Aquila Nera - Restaurant Hotel — Restaurant in Aquileia

Signor Mattiussi, si sbaglia palesemente su tutto. Probabilmente la sorprenderà sapere che possediamo diversi immobili nella regione, uno anche ad Aquileia, e che da decenni ci rechiamo da voi di tanto in tanto – non solo per bere. Ma certe persone sembrano essere onniscienti. Avevamo ordinato un litro di Vino Frizzante di Casa. Non abbiamo ricevuto alcuna consulenza né alcuna informazione da parte di nessuno. Non ho quasi mai bevuto un frizzante così scadente. Nel biccalino si serve il vino, e su questo il proprietario ha ragione. Ma solo lì. Anche in Italia nessun locale serio serve uno spumante costoso in bottiglia come “Vino Frizzante di Casa” in un biccalino non refrigerato. Nemmeno un bar. Le giustificazioni del proprietario parlano da sole. Lo spumante costoso non si serve MAI in questo modo, da nessuna parte al mondo, nemmeno in Italia. Lo spumante di qualità, presuntamente costoso, non può essere raffreddato in quel contenitore. Quindi il signor Mattiussi beve lo spumante buono… caldo!? Durante la mescita da questa “brocca” per vino rosso, la bevanda schizza ovunque. E anche con il vino rosso non è il massimo. Apparentemente, il signor Mattiussi preferisce anche lo spumante senza bollicine. La reazione da saputello del signor Mattiussi dice tutto su questi (molteplici) locali. I collegamenti su internet non funzionano (giustamente). È tutto coerente. Probabilmente il personale viene selezionato, gestito e istruito esattamente allo stesso modo. Il signor Mattiussi non era presente… ma sa tutto (molto meglio), compreso il fatto che – secondo lui – era la nostra prima volta nel locale. Quindi non conosce nemmeno i suoi ospiti. Forse gestisce troppi locali, a giudicare da come funzionano le cose. Il proprietario argomenta in modo altrettanto poco professionale e sfacciato come il suo personale – un ottimo esempio, appunto, per il team. Oggi eravamo con la nostra barca a Porto Piccolo, un piccolo resort di lusso qui vicino. Lì una costosa yacht è affiancata all’altra. Abbiamo gustato spumante di marca, refrigerato e in bottiglia, a un prezzo nettamente inferiore. Forse all’Aquileia Nera si fregano gli stranieri ignari che passano una sola volta in bici o visitano le rovine romane. Tanto non tornano più e quindi si può trattarli in quel modo. Il caro signor Mattiussi è cordialmente invitato da noi per imparare – soprattutto a prendere seriamente la sensibilità e il feedback degli ospiti, a mostrare come collaboratori eccellenti si impegnano per far tornare i clienti e far raccomandare l’hotel. Così gli ospiti non rimangono delusi da prezzi esagerati per qualità e servizio scadenti. In Svizzera esistono anche famose scuole alberghiere, tanti al livello di qualita mundiale. O corsi per la gestione costruttiva dei reclami dei clienti. In bocca al lupo per questa avventura: tutto inizia con un'autovalutazione realistica e poi, attraverso determinazione, correttezza, diligenza e amore per il lavoro con gli ospiti, porta al successo. Per...

Noi commentiamo questo locale in qualità di albergatori svizzeri (valutazione Google 4,9), che da molti anni conoscono perfettamente le condizioni locali. Il nostro consiglio urgente: non pernottate, non cenate e non bevete qui.

A meno che non siate alla ricerca di una truffa per cattiva qualità e servizio sgarbato.

Molte cose non sono andate per il verso giusto, dal servizio agli stuzzichini secchi, che altrove nel mondo si gustano soltanto accompagnati da salse per intingerli.

Abbiamo ordinato un litro di vino frizzante. Ci è stato servito un vino di bassa qualità, poco godibile. Ok, ogni tanto capita in Italia, anche se raramente è così cattivo come l’Aquilea Nera. Di solito la variante “de la casa” in Italia non costa molto: secondo l’Intelligenza Artificiale e la nostra esperienza si aggira intorno ai 6–10 euro al litro. Ci ha poi sorpreso il fatto che il frizzante fosse servito in un boccalino a forma di vaso. È evidente, innanzitutto, che avesse quasi perso tutta la sua carbonazione.

Siamo rimasti letteralmente sbalorditi quando abbiamo visto il conto: 33 euro per un vino così scadente, servito in modo dilettantesco. Ancor più dilettantesca e sgarbata è stata la giustificazione della cameriera: era Ribolla Gialla (un vitigno — si sa, da ogni vino economico si può ricavare qualcosa di mediocre) e “i gusti sono soggettivi” ecc. Ce l’ha sbattuta in faccia in modo maleducato, senza dare altre spiegazioni, e poi se n’è andata di corsa. Anche questo testimonia la totale mancanza di buone maniere e di comprensione professionale nel settore dell’ospitalità (accoglienza? formazione?). Etica professionale o orgoglio di categoria?

Quando si serve un Prosecco costoso, arriva in bottiglia con etichetta e marchio, viene raffreddato e presentato in modo attraente — spesso su un supporto separato — e sempre in un portabottiglie con ghiaccio. Si sceglie la marca desiderata (con relativo prezzo). Sicuramente non verrebbe mai versato in un boccalino per essere consumato senza bollicine (non a caso si chiama frizzante?) e non raffreddato. Ebbene, stiamo parlando di una roba del genere a 33 euro, invece dei consueti 6-10 (15) euro della zona per prodotti e servizio di qualità. E per di più con un atteggiamento...

Noi commentiamo questo locale in qualità di albergatori svizzeri (valutazione Google 4,9), che da molti anni conoscono perfettamente le condizioni locali. Il nostro consiglio urgente: non pernottate, non cenate e non bevete qui.||A meno che non siate alla ricerca di una truffa per cattiva qualità e servizio sgarbato.||Molte cose non sono andate per il verso giusto, dal servizio agli stuzzichini secchi, che altrove nel mondo si gustano soltanto accompagnati da salse per intingerli.||Abbiamo ordinato un litro di vino frizzante. Ci è stato servito un vino di bassa qualità, poco godibile. Ok, ogni tanto capita in Italia, anche se raramente è così cattivo come l’Aquilea Nera. Di solito la variante “de la casa” in Italia non costa molto: secondo l’Intelligenza Artificiale e la nostra esperienza si aggira intorno ai 6–10 euro al litro. Ci ha poi sorpreso il fatto che il frizzante fosse servito in un boccalino a forma di vaso. È evidente, innanzitutto, che avesse quasi perso tutta la sua carbonazione.||Siamo rimasti letteralmente sbalorditi quando abbiamo visto il conto: 33 euro per un vino così scadente, servito in modo dilettantesco. Ancor più dilettantesca e sgarbata è stata la giustificazione della cameriera: era Ribolla Gialla (un vitigno — si sa, da ogni vino economico si può ricavare qualcosa di mediocre) e “i gusti sono soggettivi” ecc. Ce l’ha sbattuta in faccia in modo maleducato, senza dare altre spiegazioni, e poi se n’è andata di corsa. Anche questo testimonia la totale mancanza di buone maniere e di comprensione professionale nel settore dell’ospitalità (accoglienza? formazione?). Etica professionale o orgoglio di categoria?||Quando si serve un Prosecco costoso, arriva in bottiglia con etichetta e marchio, viene raffreddato e presentato in modo attraente — spesso su un supporto separato — e sempre in un portabottiglie con ghiaccio. Si sceglie la marca desiderata (con relativo prezzo). Sicuramente non verrebbe mai versato in un boccalino per essere consumato senza bollicine (non a caso si chiama frizzante?) e non raffreddato. Ebbene, stiamo parlando di una roba del genere a 33 euro, invece dei consueti 6-10 (15) euro della zona per prodotti e servizio di qualità. E per di più con un atteggiamento...