dicembre 2019 – pensavo che in Italia non fossero esistiti questi luoghi ma mi sbagliavo. Dopo aver visitato la Risiera di San Sabba ed essermi documentato, ho scoperto che in Italia ne sono esistiti eccome. La Risiera di San Sabba (prima di diventare un lager o campo di detenzione o di sterminio era inizialmente una fabbrica destinata alla pilatura del riso – ecco perché si chiama Risiera), Questo luogo lo si trova proprio a Trieste, nella periferia, ma raggiungibilissimo con i mezzi pubblici. Suggerisco di arrivare prima delle 09,00 (orario di apertura), ciò consente di entrare nella struttura in perfetto silenzio ed accedere ai locali dove venivano detenuti i partigiani, gli ebrei, prigionieri politici, ecc. Prima però si percorre un lungo corridoio-tunnel con alti muri e passare sotto un porticato. Subito a sinistra si entra nella cella della morte; poi di fianco un altro locale ci permette di vedere ben conservate le 17 celle dove venivano stipati in maniera disumana soprattutto coloro che dovevano essere destinati alla esecuzione nel giro di pochi giorni; dopo ancora troviamo un altro ampio locale a tre piani (qui si vede uno scheletro di travi privato della pavimentazione e lo sguardo fa arrivare fino al sottotetto; solo l’immaginario permette di “ricostruire” i locali dove i prigioni svolgevano lavori di sartoria e calzoleria. Qui in alcune nicchie troviamo alcuni oggetti personali di detenuti come occhiali, pettini, posate ecc. Un altro ampio locale a quattro piani invece era la sede di celle dove venivano rinchiusi in grandi camerate coloro che, uomini donne e bambini, dovevano essere deportati in altri campi di concentramento come Auschwitz o Mauthausen ecc.; Dopo aver scattato alcune foto (sarà trascorso un quarto d’ora/ venti minuti) il flusso di turisti inizia ad aumentare ma cio’ non dovrebbe “disturbarci” perché quello che ci rimane da vedere non viene “disturbato” dall’affollamento, come ad esempio l’ampio cortile: qui una piastra metallica indica dove stava il forno crematorio convertito per le eliminazioni di persone. Il forno e la sua ciminiera sono stati distrutti con dinamite dai soldati tedeschi in fuga. Nella parte opposta si trova un monumento in metallo ad indicare simbolicamente il fumo che sale in cielo. In parallelo al tunnel di entrata esiste uno analogo dove porta alla Sala delle commemorazioni; qui si possono vedere fotografie dell’epoca che rappresentano la Risiera con rispettive descrizioni ciò permette una maggiore conoscenza e una continua riflessione. Ora ci rimane il museo ricco di fotografie, audio video e reperti come manoscritti, diari, cartoline con dediche di detenuti rivolti ai familiari ma quello che spicca maggiormente secondo me è il pigiama bianco a righe azzurre chiuso in una colonna di vetro. Usciti dal museo appena si ripercorre il tunnel per lasciare questo mondo di desolazione, sulla destra, dopo la cella della morte si trova un negozio di souvenir. A metà tunnel invece le toilette per i turisti. L’entrata nel complesso della Risiera è del tutto gratuita. Ho evitato di dare particolari su come venivano condotti alla morte i prigionieri ma se volete vi consiglio di chiederlo ai volontari che oltre a notiziarvi sanno fare un ottimo lavoro di...
Read moreA really good museum, telling the story from WW2 Nazi activities in Trieste. San Sabba Rice Mill was used by Nazi Germany to extinguish enemies and unwanted persons in the Nazi regiemes view. San Sabba Rice Mill contained a crematorium oven. Findings shows around 1000-4000 people can have need kolied at this site. Today the museum is telling the story from that time. The situation in the East Italian region in 1943-45. San Sabbatn Rice Mill is worth a visit. It can he seen as a mix of a museum and a memorial (church like) site where a certain dignity and silence provides good room for thoutghys and reflection of the crual stories in the original but gently rebuild site. The entrance is...
Read moreI can never get my head around the atrocities that mankind is capable of and in particular, the horrors we bestow upon our fellow humans. The remains of the Nazi persecution are a vital reminder of our dark side and San Sabba, in all its simplicity is a raw and striking example. I found the way that the architect chose to represent and recreate what the Nazis tried to hide upon fleeing both interesting and effective. Well worth the 40 minutes the audio guide takes to tell the ugly and daunting story of...
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