sono tornato al castello di Miradolo durante le festività natalizie per vedere questa mostra che resterà allestita fino al 3 maggio e sono rimasto ben impressionato dall'allestimento così come dalla carrellata di immagini di questo fotografo stranoto per le pubblicità della Benetton ma magari meno per altri suoi lavori. la mostra si sviluppa all'interno delle sale del castello e in parte fuori, dove sono stati collocati 2 suoi progetti. nel parcheggio accolgono i visitatori le foto di asini a grandezza naturale mentre davanti all'ingresso si possono vedere alcuni scatti realizzati per il progetto Razza Umana, in cui Toscani ha ripreso i volti di persone in giro per il mondo e ne ha fatto una mostra itinerante attraverso i continenti. nel parco inoltre sono stati posizionati 7 cartelloni con altrettante immagini iconiche dell'artista, tra cui quella interessantissima dei 3 cuori con le scritte sotto: bianco, giallo, nero, a significare che non ci sono distinzioni razziali tra gli esseri umani. una di queste immagini è "narrata" nell'ultima sala del percorso. a piano terra è possibile visionare un video di circa 20 minuti in cui Toscani racconta la sua vita e come sono nati alcuni dei suoi lavori più significativi, dalla collaborazione con Fiorucci alle foto scattate ai condannati a morte in America, per arrivare a quella famosissima della modella anoressica ripresa senza veli. al primo piano, attraverso 15 sale, alcuni minuscole, si possono vedere circa 80 scatti: pubblicità famose come quella dei jeans Jesus, foto provocatorie e dissacranti come quella dei suoi cavalli, della suora e del prete che si baciano o della ragazza nuda in primo piano, divertenti come quelle dei ragazzi che saltano o volano o capaci di far riflettere come la famiglia arcobaleno e i bimbi di 13 nazionalità diverse in una scuola di Milano. nelle prime 3 sale sono esposte foto di altro genere, in bianco e nero, scattate da Toscani quando giovanissimo visse per un periodo a New York. si tratta di scatti realizzati in giro per la città e di personaggi noti, primo fra tutti Andy Wharol che è protagonista assoluto della seconda sala. una saletta riassume in piccolo formato 84 scatti, molti dei quali presenti nel percorso espositivo. l'ultima foto, nella cappella, è tra le sue più belle: i due bimbi bianco e nero raffigurati come angelo e come diavolo che si abbracciano. una decina di pannelli molto semplici accompagnano la visita. ci sono anche fogli in alcune sale che si possono consultare per le spiegazioni delle foto. un video mostra le immagini di copertine di riviste anni 80. questo non è molto interessante. un altro fa da corredo alla foto di Toscani che più ha fatto discutere: la modella anoressica. si possono sentire le critiche, le censure che ha subito e cosa ne pensa l'autore. la foto è esposta da sola nella stanza. a termine della visita un video mostra immagini di guerra e arte, un altro commenta uno dei suoi scatti più poetici: ragazzi bianchi e neri che si abbracciano. dall'ultima stanzina si possono vedere nel parco i cartelloni di cui sopra. per i bimbi è presente un percorso dedicato, una serie di piccole attività per stimolarli al gioco e alla creatività: comporre una copertina di rivista, ascoltare musiche abbinate ai colori, attaccare immagini di animali alla parete, fare il gioco delle coppie... la visita richiede circa un'ora e mezza. il biglietto costa 12€, gratis con abbonamento musei. per chi volesse vedere solo il parco il costo è di 5€. è carino ma sicuramente merita di...
Read moreCastello di Miradolo. In Italia vi sono luoghi magici per quello che riescono a trasmettere, il Castello di Miradolo con il suo parco è uno di questi, che vi invito ad andarlo a vedere.
Il Castello di Miradolo è un edificio situato all’imbocco della Val Chisone, da dove si gode una meravigliosa vista sul Monviso. È costituito da una parte nobiliare e da una zona rustica, che tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento assumono una conformazione molto simile all’attuale, le prime informazioni risalgono al XVII secolo.
La famiglia proprietaria era quella dei Massel di Caresana, fu il marchese Maurizio intorno al 1790 a rendere l’antico rustico una dimora nobiliare e fu la sua famiglia a curarne l’ampliamento e lo sviluppo, con particolare attenzione per l’ampio parco.
Malgrado il nome l'edificio non è propriamente un castello bensì una villa di campagna, seppur caratterizzata da stilemi neogotici che richiamano elementi di un tradizionale castello medievale.
A sua moglie, Maria Elisabetta della Marmora, detta Babet, si deve l’intervento di gusto neogotico sul complesso architettonico e il disegno romantico del giardino, definito tra il 1823 e il 1830. All’unione di questa casata con i Conti Cacherano di Bricherasio, nel 1866, risale l’inserimento sulla facciata degli stemmi nobiliari e nuove decorazioni in stile neogotico.
Nel 1950, l’ultima erede della famiglia, la contessa Sofia, lascia la proprietà a un ordine religioso che, trasformandola in una casa di riposo, ne compromette pesantemente l’impianto originario.
Alla fine del Novecento il Castello viene messo in vendita e lasciato per lungo tempo in stato di abbandono. Acquistato da un gruppo di privati, oggi è sede della Fondazione Cosso che, tra le sue attività culturali e di valorizzazione del territorio, vi organizza mostre temporanee, concerti, attività didattiche e formative.
Il Parco che lo circonda ha un’estensione di oltre 6 ettari ed è riconosciuto tra i giardini storici della Regione Piemonte. Vi si trovano oltre 1.700 alberi di diversa dimensione e pregio, appartenenti a oltre 70 specie botaniche.
Dal 2007 il giardino è oggetto di un grande intervento di restauro, che dal 2017 viene raccontato con il progetto “Invito al Parco”, nell’agosto dello stesso anno il parco è inserito nell’elenco ufficiale dei giardini storici sottoposti a tutela della Regione Piemonte. Nel 2014 il parco entra tra i Grandi Giardini Italiani, di particolare interesse anche la Citroniera neogotica, dove le piante di ficus repens che incorniciano le arcate e ricreano la magica atmosfera...
Read morel Castello di Miradolo sorge all'imbocco della Val Chisone, a 40 km circa da Torino, ed assume la sua attuale conformazione nel 1866, anno in cui la storia della famiglia Massel si incrocia con quella dei Conti Cacherano di Bricherasio. In occasione del loro matrimonio Luigi Cacherano di Bricherasio, come dono di nozze alla sua sposa, la Marchesa Teresa Massel, fa ristrutturare l'antica e rustica "cassina" di campagna, risalente probabilmente al XVII secolo, trasformandola in residenza nobiliare di gusto neogotico, quella che ancora oggi possiamo osservare. Dall'unione tra Teresa e Luigi nascono Sofia ed Emanuele. Quest'ultimo, morto tragicamente nel 1904, è tra i soci fondatori della FIAT, prima grande azienda automobilistica italiana. Sofia, ricordata per il suo impegno intellettuale e sociale, è l'ultima erede della famiglia; muore nel 1950 lasciando il Castello di Miradolo ad una congregazione religiosa che trasforma la dimora in casa per esercizi spirituali. Nel 2007 l'intero complesso è acquistato da un gruppo di privati e dato in comodato d'uso alla Fondazione Cosso che lo riapre nel 2008. Per correggere gli effetti di decenni di incuria e di abbandono la Fondazione dà vita a un imponente programma di restauri che permette la riapertura al pubblico di tutte le sale e del parco. Dal 2014 il Castello è tra le residenze aderenti all'ADSI, "Associazione dimore storiche Italiane". La dimora è circondata da un bellissimo Parco che ha un'estensione di oltre 6 ettari e ancora oggi lascia trasparire gli orientamenti progettuali e il gusto di chi iniziò a delinearlo, probabilmente a fine Settecento, e di chi poi ne proseguì la creazione nell'Ottocento, espandendone la superficie e conferendogli sembianze paesaggistiche di carattere romantico. Vi si trovano esemplari di notevole bellezza e importanza storica e botanica e il patrimonio arboreo conta oltre 1740 alberi appartenenti a 70 specie botaniche differenti, che si presentano in gruppi più o meno folti, piccoli boschetti e alberi isolati che sottolineano e delimitano ampie radure prative. Dal 2014 il parco è parte del Circuito "Grandi Giardini Italiani" ed è una delle meraviglie comprese nel progetto "100...
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