Se cercate un ristorante dove fare un'esperienza culinaria questo è il posto giusto. Io ci sono stata a pranzo con la formula lunch e abbiamo fatto una mini degustazione di alto livello. Tutti i piatti proposti erano un esperienza culinaria mai provata prima, i piatti sono molto ricercati dall'antipasto al dolce.
Il costo è indicato chiaramente sul sito e sulla porta, 25€ a persona (comprensivo di coperto, acqua e pane) con una maggiorazione di 10€ in caso di degustazione vini e di 5€ per i dolci; viene offerta una pagnotta fatta in casa appena sfornata che è veramente buona.
Noi siamo stati qui a fine gennaio e i piatti che abbiamo guastato sono stati come antipasto tartare di barbabietola, tortino di polenta alla monzese; vellutata di zucca con biscotti salati, spaghetti aglio olio peperoncino e ricci di mare; stracotto al cubo su salsa allo champagne con purè, barchetta di sfoglia con melanzane e per finire zabaione e panettone.
La tartare è stata una fantastica scoperta il sapore della barbabietola non risultava troppo dolce grazie alla marinatura ricevuta che lascia una piacevole freschezza in bocca, servita su un crumble di focaccia genovese molto buono; il tortino di polenta era buonissimo, saporito e accompagnato da una salsa deliziosa; la vellutata di zucca era accompagnata da deliziosi biscotti salati che smorzavano perfettamente la dolcezza della zucca mentre gli spaghetti nonostante non sia un'amante del piccante erano davvero molto buoni con la nota aromatica particolare dei ricci di mare; il cubo di carne era davvero tenerissimo da sciogliersi in bocca, la salsa allo champagne di accompagnamento era fenomenale; la barchetta di sfoglia era molto buona con melanzane candite, unica nota avrei preferito più melanzane per assaporare meglio il loro sapore davvero particolare; per finire abbiamo preso uno zabaione accompagnato da pezzetti di panettone (immagino il loro panettone artigianale) veramente buonissimo.
L'accoglienza è stata calorosa e cordiale, sembrava di stare a casa, l'ambiente molto luminoso e curato, molto carino il camino a muro e le pareti decorate dalle numerose bottiglie di vino essendo il ristorante anche un'enoteca; nonostante le due sale siano piccole i tavoli vengono disposti in modo da fare stare molto comodi o commensali.
Avremmo preferito qualche informazione in più sulla particolarità dei piatti e della storia del ristorante ma essendo andati con nostro figlio di 10 mesi all'epoca, abbiamo apprezzato anche il fatto di poter mangiare con lui senza troppe intromissioni da parte di Enrico, con cui abbiamo avuto modo di chiacchierare terminato il servizio.
Consigliamo questo ristorante a chiunque voglia provare una cucina ricercata e innovativa ma che voglia allo stesso tempo sentirsi a casa, sicuramente avremo occasione di tornare per una degustazione serale e provare così le loro proposte...
Read moreGeneralmente non scrivo recensioni, perché ritengo che non sia opportuno lasciarsi condizionare da opinioni personali di autorevolezza ignota e risultanti anche da eventi casuali. Ma oggi mi sento di condividere alcune considerazioni a riguardo di questo locale, a beneficio degli avventori che non hanno ancora avuto il piacere di trascorrere una serata al Civico 24. Inizierei parlando di Lara ed Enrico, due artisti eclettici e complementari, caratteristica poco usuale da ritrovare tra persone con queste spiccate personalità. Il loro progetto ad Albiate è la concretizzazione dell’idea di offrire la loro esperienza di vita, dedicata alla ricerca ed allo studio dell’enogastronomia, ai propri ospiti, attraverso una cena od un pranzo. Questo genere di servizio va oltre la ristorazione, rappresenta qualcosa più intimo, di più coinvolgente. L’ambiente se pur molto piccolo è denso di cultura, di fascino, di storia, di vita, un po’ come una biblioteca classica, si è circondati, anzi direi più sovrastati, da una quantità di bottiglie di vini e spiriti che creano quest’atmosfera quasi onirica, dove presto si perde l’orientamento. Oggettivamente, cadono tutte le certezze riguardo alle proprie abituali preferenze enogastronomiche ed a questo punto interviene Enrico che come un Virgilio ci accompagna in questo piccolo mondo, raccontandoci il menù e la storia dei vini che ci vengono proposti. Detto questo, la cucina è molto ricercata, tecnicamente estremamente complessa ed affinata, ma quello su cui vorrei maggiormente porre l’accento è che per godere di questa bellissima esperienza è necessario aprirsi all’esperienza stessa ed accogliere la bellezza di questi ragazzi che con grande generosità si offrono con tutto se stessi, accogliendoci come dei nuovi amici. A questo punto, se non vogliamo essere ipocriti, dobbiamo essere consapevoli che le eccellenze costano, per tanto se pur il servizio offerto a mio avviso ha un rapporto qualità prezzo fin troppo sbilanciato a favore del cliente, si tratta sempre di costi elevati per la zona. Ma l’aspetto che dimostra ancora una volta la generosità di questi ragazzi è che nonostante i pochi coperti disponibili, non offrono esclusivamente un menù, ma volendo, e rinunciando al fascino della scoperta, si può prendere anche solo una portata dal menù; si badi bene che non si uscirà comunque dal locale a pancia vuota poichè anche le porzioni sanno essere piuttosto generose. Un GRAZIE dunque a Lara ed Enrico per quello che hanno saputo portare sul nostro territorio, dimostrando ancora una volta quanto la bellezza e la generosità si possano portare anche sul piano più pragmatico...
Read moreCi sono luoghi talmente speciali che si è quasi tentati di non parlarne, per paura che diventino troppo conosciuti e perdano quella magia intima che li rende unici. Civico 24, in piazza Conciliazione ad Albiate, è uno di questi. Ammetto di essere stato a lungo combattuto se scrivere o meno questa recensione: vorrei tenerlo come mio rifugio segreto, il posto del cuore dove celebrare le cene in famiglia, le serate importanti, o semplicemente ritrovare il gusto delle cose fatte bene.
La cucina è il primo motivo per cui ci si innamora di Civico 24: piatti ricercati, mai banali, che parlano di territorio ma con uno sguardo curioso e raffinato. Ogni portata è pensata con intelligenza e passione, eseguita con tecnica impeccabile e presentata con eleganza. È raro trovare un equilibrio così riuscito tra creatività e autenticità.
La cantina è un altro fiore all’occhiello: ampia, curata, con etichette selezionate che raccontano storie. Tra grandi nomi e piccole produzioni, spuntano vere chicche per intenditori: bottiglie che sorprendono, affascinano, e valorizzano alla perfezione ogni piatto.
Il servizio è all’altezza dell’esperienza gastronomica: attento, preparato, mai invadente. C’è un calore e una professionalità che riportano alla memoria quei ristoranti di una volta, dove l’ospitalità era un’arte e ogni cliente veniva trattato con cura sincera.
Infine, l’atmosfera: Civico 24 è raffinato ma non freddo, elegante ma accogliente. C’è un senso di familiarità autentica che mette subito a proprio agio, pur mantenendo quel tocco di ricercatezza che lo rende ideale anche per una serata speciale.
In un mondo di ristoranti tutti uguali, Civico 24 riesce a distinguersi e a restare nel cuore. Spero solo che chi avrà la fortuna di scoprirlo sappia...
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