La Rocca Pisana di Scarlino, posta su una collina che domina il paesaggio maremmano, racconta secoli di storia e di dominazione. Situata nel comune di Scarlino, in provincia di Grosseto, la rocca fu un baluardo strategico per chiunque avesse ambizioni territoriali nella regione.
Attualmente ospita attività pubbliche ed eventi, mostre o concerti, pertanto in altri momenti l'accesso è precluso al pubblico.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, ma la sua storia più conosciuta inizia con i PisanI, da cui prende il nome. Durante il Medioevo, Pisa, potente città-stato marittima, estese il suo dominio su molte aree della Toscana, e la Rocca di Scarlino divenne un punto chiave per il controllo delle rotte marittime e delle vie terrestri. La robusta struttura difensiva riflette l'importanza strategica di questo luogo, con mura spesse e torri che si innalzano verso il cielo.
Nel corso dei secoli, la Rocca Pisana ha visto passare diversi dominatori. Dopo i Pisani, fu la volta dei Senesi e successivamente dei Medici, il potente casato fiorentino che consolidò il proprio controllo su gran parte della Toscana. Ogni dominazione ha lasciato il suo segno, arricchendo la struttura con nuove architetture e dettagli, rendendo la rocca un mosaico di stili e influenze.
Oggi, passeggiando tra le mura della Rocca Pisana, si può percepire la risonanza delle battaglie passate, degli intrighi politici e della vita quotidiana di coloro che l'hanno abitata. La vista panoramica che offre, spaziando dal mare all'entroterra, è un promemoria del suo ruolo come avamposto di osservazione e difesa. La Rocca non è solo un monumento storico, ma un testimone silenzioso dei cambiamenti, delle aspirazioni e delle vicende di un territorio...
Read moreLa Rocca Pisana si trova nella parte più alta del borgo di Scarlino. Dagli scavi archeologici effettuati tra il 1979 ed il 1983, è emerso che l'area fu abitata fin dalla tarda età del bronzo (secoli XII - X a.C.) ma per quanto riguarda la rocca, la prima menzione della “curtis” di Scarlino risale al 973 quando il possedimento era degli Aldobrandeschi. Tra l'XI ed il XII secolo l'insediamento subì un notevole miglioramento costruttivo e un documento del 1277, anno in cui il castello fu ceduto dai Conti Alberti al comune di Pisa, riporta indicazioni di vari edifici. Con i Pisani la Rocca venne ristrutturata ed ampliata, anche l'abitato subì notevoli trasformazioni e molti edifici vennero distrutti per essere ricostruiti totalmente. Nel 1399 Scarlino passò agli Appiano che effettuarono una nuova ristrutturazione della rocca con la costruzione della seconda cinta muraria. Oggi si possono ammirare gli imponenti ruderi della costruzione, composti da tre torri angolari di forme differenti unite da varie cortine murarie. La maggior parte dei reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici, sono esposti nel Centro di Documentazione del Territorio Riccardo Francovich, tra cui anche il “Tesoro di Scarlino”. Il Tesoro fu rinvenuto durante i sopra menzionati scavi archeologici, era sepolto in un nascondiglio della rocca, e si tratta di un vaso di terracotta invetriata contenente 100 fiorini d'oro coniati da sette zecche differenti tra cui Venezia, Firenze, Roma, Milano ed anche una città ungherese. Le monete sono databili tra il XIV ed il XV secolo ed hanno permesso di studiare la circolazione monetaria della città toscana...
Read moreCi sono stato per la prima volta e mi è piaciuto moltissimo... Dall' Aurelia va presa l'uscita per Gavorrano, poi consiglio il navigatore in quanto non è proprio facilissimo da trovare; c'è un accettabile parcheggio gratuito per auto e percorso un breve piacevole sentiero si arriva al posto vero e proprio, dove si erge un castello, chiuso al pubblico almeno quando c'ero io, poi una volta trovato il punto migliore si ammira dall'alto la suprema suggestione del golfo di Follonica e l'isola d'Elba, da vedere pure al crepuscolo per il top dell'incanto! Le mura del castello all'imbrunire sono anche illuminate di un bel colore rosso che lo valorizza e illuminata pure la stradina che riporta al parking, il tutto senza neppure pagare nulla! C'è anche una simpatica baita che funge da bar ma in quel caso era chiuso. Non ho valutato le 5 stelle che una tal bellezza meritava per un solo motivo: in tutta la zona visitabile non c'è 1 solo cestino, una scomodità davvero assurda e deprecabile in un posto del genere!! A parte ciò, consigliatissimo ed indicato per togliersi dal nostro stress...
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