Basilica di Sant'Apollinare in Classe — Attraction in Ravenna

Basilica di San Apollinare in Classe – A Hidden Gem in Ravenna

If you’re visiting Ravenna, a stop at the Basilica di San Apollinare in Classe is an absolute must. This magnificent church, just a short drive from the city center, is one of Ravenna’s most impressive and historically significant sites, particularly known for its stunning mosaics.

The interior of the basilica is a true masterpiece. The mosaics here are nothing short of breathtaking, with vivid colors and intricate designs that transport you back to the 6th century. The most striking feature is the mosaic of the Transfiguration above the altar, which is a masterpiece of Byzantine art. It depicts Christ in a glorious, radiant scene surrounded by apostles, with such incredible detail and luminosity that it feels almost otherworldly.

As you walk around, the mosaic-lined walls tell stories from the Bible, each piece offering a glimpse into the craftsmanship and artistry of the time. The golden hues and intricate patterns give the entire basilica an ethereal quality, making it a truly awe-inspiring experience.

The basilica is also surrounded by peaceful gardens, providing a serene atmosphere to fully appreciate the beauty of the mosaics and the historical significance of this site.

Interesting Facts: • The basilica was built in the 6th century, during the reign of the Byzantine Emperor Justinian, making it a fantastic example of Byzantine architecture. • It is one of the key locations in Ravenna for seeing early Christian mosaics.

Overall, San Apollinare in Classe offers a serene and enriching experience for art and history lovers alike. The mosaics alone make it worth the visit, and the peaceful surroundings make it the perfect place to immerse yourself in the beauty of Ravenna’s...

This has to be the most implausible location for the "best preserved byzantine church in western europe". Drive past the strip of shops and supermarkets on the outskirts of ravenna and then out into the agricultural fields and fairly low cost new houses. Be very thankful for Google maps as it navigates you around the tenth roundabout. And then you see most implausibly an old church coming into view on the edge of a field. This remoteness presumably explains the extraordinary state of repair of the church. Apparently everything is as it would have been around 1300 years ago, in an almost perfect state of repair. The mosaics are of course lovely (though not our favourite of the trip) , as is the calm elegance of the church. but what really struck us was the series of sarcophagi of all the early ravenna bishops. The early ones are incredible works of art. By the 700s they have regressed enormously: the dark ages illustrated. A great way to finish off a trip to see...

Non do 5 stelle perché purtroppo non rientra nel biglietto integrato con gli altri complessi culturali di Ravenna ho chiesto il motivo e mi é stato detto che essendo fuori cittá non puó rientrare nel biglietto integrato, il giorno prima ho visitato il Palazzo Ducale di Urbino e il castello di Gradara con un unico biglietto, detto ció la Basilicain se per se ovviamente ne meriterebbe anche 6 (anche se consiglio molto di piú San Vitale se si ha solo tempo di visitarne una). SAPIC Fu costruita e finanziata nella prima metà del VI secolo dal banchiere Giuliano Argentario per il volere del vescovo Ursicino; fu consacrata il 9 maggio 549 dal primo arcivescovo Massimiano ed è stata dedicata a sant'Apollinare, il primo vescovo di Ravenna, sul luogo del martirio e dove sono i resti di alcune parti delle sue spoglie. Tutta la decorazione del catino absidale risale circa alla metà del VI secolo e si può dividere in due zone estremamente diverse: Nella parte superiore un grande disco racchiude un cielo stellato nel quale campeggia una croce gemmata, che reca all'incrocio dei bracci il volto di Cristo dentro un medaglione circolare. Sopra la croce si vede una mano che esce dalle nuvole, la mano di Dio. Ai lati del disco, le figure di Elia e Mosè. I tre agnelli, che si trovano spostati un po' verso il basso, proprio all'inizio della zona verde, con il muso rivolto verso la croce gemmata, simboleggiano gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni: siamo probabilmente di fronte alla rappresentazione della Trasfigurazione sul Monte Tabor. La scelta del tema è strettamente legata alla lotta all'arianesimo, poiché ribadisce la natura divina di Gesù Cristo, negata dalla dottrina ariana. Nella zona inferiore si allarga una verde valle fiorita, con rocce, cespugli, piante e uccelli. Al centro si erge solenne la figura di Sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, con le braccia aperte in atteggiamento orante, cioè ritratto nel momento di innalzare le sue preghiere a Dio perché conceda la grazia ai fedeli affidati alla sua cura, qui rappresentati da dodici agnelli bianchi, ovvero i dodici apostoli. Nell'arco absidale al centro troviamo un clipeo con il Cristo benedicente, ai lati del quale, stanno i simboli alati degli evangelisti: da sinistra Aquila (Giovanni), Angelo (Matteo), Leone (Marco), Toro (Luca). Nei rinfianchi dell'arco vi sono due palme, che nella letteratura biblica sono emblema del giusto. Sotto a queste si trovano le figure degli arcangeli Michele e Gabriele, con il busto di San Matteo e di un altro santo non chiaramente identificato, di esecuzione più tarda (primo...