Porta d'Arci...! Un piccolo, operoso, borgo antico all'interno della città di Rieti. Lo frequentavo soprattutto negli anni '60 e '70 (e anche dopo), ma allora, in quegli anni lontani, era un posto ameno, abitato da gente molto semplice e cara; piccole botteghe e case vecchie, uno straccivendolo (il toscanino), e tanti ragazzini vocianti che correvano per le vie (tra cui io); un questuante del vicino convento dei cappuccini passava, ogni tanto, a chiedere noci o altri cibi per il convento, che metteva nella sua sacca sul saio consumato; il postino gridava i nomi delle persone a cui doveva consegnare la posta (oggi "orrore" per la privacy); una lattaia, al mattino presto, passava a vendere il suo latte, fresco di stalla, con una grande melissa fissata alla sua bicicletta, dalla quale lo prelevata e lo "misurava" con un bricchetto da un quarto di litro che, colmo di latte fino al bordo, versava nel recipiente che l'acquirente le passava dalla finestra sulla strada; nella bottega di falegname di mio nonno noi bambini raccoglievano pezzi di legno per farci "spade" e giocare "alla guerra"...una merenda con pane vino e zucchero, o pane burro e alici, o una panzanella... e si tornava a giocare... così trascorrevamo la lunga estate fino alla ripresa della scuola, il fatidico 1 Ottobre... Scendendo per la via "dei pozzi" si arrivava, per campi, fino al fiume Velino, che scorreva freddo, lento e trasparente; e dalla piazzetta dov'è ancora la chiesa di S. Esuanio, tenuta magnificamente dal suo vecchio parroco, Don Angelo Fasciolo, la sera, al suono delle campane della Messa vespertina, che molte anziane donne, tra cui mia nonna Giulia, facevano precedere da un devoto rosario recitato ancora in latino, quasi sempre la luce di uno splendido tramonto illuminava lo scorcio delle centro della città, con i suoi tetti, il campanile della cattedrale e la cupola del teato Vespasiano...e solo dopo che il sole era calato, noi bambini, smesso di giocare, stanchi ma felici,...
Read moreAntica porta ROMANA aperta nel XIII secolo, il suo nome infatti deriva da delle vecchie fortificazioni antiche dette Arci che avevano il compito di difendere la città di RIETI, la porta si affaccia sulla Via Salaria ed é per questo che riveste un Forte valore strategico e militare poiche anticamente sulla salaria c era anche il confine con il Regno di Napoli. Inutile dire che si presenta maestosa e bella con ottime rifiniture...un bel biglietto da visita della città di RIETI anche questa però come altri monumenti poco valorizzati....il mondo e gli altri paesi ci invidiano tanti monumenti e tanti pezzi di storia .Bisogna migliorare fare una campagna pubblicitaria adeguata per far visitare la città di RIETI da molti turisti stranieri e risollevare così l economia della...
Read moreUn posto molto suggestivo, vicinissimo al centro.
Questa porta, oggi conosciuta come Porta D’Arce, venne aperta nel XIII secolo.
All'interno della porta, una fontana pubblica di acqua potabile, ampio parcheggio, forno e un ristorante ottimo: BACCUS
La porta delimita a sinistra uno dei quartieri storici più interessanti da visitare che si chiama "i Pozzi" come fosse un paese dentro la città.
All'esterno, prima dell'edicola, in zona ombreggiata dai tigli e fino ai primi di Settembre c'è uno dei più famosi "porchettari" della città (4 generazioni), chiedete di Pietro e Enrica che vendono anche frutta, macedonia fatta in casa e ottimi cocomeri.
Perfetto per una sosta di ristoro a...
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