti, sui campanili dei paesi vicini, e, giù giù, sulla pianura lombarda fino a Milano, con i svettanti grattacieli e nascosto il duomo e la sua Madonnina. Oddio solo nei giorni ventosi quando la foschia viene dispersa. Anticamente la chiesetta duecentesca era una semplice cappellanìa e pare che sia stata “appoggiata” ad un’antica torre-vedetta medievale, trasformata poi nell’attuale torre campanaria, donde la probabile originale etimologia del nome Monte-vecchia, da Mons Vigiliae ovvero monte della vedetta, trasformatosi poi in Monteveglia, Montevegghia, Montevecchia. Tra il XVI e XVII secolo fu costruito, forse sulle rovine della precedente chiesetta danneggiata da un incendio, l’attuale tempio, sempre come chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni Decollato; compatrona la Beata Vergine del Monte Carmelo. Architettonicamente il Santuario è di stile barocco antico, a unica navata, di cinque campate rettangolari coperte da volte a crociera, con archi a tre centri. Pure il presbiterio si presenta con volta a crociera a pianta quadrata; mentre l’abside è semicircolare ad arco ribassato. In perfetto stile, sulla sinistra entrando dal fondo, c’è la cappella della confraternita, con volta a botte e arco ribassato e piccola abside a crociera. La sacrestia ha invece la volta a padiglione. Entrando sulla sinistra c'è la Cappella S. Francesco Ex battistero. Il seicentesco gruppo scultoreo in legno rappresenta "L’estasi del serafico sostenuto da un angelo, mentre riceve le stimmate". Questa scultura proviene dalla chiesetta S. Francesco che esisteva in via Palazzetto (ex villa Palazzetto). Di fronte all’effige del santo, sempre nella cappellina, infisso in un ceppo si può ammirare un bel Crocifisso processionale cinquecentesco in legno. Più avanti la Cappella S. Antonio. E‘ la seconda sul lato sinistro. Risale al primo seicento, completata nel 1697 probabilmente a ricordo di un defunto sepolto, forse un bambino. Gli affreschi settecenteschi riproducono episodi della vita di Sant' Antonio e la gloria del Santo, con l’iscrizione “Si quaeris miracula, venerare Antonium” (se cerchi i miracoli, venera Antonio) sulla calotta. La statua del Santo con il bambino, in legno d’epoca, è collocata nell’apposita nicchia della parete di fondo, tra gli ornamenti di marmo scuro. Invece la Cappella S. Bernardo. E’ l’ultima a sinistra entrando.Cappella S. bernardo Originariamente fu dedicata alla B. Vergine del Carmelo, la cui statua rimase in questa cappella fino agli anni 1928-1930, come compatrona. Gli affreschi nella navata I principali sono quattro. I due sulla parete del presbiterio rappresentano rispettivamente la Raccolta della manna, a destra guardando e l’Ultima Cena, a sinistra. Sulle pareti centrali della navata si trovano invece la Natività, a sinistra e la Crocifissione , a destra. Autore è Pietro Gariboldi. Allo stesso Gariboldi pare si debbano attribuire anche gli affreschi minori di cui si è già accennato. In fondo Il presbiterio comprende: l’altare, le balaustre e il tempietto in marmo policromo barocco; la statua della B. Vergine del Carmelo in legno dipinto il  seggio presbiterale e una cassapanca in noce; il paliotto in scagliola; l’architrave con Croce trionfale e sculture lignee (putti con in mano gli strumenti della Passione) . Uscendo dalla chiesa sulla sinistra si accede al campanile e alla strepitosa vista che spazia nella vallata fino a Milano...tempo...

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5.0
8w

The Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone is one of the most beautiful natural areas near Milan — perfect for anyone looking to escape the city and enjoy a day outdoors. The park was established in 1983 to preserve the landscape, biodiversity, and traditional rural heritage of the Brianza hills, an area historically known for vineyards and small farms.

Today, it offers a wide variety of hiking trails suitable for all levels, from easy walks to more challenging routes with great panoramic views over the Po Valley and even the Alps on clear days. The park is also famous for its boschi di castagni (chestnut woods), which make it especially charming in autumn.

Parking areas are well distributed in several spots around the park, and some even have electric charging stations — very convenient. Overall, it’s a great destination for hiking, picnics, and nature photography, with plenty of options for both beginners and more...

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5.0
4y

Non è la prima volta che vengo qui e non sarà l'ultima, è veramente un piacere poter passeggiare nel borgo di Montevecchia in particolare nei giorni infrasettimanali quando non c'è molta gente e si può godere in tutta tranquillità del paesaggio e ascoltare i suoni della natura e il rintocco delle campane. Sulla via Belvedere ci sono più di un  parcheggio, da cui si accede agevolmente al borgo; pochi metri e si arriva al centro e alla base dell'imponente scalinata che porta su al Santuario della Beata Vergine del Carmelo (centottanta gradini ma molto comodi). Arrivati su  la vista è mozzafiato, si possono scorgere tra le altre Milano e Bergamo, quando è limpido si può vedere il Duomo di Milano, oggi che non era molto limpido comunque si riuscivano a vedere i grattacieli della City. Il Santuario non è molto grande ma è il luogo ideale per raccogliersi in preghiera e un'occasione per ammirare le opere al suo interno; sotto ci sono i giardini che lo circondano dove si possono vedere le bellissime sculture settecentesche della via Crucis in pietra arenaria e da dove si può ammirare il panorama a più ampio spazio sulla Brianza, ma oggi era chiuso. Oltre a due bellissime ville antiche che sono nel piccolo centro paese, una stradina che merita una passeggiata è la via Galeazzino costeggiata da magnifici muri in roccia ricchi di piante e fiori e da dove si possono ammirare  vigneti e campi in fiore oggi con le meravigliose chiazze rosse dei papaveri. Anche nella piazza c'è una bella terrazza panoramica e non mancano bar e ristoranti. Le stradine sono in ciottolato quindi scarpe comode. Tutt'intorno ci sono sentieri e percorsi per tutte le esigenze e la via Belvedere con il suo lunghissimo marciapiede è l'ideale per una bella passeggiata panoramica, sul quale non mancano panchine per riposare e cestini per i rifiuti. Su tutto il tratto è possibile ammirare un bel panorama e una ricca vegetazione. Oggi la strada non era molto trafficata quindi è stato piacevole percorrerla su e giu in totale sicurezza e...

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Carmine. LotanoCarmine. Lotano
Santuario della Beata Vergine del Carmelo A una trentina di chilometri da Milano e da Como e una ventina da Lecco, il Santuario di Montevecchia si raggiunge attraverso l’unica strada panoramica che, dalla Como-Bergamo, si inerpica sino alla piazzuola “Agnesi”, davanti all’omonima villa che ospitò la famosa matematica settecentesca negli ultimi suoi anni. Lasciata l'auto nel parcheggio a pagamento ( caro 0,50€ per mezz'ora). Si sale per la fresca scalinata di centottanta gradini ( sigh!! ) fiancheggiata da tigli e ligustro. Arrivati in cima lo sguardo può spaziare sui degradanti pianori sottostanti, sui campanili dei paesi vicini, e, giù giù, sulla pianura lombarda fino a Milano, con i svettanti grattacieli e nascosto il duomo e la sua Madonnina. Oddio solo nei giorni ventosi quando la foschia viene dispersa. Anticamente la chiesetta duecentesca era una semplice cappellanìa e pare che sia stata “appoggiata” ad un’antica torre-vedetta medievale, trasformata poi nell’attuale torre campanaria, donde la probabile originale etimologia del nome Monte-vecchia, da Mons Vigiliae ovvero monte della vedetta, trasformatosi poi in Monteveglia, Montevegghia, Montevecchia. Tra il XVI e XVII secolo fu costruito, forse sulle rovine della precedente chiesetta danneggiata da un incendio, l’attuale tempio, sempre come chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni Decollato; compatrona la Beata Vergine del Monte Carmelo. Architettonicamente il Santuario è di stile barocco antico, a unica navata, di cinque campate rettangolari coperte da volte a crociera, con archi a tre centri. Pure il presbiterio si presenta con volta a crociera a pianta quadrata; mentre l’abside è semicircolare ad arco ribassato. In perfetto stile, sulla sinistra entrando dal fondo, c’è la cappella della confraternita, con volta a botte e arco ribassato e piccola abside a crociera. La sacrestia ha invece la volta a padiglione. Entrando sulla sinistra c'è la Cappella S. Francesco Ex battistero. Il seicentesco gruppo scultoreo in legno rappresenta "L’estasi del serafico sostenuto da un angelo, mentre riceve le stimmate". Questa scultura proviene dalla chiesetta S. Francesco che esisteva in via Palazzetto (ex villa Palazzetto). Di fronte all’effige del santo, sempre nella cappellina, infisso in un ceppo si può ammirare un bel Crocifisso processionale cinquecentesco in legno. Più avanti la Cappella S. Antonio. E‘ la seconda sul lato sinistro. Risale al primo seicento, completata nel 1697 probabilmente a ricordo di un defunto sepolto, forse un bambino. Gli affreschi settecenteschi riproducono episodi della vita di Sant' Antonio e la gloria del Santo, con l’iscrizione “Si quaeris miracula, venerare Antonium” (se cerchi i miracoli, venera Antonio) sulla calotta. La statua del Santo con il bambino, in legno d’epoca, è collocata nell’apposita nicchia della parete di fondo, tra gli ornamenti di marmo scuro. Invece la Cappella S. Bernardo. E’ l’ultima a sinistra entrando.Cappella S. bernardo Originariamente fu dedicata alla B. Vergine del Carmelo, la cui statua rimase in questa cappella fino agli anni 1928-1930, come compatrona. Gli affreschi nella navata I principali sono quattro. I due sulla parete del presbiterio rappresentano rispettivamente la Raccolta della manna, a destra guardando e l’Ultima Cena, a sinistra. Sulle pareti centrali della navata si trovano invece la Natività, a sinistra e la Crocifissione , a destra. Autore è Pietro Gariboldi. Allo stesso Gariboldi pare si debbano attribuire anche gli affreschi minori di cui si è già accennato. In fondo Il presbiterio comprende: l’altare, le balaustre e il tempietto in marmo policromo barocco; la statua della B. Vergine del Carmelo in legno dipinto il  seggio presbiterale e una cassapanca in noce; il paliotto in scagliola; l’architrave con Croce trionfale e sculture lignee (putti con in mano gli strumenti della Passione) . Uscendo dalla chiesa sulla sinistra si accede al campanile e alla strepitosa vista che spazia nella vallata fino a Milano...tempo permettendo.
Panther Black (Free spirit)Panther Black (Free spirit)
Non è la prima volta che vengo qui e non sarà l'ultima, è veramente un piacere poter passeggiare nel borgo di Montevecchia in particolare nei giorni infrasettimanali quando non c'è molta gente e si può godere in tutta tranquillità del paesaggio e ascoltare i suoni della natura e il rintocco delle campane. Sulla via Belvedere ci sono più di un  parcheggio, da cui si accede agevolmente al borgo; pochi metri e si arriva al centro e alla base dell'imponente scalinata che porta su al Santuario della Beata Vergine del Carmelo (centottanta gradini ma molto comodi). Arrivati su  la vista è mozzafiato, si possono scorgere tra le altre Milano e Bergamo, quando è limpido si può vedere il Duomo di Milano, oggi che non era molto limpido comunque si riuscivano a vedere i grattacieli della City. Il Santuario non è molto grande ma è il luogo ideale per raccogliersi in preghiera e un'occasione per ammirare le opere al suo interno; sotto ci sono i giardini che lo circondano dove si possono vedere le bellissime sculture settecentesche della via Crucis in pietra arenaria e da dove si può ammirare il panorama a più ampio spazio sulla Brianza, ma oggi era chiuso. Oltre a due bellissime ville antiche che sono nel piccolo centro paese, una stradina che merita una passeggiata è la via Galeazzino costeggiata da magnifici muri in roccia ricchi di piante e fiori e da dove si possono ammirare  vigneti e campi in fiore oggi con le meravigliose chiazze rosse dei papaveri. Anche nella piazza c'è una bella terrazza panoramica e non mancano bar e ristoranti. Le stradine sono in ciottolato quindi scarpe comode. Tutt'intorno ci sono sentieri e percorsi per tutte le esigenze e la via Belvedere con il suo lunghissimo marciapiede è l'ideale per una bella passeggiata panoramica, sul quale non mancano panchine per riposare e cestini per i rifiuti. Su tutto il tratto è possibile ammirare un bel panorama e una ricca vegetazione. Oggi la strada non era molto trafficata quindi è stato piacevole percorrerla su e giu in totale sicurezza e relax 🌄🌾🌲🌱
Alessandro NiniAlessandro Nini
Il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è un'area naturale protetta situata nella provincia di Lecco, in Lombardia. Il parco offre una vasta gamma di attività all'aria aperta, tra cui escursionismo, mountain bike, equitazione e birdwatching. Il parco è caratterizzato da una flora e fauna ricche e diverse, con oltre 1.000 specie di piante e 200 specie di animali. Il paesaggio è costituito da boschi, prati, torrenti e laghetti, offrendo una vista mozzafiato sulle montagne circostanti. Il Parco del Curone è un luogo ideale per una giornata all'aria aperta con la famiglia o gli amici. È anche un luogo popolare per i turisti che desiderano esplorare la bellezza naturale della Lombardia. Il parco è aperto tutto l'anno e l'ingresso è gratuito. Ci sono diversi centri visitatori e punti di ristoro all'interno del parco. Se stai cercando un luogo per fuggire dalla città e immergerti nella natura, il Parco del Curone è la scelta perfetta.
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Santuario della Beata Vergine del Carmelo A una trentina di chilometri da Milano e da Como e una ventina da Lecco, il Santuario di Montevecchia si raggiunge attraverso l’unica strada panoramica che, dalla Como-Bergamo, si inerpica sino alla piazzuola “Agnesi”, davanti all’omonima villa che ospitò la famosa matematica settecentesca negli ultimi suoi anni. Lasciata l'auto nel parcheggio a pagamento ( caro 0,50€ per mezz'ora). Si sale per la fresca scalinata di centottanta gradini ( sigh!! ) fiancheggiata da tigli e ligustro. Arrivati in cima lo sguardo può spaziare sui degradanti pianori sottostanti, sui campanili dei paesi vicini, e, giù giù, sulla pianura lombarda fino a Milano, con i svettanti grattacieli e nascosto il duomo e la sua Madonnina. Oddio solo nei giorni ventosi quando la foschia viene dispersa. Anticamente la chiesetta duecentesca era una semplice cappellanìa e pare che sia stata “appoggiata” ad un’antica torre-vedetta medievale, trasformata poi nell’attuale torre campanaria, donde la probabile originale etimologia del nome Monte-vecchia, da Mons Vigiliae ovvero monte della vedetta, trasformatosi poi in Monteveglia, Montevegghia, Montevecchia. Tra il XVI e XVII secolo fu costruito, forse sulle rovine della precedente chiesetta danneggiata da un incendio, l’attuale tempio, sempre come chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni Decollato; compatrona la Beata Vergine del Monte Carmelo. Architettonicamente il Santuario è di stile barocco antico, a unica navata, di cinque campate rettangolari coperte da volte a crociera, con archi a tre centri. Pure il presbiterio si presenta con volta a crociera a pianta quadrata; mentre l’abside è semicircolare ad arco ribassato. In perfetto stile, sulla sinistra entrando dal fondo, c’è la cappella della confraternita, con volta a botte e arco ribassato e piccola abside a crociera. La sacrestia ha invece la volta a padiglione. Entrando sulla sinistra c'è la Cappella S. Francesco Ex battistero. Il seicentesco gruppo scultoreo in legno rappresenta "L’estasi del serafico sostenuto da un angelo, mentre riceve le stimmate". Questa scultura proviene dalla chiesetta S. Francesco che esisteva in via Palazzetto (ex villa Palazzetto). Di fronte all’effige del santo, sempre nella cappellina, infisso in un ceppo si può ammirare un bel Crocifisso processionale cinquecentesco in legno. Più avanti la Cappella S. Antonio. E‘ la seconda sul lato sinistro. Risale al primo seicento, completata nel 1697 probabilmente a ricordo di un defunto sepolto, forse un bambino. Gli affreschi settecenteschi riproducono episodi della vita di Sant' Antonio e la gloria del Santo, con l’iscrizione “Si quaeris miracula, venerare Antonium” (se cerchi i miracoli, venera Antonio) sulla calotta. La statua del Santo con il bambino, in legno d’epoca, è collocata nell’apposita nicchia della parete di fondo, tra gli ornamenti di marmo scuro. Invece la Cappella S. Bernardo. E’ l’ultima a sinistra entrando.Cappella S. bernardo Originariamente fu dedicata alla B. Vergine del Carmelo, la cui statua rimase in questa cappella fino agli anni 1928-1930, come compatrona. Gli affreschi nella navata I principali sono quattro. I due sulla parete del presbiterio rappresentano rispettivamente la Raccolta della manna, a destra guardando e l’Ultima Cena, a sinistra. Sulle pareti centrali della navata si trovano invece la Natività, a sinistra e la Crocifissione , a destra. Autore è Pietro Gariboldi. Allo stesso Gariboldi pare si debbano attribuire anche gli affreschi minori di cui si è già accennato. In fondo Il presbiterio comprende: l’altare, le balaustre e il tempietto in marmo policromo barocco; la statua della B. Vergine del Carmelo in legno dipinto il  seggio presbiterale e una cassapanca in noce; il paliotto in scagliola; l’architrave con Croce trionfale e sculture lignee (putti con in mano gli strumenti della Passione) . Uscendo dalla chiesa sulla sinistra si accede al campanile e alla strepitosa vista che spazia nella vallata fino a Milano...tempo permettendo.
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Alessandro Nini

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