(recensione modificata per la malcelata minaccia relativa alla diffamazione nella risposta della proprietà)
Con i miei amici, pur non essendo un esperto enologo ma un semplice appassionato di vini e di istruttive gite in compagnia, ho visitato più di qualche cantina, in occasioni di degustazioni pubbliche e private.
Di tutte le esperienze che ho fatto, questa è stata sicuramente la peggiore e l'unica che mi sento di sconsigliare. E non per la location o per il vino, entrambi pregevoli anche se affatto speciali, ma per il tour vero e proprio.
La guida, infatti:
ci ha rimproverato per le foto al cortile visto che c'era morto qualcuno, come se una fotografia ad un edificio implicasse una indelicatezza ci ha fatto perdere dieci minuti per guardare due noiosissimi e ridicolissimi video di presentazione che potevamo comodamente guardarci a casa ci ha annoiato a morte con chiacchiere inutili e vanterie personali ci ha scolarizzato come un professore delle medie imponendoci "un silenzio rispettoso" neanche stessimo visitando un luogo sacro, per poi subito cambiare tono e dire che "...in fondo non è un museo ci si può pure divertire..." ci ha rifilato lunghissimi sproloqui terminati sempre con un passivo aggressivo "..,e dopo questo pippone...", dimostrando una stravagante consapevolezza della cosa ha dimostrato di non conoscere il luogo di cui era guida non sapendo rispondere alle domande più banali dei partecipanti ha preso in giro una partecipante che gli aveva chiesto cosa significasse vino vegano (è un loro vanto), buttandola in caciara con discorsi del tipo ".. e allora anche le carote sono animali.." durante la degustazione ci ha chiesto, a coppie, di condividere il bicchiere, perché, parole sue "... non mi piacciono i saponi e i detersivi.." e quindi per risparmiare sul lavaggio dei bicchieri stessi ci ha ripetutamente detto che non avremmo potuto completare la visita perché non c'era tempo, dimostrando in un caso scarsa organizzazione, o nell'altro mancanza di tatto
Le mie stesse figlie quattordicenni mi hanno chiesto più volte, nel corso della visita, se la nostra guida stesse facendo sul serio, per poi ridursi a riderne e a scherzarne con altri partecipanti che ormai, come noi, avevano abbandonato ogni sospensione dell'incredulità.
Nonostante il mio desiderio di esprimermi sul momento, non l'ho fatto per quelle che ritengo essere due validissime ragioni:
la guida aveva l'aria di potersela prendere a male e abbandonarci lì sul luogo non avevo intenzione di rendere la visita ancora più spiacevole, per gli altri partecipanti, con un battibecco con la guida stessa
Personalmente, sono rimasto estremamente scocciato ed offeso per un servizio che ho pagato, e che definire mediocre è un eufemismo. Avrei preferito visitare la cantina in autonomia e partecipare solamente alla degustazione, che comunque non mi avrebbe colpito.
Ma la pubblica utilità sociale di una recensione mi obbliga a puntualizzare quello che è successo, anche perché la scelta di apparire su un social come Google Maps è ovviamente consapevole e deliberata.
Per cui: saltate la visita e la degustazione.
Non ne vale la pena, e a qualcuno come me può apparire addirittura offensiva.
Ci sono altre cantine, OVUNQUE, dove l'affabilità, la cortesia, la simpatia dei gestori, fanno la differenza, ancora prima della qualità dei vini e dei loro prezzi.
Valutazione location: 5 Valutazione guida:...
Read moreNell'opitergino, nel cuore della campagna trevigiana, nella località di San Polo di Piave, sorge un edificio singolare. I Papadopoli erano una facoltosa famiglia veneziana che nell'800 conobbero attimi di celebrità e fama. A metà di quel secolo il conte Papadopoli incaricò un famoso scenografo, il Bagnara, di costruire nelle sue terre (ne aveva tantissime da quelle parti) un palazzo di tipo neogotico. Questo palazzo doveva essere circondato da un vastissimo parco, nel più puro stile romantico di quel tempo, che apprezzava molto gli scenari naturali, ove questi ospitassero anche qualche aspetto vagamente inquietante e selvaggio. Lo scenografo Bagnara progettò un parco particolare (che il viaggiatore non può scorgere dal cancello che dà sulla curva della strada) dotato di percorsi, sentieri, larghi spazi, ed un lago artificiale. Scelse attentamente le piante e la vegetazione, poiché questa doveva essere per lo più composta di particolari esotici e rari, come richiedeva il gusto del romanticismo. Gli alberi del parco dovevano obbedire ad una certa prospettiva, per creare un insieme denso di atmosfere romantiche e gotiche, queste ultime collegate all'architettura del palazzo. Nei parchi che dovevano obbedire ad una scenografia romantica, doveva esistere una particolare imprevedibilità della disposizione della vegetazione e dei sentieri tracciati in essi. Dovevano coesistere laghetti apparentemente fangosi, un terreno che non presentasse molte difformità, terrazzamenti, declivi, collinette e sembianze di valli, dovevano altresì esservi fontane, ruscelli e anche particolari idrografici che ora, dopo più di un secolo e mezzo sono scomparsi. Colui che visitava un tale giardino sentiva entro di sé l'emozione degli scenari che incontrava, il parco doveva creare su di lui delle emozioni. Anche gli storici della seconda metà del XIX secolo riconoscevano la particolarità del parco, lo sforzo che era stato fatto dai creatori per far sembrare tutti i particolari vegetali, che erano artificiali, naturali e nelle descrizioni lasciate viene riconosciuta una tale particolarità. L'opera dello scenografo Bagnara venne riconosciuta per la sua particolarità ed originalità, particolarità che gli si riscontrava anche nelle opere da lui effettuate nel campo della scenografia teatrale. Il conte Papadopoli, discendente del cugino, sembra fece venire dalla Francia un progettista esperto di giardini, volendo rimodernare il parco fatto costruire dal cugino e dal Bagnara. Infatti un tempo nelle dimore nobili i giardini erano componenti considerate molto importanti, e questo architetto francese (Durant o Durand, non è stato possibile ricostruire l'esatto cognome) aveva il compito di coniugare gli aspetti pittoreschi dei parchi delle dimore gentilizie inglesi con la regolarità e la geometricità dei parchi...
Read moreMy wife and I had our wedding ceremony and reception at the castle and we couldn’t be happier. Living abroad, we planned remotely and Elena was always quick to reply, clear, and easy to communicate with in both English and Italian. Setting up an in-person visit during a short holiday was easy. Inside, the castle is beautiful and with a rich history. Outside, the park is vast and very well maintained. Overall, a great space that is reasonably priced and suitable for any kind of indoor or...
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