Il museo etnografico di Servola narra la storia delle donne, che dai tempi antichi facevano il pane, esse tra loro si chiamavano in dialetto sloveno krusarce...erroneamente sono ricordate invece come pancogole/ nome estraneo dato dagli italiani che non conoscono la cultura slovena. Il sacerdote Jakomin di Servola raccolse tutte le loro testimonianze di vita in un prezioso libro a loro dedicato. In esso si trova anche l'antica preghiera slovena allo Spirito Santo che queste donne recitavano di notte dopo aver messo il pane in forno. Nel museo sono posti tutti gli oggetti necessari alla preparazione del pane, la madia dove iniziava la lavorazione del lievito con la farina ungherese, poi la gramola, una specie dl di tavolino con un legno per lavorare l'impasto , le pale piatte per infilare le bighe, nonché il bastone con le foglie di granoturco per pulire il forno. Il plenier, in dialetto servolano prenier, cesto, e il cercine da mettere sulla testa. La legna iper i forni veniva portata dai "Cicci", che arrivavano ogni sabato mattina nel luogo chiamato "alla fermata" oggi nei pressi dell'attuale Museo del pane. Queste donne hanno contribuito all'economia delle famiglie fino a circa metà Novecento, erano devote laboriose e piene di fantasia nel trovare stratagemmi per...
Read moreAn interesting museum so we travelled all the way out to visit only to find it was closed despite the fact that we were there during their posted...
Read moreMuseo con tutta la storia di servola, all'interno ci sono tanti cimeli di una mia prozia che era una delle ultime "Pancogole" (donne che facevano il pane in casa con forno a legna) molto interessante...
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