Immenso dottor Giuseppe Pitré era un semplice ed umile medico di famiglia, sapete!? Egli raccolse con religioso fervore e rigore scientifico, oggetti e testimonianza di cultura popolare in un arco di tempo che va dalla fine dell’Ottocento ai Primi anni del Novecento. A quel tempo c’era chi collezionava ed esponeva con orgoglio nella sua Wunderkammer dai coralli ai reperti archeologici passando per le conchiglie di tutti i mari, come una sorta di caotica “Mirabilia, naturalia e artificialia” il nostro Giuseppe Pitré, medico per professione, appassionato studioso di fiabe, leggende, motti, usi e costumi del popolo siciliano, invece collezionava oggetti e manufatti del quotidiano del popolo. Ogni oggetto era accompagnato da sue annotazioni precise e dettagliate su nome dell’oggetto, uso, provenienza. Il suo fu il lavoro immenso del pioniere la cui eredità venne colta da Giuseppe Maria Cocchiara uno dei padri delle Scienze umane nel nostro Paese i cui studi lo spinsero a fare un importante studio comparativo delle tradizioni popolari in Europa, persino! Quella collezione di oggetti delle arti e mestieri e del quotidiano popolare si arricchì sempre più e la collezione, come un cerchio magico perfetto, si chiuse includendo e proteggendo al suo interno tutta la Cultura del Popolo siciliano in tutte le sue sfaccettature e complessità. Quel Giuseppe Maria Cocchiara il maggiore studioso di storia delle Tradizioni Popolari e del Folklore fu insegnante di Giuseppe Bonomo, il mio professore di Tradizioni e Cultura Popolare alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo. Palermo e la Sicilia, grazie a queste persone meravigliose, si dotò così di un magnifico e ricchissimo Museo delle Tradizioni Popolari di cui il professor Bonomo ne diventerà il direttore. Il Comune di Palermo volle allestire questo importante Museo in un ambiente di grande fascino, le cucine della Real Casina Cinese, al Parco della Favorita!.... Ebbene, questo Museo riapre dopo infiniti anni di attesa,...
Read moreInteresting museum on Sicilian traditions and folklore. Entrance fee is 10eur adults and 1.5eur for children, whithout guide, but the labels on the displayed items are pretty clear. I must add this is the first museum i've been to where we were asked for an ID upon entering - although not mandatory - then proceeding to ask for personal data out loud, for everyone to hear. I personally found it weird...
Read moreIl Museo è un vero e proprio unicum sulla società siciliana nel corso dei secoli. La sede visitata è in un palazzo che era al servizio della Casina Cinese, residenza borbonica nel parco della Favorita. Lo studioso Giuseppe Pitrè fondò il Museo per collocarvi una ricca collezione che continuò ad ampliare. Una raccolta che rappresenta la vita, i costumi di tutte le classi sociali. La nuova organizzazione dei reperti, ordinata scientificamente in 20 sezioni, è composta da abiti, calzature, antichi arnesi di vari mestieri, artigianali, legati alla pastorizia, alla creatività, anche oggetti devozionali, costumi per occasioni speciali, abiti quotidiani. Molte curiosità insospettabili come il sistema di registrazione e ricevute dei prestiti fatto utilizzando tranci di canne con sopra precise incisioni, estremamente utile per chi non sapeva né leggere né scrivere. Poi le carrozze del Senato palermitano, le portantine (una con bagno interno), antichi pupi siciliani e le cucine d’epoca borbonica (Re Ferdinando III di Sicilia, poi primo delle Due Sicilie, abitante nell’attigua...
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