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Castle Papadopoli Giol — Attraction in San Polo di Piave

Name
Castle Papadopoli Giol
Description
Nearby attractions
Parco di Castello Papadopoli Giol
Piazza Papadopoli, 2, 31020 San Polo di Piave TV, Italy
Azienda Agricola Giol
Viale della Repubblica, 1/6, 31020 San Polo di Piave TV, Italy
Nearby restaurants
Locanda Al Tiziano
Viale della Repubblica, 70, 31020 San Polo di Piave TV, Italy
Gambrinus
Via Capitello, 18, 31020 San Polo di Piave TV, Italy
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Ca' Maria
Via Valerio, 9, 31020 San Polo di Piave TV, Italy
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Keywords
Castle Papadopoli Giol tourism.Castle Papadopoli Giol hotels.Castle Papadopoli Giol bed and breakfast. flights to Castle Papadopoli Giol.Castle Papadopoli Giol attractions.Castle Papadopoli Giol restaurants.Castle Papadopoli Giol travel.Castle Papadopoli Giol travel guide.Castle Papadopoli Giol travel blog.Castle Papadopoli Giol pictures.Castle Papadopoli Giol photos.Castle Papadopoli Giol travel tips.Castle Papadopoli Giol maps.Castle Papadopoli Giol things to do.
Castle Papadopoli Giol things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Castle Papadopoli Giol
ItalyVenetoSan Polo di PiaveCastle Papadopoli Giol

Basic Info

Castle Papadopoli Giol

Piazza Papadopoli, 2, 31020 San Polo di Piave TV, Italy
4.6(371)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Adventure
Family friendly
Pet friendly
Luxury
attractions: Parco di Castello Papadopoli Giol, Azienda Agricola Giol, restaurants: Locanda Al Tiziano, Gambrinus
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Phone
+39 0422 855033
Website
castellogiol.it

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Reviews

Nearby attractions of Castle Papadopoli Giol

Parco di Castello Papadopoli Giol

Azienda Agricola Giol

Parco di Castello Papadopoli Giol

Parco di Castello Papadopoli Giol

4.7

(20)

Open 24 hours
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Azienda Agricola Giol

Azienda Agricola Giol

4.8

(28)

Open 24 hours
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Gambrinus

Locanda Al Tiziano

Locanda Al Tiziano

4.3

(131)

$

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Gambrinus

Gambrinus

4.4

(715)

$$$

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Reviews of Castle Papadopoli Giol

4.6
(371)
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1.0
1y

(recensione modificata per la malcelata minaccia relativa alla diffamazione nella risposta della proprietà)

Con i miei amici, pur non essendo un esperto enologo ma un semplice appassionato di vini e di istruttive gite in compagnia, ho visitato più di qualche cantina, in occasioni di degustazioni pubbliche e private.

Di tutte le esperienze che ho fatto, questa è stata sicuramente la peggiore e l'unica che mi sento di sconsigliare. E non per la location o per il vino, entrambi pregevoli anche se affatto speciali, ma per il tour vero e proprio.

La guida, infatti:

ci ha rimproverato per le foto al cortile visto che c'era morto qualcuno, come se una fotografia ad un edificio implicasse una indelicatezza ci ha fatto perdere dieci minuti per guardare due noiosissimi e ridicolissimi video di presentazione che potevamo comodamente guardarci a casa ci ha annoiato a morte con chiacchiere inutili e vanterie personali ci ha scolarizzato come un professore delle medie imponendoci "un silenzio rispettoso" neanche stessimo visitando un luogo sacro, per poi subito cambiare tono e dire che "...in fondo non è un museo ci si può pure divertire..." ci ha rifilato lunghissimi sproloqui terminati sempre con un passivo aggressivo "..,e dopo questo pippone...", dimostrando una stravagante consapevolezza della cosa ha dimostrato di non conoscere il luogo di cui era guida non sapendo rispondere alle domande più banali dei partecipanti ha preso in giro una partecipante che gli aveva chiesto cosa significasse vino vegano (è un loro vanto), buttandola in caciara con discorsi del tipo ".. e allora anche le carote sono animali.." durante la degustazione ci ha chiesto, a coppie, di condividere il bicchiere, perché, parole sue "... non mi piacciono i saponi e i detersivi.." e quindi per risparmiare sul lavaggio dei bicchieri stessi ci ha ripetutamente detto che non avremmo potuto completare la visita perché non c'era tempo, dimostrando in un caso scarsa organizzazione, o nell'altro mancanza di tatto

Le mie stesse figlie quattordicenni mi hanno chiesto più volte, nel corso della visita, se la nostra guida stesse facendo sul serio, per poi ridursi a riderne e a scherzarne con altri partecipanti che ormai, come noi, avevano abbandonato ogni sospensione dell'incredulità.

Nonostante il mio desiderio di esprimermi sul momento, non l'ho fatto per quelle che ritengo essere due validissime ragioni:

la guida aveva l'aria di potersela prendere a male e abbandonarci lì sul luogo non avevo intenzione di rendere la visita ancora più spiacevole, per gli altri partecipanti, con un battibecco con la guida stessa

Personalmente, sono rimasto estremamente scocciato ed offeso per un servizio che ho pagato, e che definire mediocre è un eufemismo. Avrei preferito visitare la cantina in autonomia e partecipare solamente alla degustazione, che comunque non mi avrebbe colpito.

Ma la pubblica utilità sociale di una recensione mi obbliga a puntualizzare quello che è successo, anche perché la scelta di apparire su un social come Google Maps è ovviamente consapevole e deliberata.

Per cui: saltate la visita e la degustazione.

Non ne vale la pena, e a qualcuno come me può apparire addirittura offensiva.

Ci sono altre cantine, OVUNQUE, dove l'affabilità, la cortesia, la simpatia dei gestori, fanno la differenza, ancora prima della qualità dei vini e dei loro prezzi.

Valutazione location: 5 Valutazione guida:...

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5.0
2y

Nell'opitergino, nel cuore della campagna trevigiana, nella località di San Polo di Piave, sorge un edificio singolare. I Papadopoli erano una facoltosa famiglia veneziana che nell'800 conobbero attimi di celebrità e fama. A metà di quel secolo il conte Papadopoli incaricò un famoso scenografo, il Bagnara, di costruire nelle sue terre (ne aveva tantissime da quelle parti) un palazzo di tipo neogotico. Questo palazzo doveva essere circondato da un vastissimo parco, nel più puro stile romantico di quel tempo, che apprezzava molto gli scenari naturali, ove questi ospitassero anche qualche aspetto vagamente inquietante e selvaggio. Lo scenografo Bagnara progettò un parco particolare (che il viaggiatore non può scorgere dal cancello che dà sulla curva della strada) dotato di percorsi, sentieri, larghi spazi, ed un lago artificiale. Scelse attentamente le piante e la vegetazione, poiché questa doveva essere per lo più composta di particolari esotici e rari, come richiedeva il gusto del romanticismo. Gli alberi del parco dovevano obbedire ad una certa prospettiva, per creare un insieme denso di atmosfere romantiche e gotiche, queste ultime collegate all'architettura del palazzo. Nei parchi che dovevano obbedire ad una scenografia romantica, doveva esistere una particolare imprevedibilità della disposizione della vegetazione e dei sentieri tracciati in essi. Dovevano coesistere laghetti apparentemente fangosi, un terreno che non presentasse molte difformità, terrazzamenti, declivi, collinette e sembianze di valli, dovevano altresì esservi fontane, ruscelli e anche particolari idrografici che ora, dopo più di un secolo e mezzo sono scomparsi. Colui che visitava un tale giardino sentiva entro di sé l'emozione degli scenari che incontrava, il parco doveva creare su di lui delle emozioni. Anche gli storici della seconda metà del XIX secolo riconoscevano la particolarità del parco, lo sforzo che era stato fatto dai creatori per far sembrare tutti i particolari vegetali, che erano artificiali, naturali e nelle descrizioni lasciate viene riconosciuta una tale particolarità. L'opera dello scenografo Bagnara venne riconosciuta per la sua particolarità ed originalità, particolarità che gli si riscontrava anche nelle opere da lui effettuate nel campo della scenografia teatrale. Il conte Papadopoli, discendente del cugino, sembra fece venire dalla Francia un progettista esperto di giardini, volendo rimodernare il parco fatto costruire dal cugino e dal Bagnara. Infatti un tempo nelle dimore nobili i giardini erano componenti considerate molto importanti, e questo architetto francese (Durant o Durand, non è stato possibile ricostruire l'esatto cognome) aveva il compito di coniugare gli aspetti pittoreschi dei parchi delle dimore gentilizie inglesi con la regolarità e la geometricità dei parchi...

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5.0
2y

My wife and I had our wedding ceremony and reception at the castle and we couldn’t be happier. Living abroad, we planned remotely and Elena was always quick to reply, clear, and easy to communicate with in both English and Italian. Setting up an in-person visit during a short holiday was easy. Inside, the castle is beautiful and with a rich history. Outside, the park is vast and very well maintained. Overall, a great space that is reasonably priced and suitable for any kind of indoor or...

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Leo Salvatore TavernaLeo Salvatore Taverna
Nell'opitergino, nel cuore della campagna trevigiana, nella località di San Polo di Piave, sorge un edificio singolare. I Papadopoli erano una facoltosa famiglia veneziana che nell'800 conobbero attimi di celebrità e fama. A metà di quel secolo il conte Papadopoli incaricò un famoso scenografo, il Bagnara, di costruire nelle sue terre (ne aveva tantissime da quelle parti) un palazzo di tipo neogotico. Questo palazzo doveva essere circondato da un vastissimo parco, nel più puro stile romantico di quel tempo, che apprezzava molto gli scenari naturali, ove questi ospitassero anche qualche aspetto vagamente inquietante e selvaggio. Lo scenografo Bagnara progettò un parco particolare (che il viaggiatore non può scorgere dal cancello che dà sulla curva della strada) dotato di percorsi, sentieri, larghi spazi, ed un lago artificiale. Scelse attentamente le piante e la vegetazione, poiché questa doveva essere per lo più composta di particolari esotici e rari, come richiedeva il gusto del romanticismo. Gli alberi del parco dovevano obbedire ad una certa prospettiva, per creare un insieme denso di atmosfere romantiche e gotiche, queste ultime collegate all'architettura del palazzo. Nei parchi che dovevano obbedire ad una scenografia romantica, doveva esistere una particolare imprevedibilità della disposizione della vegetazione e dei sentieri tracciati in essi. Dovevano coesistere laghetti apparentemente fangosi, un terreno che non presentasse molte difformità, terrazzamenti, declivi, collinette e sembianze di valli, dovevano altresì esservi fontane, ruscelli e anche particolari idrografici che ora, dopo più di un secolo e mezzo sono scomparsi. Colui che visitava un tale giardino sentiva entro di sé l'emozione degli scenari che incontrava, il parco doveva creare su di lui delle emozioni. Anche gli storici della seconda metà del XIX secolo riconoscevano la particolarità del parco, lo sforzo che era stato fatto dai creatori per far sembrare tutti i particolari vegetali, che erano artificiali, naturali e nelle descrizioni lasciate viene riconosciuta una tale particolarità. L'opera dello scenografo Bagnara venne riconosciuta per la sua particolarità ed originalità, particolarità che gli si riscontrava anche nelle opere da lui effettuate nel campo della scenografia teatrale. Il conte Papadopoli, discendente del cugino, sembra fece venire dalla Francia un progettista esperto di giardini, volendo rimodernare il parco fatto costruire dal cugino e dal Bagnara. Infatti un tempo nelle dimore nobili i giardini erano componenti considerate molto importanti, e questo architetto francese (Durant o Durand, non è stato possibile ricostruire l'esatto cognome) aveva il compito di coniugare gli aspetti pittoreschi dei parchi delle dimore gentilizie inglesi con la regolarità e la geometricità dei parchi francesi. Da visitare.
Caterina de moriCaterina de mori
Organizzare il nostro matrimonio dall'estero è stato impegnativo, con pochi giorni dedicati a intense visite per trovare la location perfetta. Ma quando abbiamo visto il Castello Papadopoli Giol, è stato amore a prima vista! Abbiamo capito subito che era il posto giusto. Essendo una coppia italo-inglese, ci sembrava perfetto che anche la location avesse elementi che riflettessero entrambe le culture. Elena e Caterina sono state semplicemente fantastiche: gentili, disponibili e un vero piacere con cui interagire. Anche la scelta dei loro vini è stata un momento piacevole, e ci siamo goduti la degustazione per selezionarli. Ma la vera meraviglia è la location in sé. Sposarsi lì, sull'altra sponda del lago con la vista mozzafiato del castello, è stato spettacolare e incredibilmente romantico. C'era tantissimo spazio, sia all'interno del castello che all'esterno nel parco, permettendoci di dedicare diverse aree a scopi differenti. Siamo stati felicissimi di poter avere anche i fuochi d'artificio, cosa non permessa in molte altre location. Avere l'intero castello e il parco a nostra completa disposizione è stato un sogno. Tutti i nostri ospiti, sia dall'estero che dall'Italia, hanno elogiato senza riserve la splendida location. Un posto davvero indimenticabile!
Alexandru BarsaAlexandru Barsa
This place is amazing. You need to pay to visit the park and/or the castle, but it is totally worth it. You can take the little boat and paddle among the water lilies. There are some spots for great pictures. The park and the castle is very well maintained and if you take the castle tour, you'll learn some interesting stuff about it's long history. Last but not least, the wine tasting is awesome.
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Alexandru Barsa

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