Sollazzo dei re, luogo in cui la natura abbracciava l’architettura, che si rifletteva nella spettacolare peschiera popolata da esemplari di pesci provenienti dai luoghi più diversi.
Il palazzo sorge a sud-est di Palermo alle pendici del monte Grifone e prende il nome da una sorgente che scaturiva dalle sue falde, in arabo fawwarah (sorgente d’acqua). Il palazzo sorgeva al centro di splendidi giardini che facevano parte del cosiddetto “Parcus Vetus” (Parco Vecchio), tra numerosi corsi d’acqua, alimentati dalle sorgenti del Grifone. Maredolce è una rara testimonianza storico-ambientale di parco suburbano su modello arabo-persiano, affine alla tipologia dell’àgdal.
Fantasticamente cantato dal poeta arabo Abd-al-Rahman, descritto da Beniamino da Tudela, citato da Ibn Giubayr e poi descritto dal Fazello, il complesso di Maredolce, edificato da Ruggero II nel corso del suo regno
(1130-1154), fu certamente il più decantato tra i “sollazzi” regi palermitani, un giardino-paradiso dove l’equilibrio tra il verde, l’acqua e l’architettura raggiungeva una perfetta armonia.
Acquisito a partire degli anni ’90 del secolo scorso dalla Regione Siciliana, il palazzo è stato via via restaurato per liberare le strutture medievali dalle moderne costruzioni abusive che ne avevano occultato il cortile interno. Indagini archeologiche realizzate nell’area del palazzo negli ultimi decenni, hanno permesso di accertarne l’edificazione su preesistenze di età islamica (X-XI sec.).
Il palazzo di Maredolce costituisce uno dei capisaldi dell’architettura arabo normanna in Sicilia e rappresenta l’unico complesso normanno in cui si può ancora riconoscere il rapporto architettura-paesaggio: ha forma rettangolare e presenta una rientranza nell’angolo est. L’intera costruzione si sviluppa attorno a un cortile pressoché quadrangolare, in origine circondato sui lati da un portico di cui rimangono le tracce delle volte lungo le pareti. L’esterno del palazzo è, invece, un blocco volumetrico costituito da conci di tufo di piccole dimensioni poggianti su un basamento di grossi blocchi in tufo disposti su otto filari nel prospetto nord-ovest e tre negli altri.
Il lato d’ingresso al palazzo è situato sul fronte nord-ovest, ove si aprono quattro porte di cui tre danno accesso al cortile interno, alla cappella del palazzo (a unica navata coperta da due volte a crociera e presbiterio sormontato da una cupola semisferica) e a un’ampia sala rettangolare, collegata a quella che si ritiene essere la Sala del Trono: un ambiente più vasto che presenta nella parete di fondo un leggero restringimento con un rincasso agli angoli mentre, alla sommità, una cornice sporgente sormontata da resti di muqarnas.
Nell’ambiente posto all’angolo sud-est un grande varco si apriva sulla peschiera di Maredolce, un ampio bacino arginato a nord e a est da una diga realizzata con grossi conci di tufo: al centro un’isola coltivata ad agrumi che, con l’azzurro delle acque del lago, creavano particolari...
Read moreOggi con mia moglie abbiamo visitato il Castello di Maredolce ed è stata una esperienza molto bella grazie a Rosi, una delle custodi, che, dopo un paio di domande su come avessimo "scoperto" la struttura, ci ha accompagnato, guidandoci di sua iniziativa nella visita, con interessantissime spiegazioni sulla storia, su come era stata "abitata" la struttura fino a pochi anni fa, sulle diverse stratificazioni arabe, normanne e successive, sul percorso di recupero non semplice all'interno di un quartiere in cui molti avrebbero preferito che la struttura e il parco rimanessero incustoditi e alla mercè di tutti come in passato. Il tutto con una passione, una competenza e una bravura che in tanti anni di visite turistiche in giro per il mondo non avevamo mai trovato, anche in guide professioniste. Lei ci ha tenuto a dire che non è una guida, ma una custode, quindi faccio una petizione al Ministero dei Beni Culturali perchè le dia la qualifica di guida turistica "ad honorem"!!! Con le sue spiegazioni ha reso unica la visita!! Il tutto in modo totalmente disinteressato, motivata solo dalla passione!!! E' proprio bello che l'Italia e Palermo in particolare possano contare su persone così brave e appassionate, ed è importante che vengano...
Read moreLa scorsa settimana ( domenica 8 ottobre) ho fatto visita, durante il festival delle vie dei tesori, al castello. Il castello mi ha affascinato molto, e i ragazzi sono stati bravissimi, non mi aspettavo una bellezza così importante nella nostra città e per questo consiglio a tutti di venire a visitare questa perla di monumento, non ve ne pentirete. La pecca è il luogo in cui questo sito è inserito con la complicità di una delle custodi che dovrebbe in qualche modo limitare determinati atteggiamenti, invece di limitare ha deciso di fare comunella e ad atteggiamenti errati. II punto di discussione è stato un semplice parcheggio su cui i residenti pensano di avere un qualche diritto e l'unica cosa che ha saputo dire la custode è stato "qui ci lavoriamo noi e hanno ragione i residenti, bisogna spostare le macchine" interrompendo la visita della guida che stava spiegando e mettendo a disagio 20 persone e facendone andare via alcuni perché, a detta di questa custode noi, avendo pagato il biglietto, non potevamo stare. Bello il castello, la maleducazione meno, ma complimenti alle restanti custodi che si...
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