Il parco archeologico le merita tutte le 5 stelle, è bellissimo e ha una vista meravigliosa, come tante bellezze di questa città...ma la nostra guida di nome Ilaria, dopo 5 minuti ha trasformato la nostra visita in un brutto ricordo. Mio marito è disabile, e non essendo originario di Napoli, in questi anni l'ho sempre portato a vedere i luoghi meravigliosi di cui è piena questa città. Abbiamo fatto percorsi anche più difficili e MAI ci è capitato di essere trattati come un fastidio. Mai ci è capitato di essere lasciati indietro da nessuna guida, hanno sempre avuto l'accortezza di non correre, di aspettare e di chiedere a mio marito se avesse bisogno di aiuto e se andasse tutto bene. Con la guida Ilaria questo non è successo anzi.... è sempre andata a passo spedito, tornando una sola volta indietro a giustificarsi del fatto che avesse altre persone da seguire....e noi che cosa eravamo se non persone?! Una volta iniziato il percorso di ritorno addirittura ci è stato detto di velocizzare il passo (mio marito cammina con due stampelle) che doveva chiudere il cancello che divideva la grotta di Seiano dai resti del parco archeologico, una volta chiuso poi potevamo anche rallentare. Addirittura verso la fine del percorso mentre lei era metri davanti e noi ancora dietro cercando di arrivare il prima possibile, ha chiesto se per caso si fosse sentito male perché poi era una sua responsabilità...se lo fosse stata davvero e se a lei fosse interessato davvero non avrebbe lasciato un disabile da solo a fare il percorso! Una volta arrivati all'uscita, lasciando mio marito col padre mentre io andavo a prendere l'automobile che era parcheggiata più giù rispetto all'entrata, ho salutato un'altra ragazza che era lì, facente parte sempre dall'associazione, da cui ho avuto una debole risposta data controvoglia e quando ho recuperato mio marito e i miei suoceri, salutando educatamente la guida e l'altra ragazza dalla macchina, non abbiamo avuto nemmeno una risposta, come se avessimo fatto chissà quale gravissimo torto. All'entrata, così come sul sito, non c'è scritto da nessuna parte che il percorso non è adatto a disabili o che sia un percorso "atletico" così come è stato descritto dalla guida a mia suocera quando all'uscita ha espresso la sua delusione chiedendo ingenuamente se una persona anziana o un disabile, non avesse diritto, a causa della sua condizione fisica, a poter ammirare questi luoghi. Sono delusa, perché è anche per colpa di persone così che l'immagine della mia città viene buttata giù. Non chiedo gesti plateali, ma un minimo di tatto e di umanità che nella guida non ho visto assolutamente ( il custode all'inizio invece è stato un bellissimo esempio di umanità, avendo dato a mio marito una sedia per non restare in piedi nell'attesa che iniziasse la visita). So che purtroppo questa recensione non cambierà niente, avrei dovuto chiedere il rimborso dei biglietti visto il trattamento denigratorio ricevuto, non con le parole ma...
Read moreAncient villa set in beautiful surroundings, with two theatres and 700m tunnel accross the hill. I was eager to see it. However, there are few things that need to be changed and fixed: access - it is difficult to come by public transport and if you manage it, you have to go along busy road in not very nice surroundings. Then English tour - due to the public transport we missed the only English tour. We were able to join Italian tour but for us would be better to explore the Parco by ourselves. That was not an option. The last point - the exit would be perfect at different side of the parc. Now you ought to go the same busy road along to the bus stop. And bring cash - no...
Read moreLa grotta di Seiano è sconosciuta addirittura a molti napoletani. A cominciare dalla genesi del nome, che un'appassionatissima guida ci ha spiegato essere soltanto il risultato di un errore umano trasmesso attraverso i secoli. Il sito non è ben collegato e la nostra città non brilla, vero, per i trasporti pubblici, ma quanta bellezza restituisce la visita di questo posto! Una camminata di 770 metri ti porta a spasso nei secoli e ti fa attraversare la storia: dall'antica Roma, alla Napoli borbonica, alla seconda guerra mondiale. Qui i materiali di costruzione si incastrano l'uno dentro l'altro e donano una sfaccettatura di colori che neanche a crearli di proposito si riuscirebbe. Dalle viscere della Terra si passa poi all'Eden vero e proprio: Pollione, il figlio di un liberto, riscatta i suoi natali e sè stesso, e si concede il lusso di una villa talmente maestosa che forse anche da sola varrebbe l'etimologia di Posillipo: luogo di riposo dagli affanni. Non bisogna essere Ottaviano Augusto per capire quale vita si vivesse qui, e come facilmente l'otium potesse trasformarsi in felicità. Forse il senso di questa giornata, dello sguardo a 360 gradi su tutto quello che di bello esiste in città, sta negli occhi di mio padre, che si emoziona come un bambino, a quasi 90 anni, e rimane incantato dalla storia che lo sovrasta. O nella passione di Gloria, l'archeologa che la Fortuna ci ha donato come guida, e che di questo posto conosce tutto e tutti, persino il gatto randagio, Menelao. Gloria tiene alta l'attenzione di un gruppo composito, letteralmente catturato dalla sua conoscenza, dalla sua simpatia e dal suo garbo. Fuori Napoli trepida per l'attesa dello scudetto, ma qui dentro ammonisce tutti noi a non dimenticare mai quanto antica e bella...
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