La Cattedrale di Santa Maria Assunta di Novara è un capolavoro architettonico che incanta per la sua maestosità e la sua bellezza unica. Situata nel cuore della città, rappresenta un simbolo di fede e di storia che affascina i visitatori di ogni epoca. L'edificio, risalente al V secolo, ha subito nel corso dei secoli numerosi interventi di restauro e ristrutturazione, ma ha mantenuto intatta la sua aura di antichità e sacralità. L'idea di rinnovare radicalmente l'antico duomo romanico è stata concepita già nel '700, ma il progetto è stato affidato a metà '800 ad Alessandro Antonelli, uno dei più grandi architetti del tempo. Il quadriportico che parte sembra soffocare l'imponente facciata, realizzato tra il 1857 e il 1863, insieme alla loggetta posta del prospetto principale, conferisce un'atmosfera suggestiva e imponente all'intero complesso. Anche se i lavori furono lasciati incompleti, la cattedrale fu consacrata nel 1869, diventando un punto di riferimento per la comunità religiosa novarese. All'interno, lo spazio è suddiviso in tre navate da dodici colonne realizzate in stucco che simula il marmo, coronate da capitelli corinzi. Ventisette nicchie ospitano altrettanti santi novaresi o venerati nella diocesi, creando un'atmosfera di devozione e spiritualità. La cappella di San Siro, risalente al XII secolo, conserva un importante ciclo di affreschi e un Crocifisso ligneo tardo trecentesco, mentre varie opere di artisti rinomati come Gaudenzio Ferrari e Guercino impreziosiscono l'interno della cattedrale. Il cortile della Curia, accessibile dal quadriportico, ospita la parte frontale interna del palazzo dei vescovi, testimone di secoli di storia e di trasformazioni architettoniche. Un doppio porticato originariamente a sei archi e una nuova cappella palatina dedicata alla Maddalena testimoniano gli interventi di ampliamento e ristrutturazione avviati dai vescovi nel corso dei secoli XIV-XVIII. La Cattedrale di Santa Maria Assunta di Novara è non solo un luogo di culto, ma anche un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore, che consiglio vivamente a chiunque voglia immergersi nella storia e nella bellezza...
Read moreA partire dal XV secolo, la chiesa fu oggetto di importanti restauri: nel Quattrocento vennero aperte, lungo le navate laterali, delle cappelle, ed altre nel Cinquecento. La facciata venne puntellata con contrafforti e le due torri scalari demolite, rimanendo in piedi soltanto il campanile, di fianco al transetto sinistro. Nel 1580, per volere del vescovo Francesco Bossi, venne demolita la vecchia abside, sostituita da un nuovo coro a pianta rettangolare. Il vescovo Carlo Bascapè, nella prima metà degli anni novanta del Cinquecento fece costruire il nuovo altare maggiore e Benedetto Odescalchi, nel 1680, restaurò il tiburiodotandolo di una lanterna. Nel XVIII secolo, su progetto di Benedetto Alfieri, la cattedrale venne gradualmente restaurata in stile barocco, mantenendo le sue strutture originarie. Tuttavia i lavori furono fermati nel 1792 che soltanto il transetto e alcune cappelle erano state realizzate, e ripresero nel 1831 su progetto del Melchiori, che realizzò il nuovo coro, il cui altare, consacrato nel 1836ma terminato più tardi, venne progettato da Alessandro Antonelli.
A quest'ultimo, nel 1854, venne richiesto un progetto per la ricostruzione del quadriportico, ma lui ne presentò uno che prevedeva anche la ricostruzione dell'intera cattedrale, che venne approvato l'anno successivo. Nel 1857 venne demolito il quadriportico ed in seguito ricostruito, mentre a partire nel 1865 vennero demolite le navate e la cupola della cattedrale romanica. La costruzione delle nuove navate terminò nel 1869 e, il 2 ottobre dello stesso anno, la cattedrale venne consacrata. Tuttavia, non vennero costruiti il transetto e il coro.
L'edificio ha subito un'opera di restauro durata 12 anni che si è conclusa nel novembre 2009con il termine dei lavori di sistemazione del campanile...
Read moreIl duomo, assieme agli altri edifici sacri ad esso connessi, si trova nel cuore della città, in piazza della Repubblica , dove sorgeva una precedente cattedrale romanica. Lungo il lato affacciato alla piazza l'edificio è delimitato da un colonnato; sotto al portico si trova l'accesso al sagrato, chiuso da una cancellata e circondato internamente da un ulteriore porticato. L'ingresso è situato sotto un pronao, costituito da quattro imponenti colonne scanalate, ornate da capitelli corinzi, che sorreggono il frontone di forma triangolare. La struttura interna è suddivisa in tre navate da possenti colonne in stucco marezzato di colore giallo-ocra. La navata centrale è coperta da una volta a botte mentre le navate laterali hanno copertura a calotta in ogni campata. Tra i dipinti più significativi troviamo lo Sposalizio di Santa Caterina di Gaudenzio Ferrari, oltre ad opere di Bernardino Lanino e Callisto Piazza. È di ragguardevole rilevanza anche il busto di San Bernardo di Mentone situato all'interno di un'edicola al di sopra dell'altare di San Gaetano. Esso probabilmente è una riproduzione fedele del volto del santo ottenuta dai calchi del viso. Di fronte alla chiesa, dall'altro lato del sagrato, sorge il Battistero paleocristiano, risalente al IV-V secolo, considerato il più antico monumento della città. L'edificio è a pianta ottagonale con absidi alternatamente rettangolari e semicircolari. Al centro vi sono i resti della primitiva fonte battesimale. Il disegno dell'altare maggiore, approvato nel 1836, appartiene...
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