La statua del Redentore è un'opera bronzea collocata su una cima del monte Ortobene presso Nuoro, ad un'altezza di 925 metri sul livello del mare. La sola statua senza piedistallo supera i 4 metri di altezza e pesa circa 2 tonnellate. Il monumento ha un panneggio svolazzante, sul cui lembo si regge la figura del Risorto con la croce innalzata. L'imponente opera è perfettamente equilibrata e solo dopo 111 anni di esposizione a forti venti e a notevoli escursioni termiche, è stato necessario intervenire con un restauro strutturale. Dietro il piede destro del Cristo vi è il volto di un bambino, a Nuoro erroneamente identificato come un angioletto o un diavoletto, e che in realtà, come ebbe a scrivere lo stesso autore, rappresenta l'umanità che al cospetto di Dio è come un bambino.
Opera dello scultore calabrese Vincenzo Jerace, venne eretta in occasione della celebrazione del Giubileo, allorché papa Leone XIII chiese che venissero innalzati monumenti al Cristo Redentore in tutte le regioni d'Italia. La statua venne fusa a Napoli e giunse in Sardegna via mare, suddivisa in varie parti che furono trasportate sulla montagna con carri a buoi e quindi assemblate.[1]. Per finanziare l’opera, il comitato promotore costituito per l’occasione si rivolse a tutti i sardi, sostenuto da un periodico di Cagliari, «La Sardegna cattolica», che aprì una sottoscrizione a cui partecipò anche la regina Margherita. A favore dell'iniziativa si attivò anche Grazia Deledda, futuro premio Nobel, che nel luglio 1901 scrisse un appello e invitò le donne sarde a raccogliere oggetti da usare per la lotteria. Nel febbraio 1900, lo scultore mandò un bozzetto in gesso: il lavoro fu esposto in cattedrale e, raccontano le cronache dell'epoca, incontrò il favore di un'immensa folla. Dopo quattro mesi di febbrile lavoro, l'opera fu conclusa. Inizialmente doveva essere inaugurata nel giugno 1901, ma la data venne posticipata per la morte della moglie di Jerace, Luisa Pompeati, avvenuta il 28 aprile precedente. Per onorarne la memoria, lo scultore incise sul palmo della mano aperta del Redentore: «A Luisa Jerace, morta mentre il suo Vincenzo la scolpiva».
L’opera venne solennemente inaugurata il 29 agosto 1901: per l’occasione erano presenti oltre diecimila persone, provenienti da...
Read moreWorth a bit of a detour if you're travelling though. The 101 hiking trail is well marked. We joined it part way as we didn't have time to walk the whole way up. Alternatively it is also an easy (if winding) drive up to the top (two way wide road all the way up). The views are INCREDIBLE. Definitely worth the trip, and even more breathtaking if approached from the hiking trail in the trees, as it is surprising to emerge on top of the world! Amazing views also from the last section of the road to the top. Small cafe and playground at the summit,...
Read moreAmazing place, great view of Nuoro. Many people reach the spot just walking. There aren't a lot if parking places unfortunately but the view from there is amazing. Really raccomanded a visit fir relax. Durimg the winter season you may see the snow 🌨. Sometimes few and sometimes more. It happen that sometimes the road going there, it us closed for cars and motorcycles 😭 idk where to get...
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