Nella formazione del grande complesso paleocristiano, gioco forza è il tappeto musivo di quasi 750 metri quadri che forma la navata della Basilica attuale, visibile proprio entrando dall'ingresso principale, voluto agli inizi del IV secolo dal vescovo Teodoro (come è citato sullo stesso mosaico), per pavimentare una delle originarie due aule di culto gemelle come nuovi poli attrattori della cristianità al tempo di Costantino (subito dopo l'Editto, 313 d.C.). Probabilmente un ambiente accoglieva le funzioni liturgiche, invece l'altro l'istruzione dei catecumeni non ancora battezzati. Le aule vennero sostituite successivamente da un imponente progetto edilizio, prima con Fortunaziano e poi con Cromazio. Vennero triplicate le superfici delle precedenti aule, seguendo modelli della cristianità dell'Urbe come san Pietro: venne aggiunto un quadriportico con episcopio, un battistero ottagono come sostituzione del paleocristiano (ancora visibile) tra le due aule di Teodoro. Vennero poi innalzate le pavimentazioni con nuove superfici permettendo quindi la conservazioni delle originarie. Con il saccheggio di Attila (452) vi furono dei danni importanti presso l'aula nord (non più ricostruita) e successivamente il patriarca Massenzio volle eseguire numerosi interventi di restauro, impostando lo schema della basilica attuale inserendo il transetto e l'abside di fondo e isolando il battistero dall'edificio basilicale. L'imponente campanile della basilica risale a Poppone (1019-1042), alto settanta metri, un prototipo per le successive costruzioni friulane e istriane. (fonte: Aquileia, città di frontiera Giunti Editore)
Consiglio vivamente di fare il biglietto unico e vivere tutte le esperienze di Aquileia.
ENGLISH: In the formation of the great early Christian complex, the mosaic carpet of almost 750 square meters that forms the nave of the current Basilica, visible just entering from the main entrance, wanted at the beginning of the fourth century by Bishop Theodore (as mentioned on the same mosaic ), to pave one of the original two twin halls of worship as new attraction poles of Christianity at the time of Constantine (immediately after the Edict, 313 AD). Probably one room welcomed liturgical functions, while the other the instruction of catechumens not yet baptized. The classrooms were later replaced by an impressive building project, first with Fortunaziano and then with Cromazio. The surfaces of the previous classrooms were tripled, following models of the Christianity of the city such as St. Peter: a quadriporticus with an episcope was added, an octagonal baptistery as a replacement for the paleochristian (still visible) between the two rooms of Theodore. The floors were then raised with new surfaces thus allowing the conservation of the original ones. With the sacking of Attila (452) there were important damages in the north hall (no longer rebuilt) and subsequently the patriarch Maxentius wanted to carry out numerous restorations, setting the layout of the current basilica by inserting the transept and the apse at the bottom and isolating the baptistery from the basilica building. The imposing bell tower of the basilica dates back to Poppone (1019-1042), seventy meters high, a prototype for subsequent Friulian and Istrian constructions. I highly recommend taking the single ticket and living all the experiences...
Read moreLa basilica patriarcale di Santa Maria Assunta è il principale edificio religioso di Aquileia (UD) e antica chiesa cattedrale del soppresso patriarcato di Aquileia.
Risalenti al IV secolo i resti più antichi, l'attuale basilica venne edificata nell'XI secolo e rimaneggiata nel secolo XIII. Sorge a lato della via Sacra, affacciando su piazza del Capitolo, assieme al battistero e all'imponente campanile.
Caratteristico il pavimento fatto in mosaico.L'opera si estende per più di 760 m² e ancora oggi è il più antico mosaico cristiano e soprattutto il più grande in Occidente. Da visitare la cripta degli affreschi ubicata sotto il presbiterio, vi si accede tramite una piccola porta vicino alla gradinata che porta al presbiterio. Originariamente era costituita da una stanza quadrata, divisa in tre navate, con numerosi capitelli ancora presenti e fu costruita con la ristrutturazione voluta dal patriarca.
Questa chiesa ad ottobre del 1921 ospito le undici salme che furono scelte da una commissione. I suoi componenti cercarono nei cimiteri di guerra sparsi lungo il fronte italiano della prima guerra mondiale, che andava dal passo alpino dello Stelvio al mare Adriatico. I punti precisi dove vennero cercate le salme non furono casuali: erano i luoghi dove la guerra fu più dura e gli scontri più accaniti.Ogni salma proveniva da una zona precisa del fronte: Rovereto, le Dolomiti, gli Altipiani, il monte Grappa, Montello, il Basso Piave, il Cadore, Gorizia, il Basso Isonzo, il monte San Michele e Castagnevizza del Carso. Come criterio di scelta, fu individuato quello più selettivo: non vennero prese in considerazione le salme a cui erano associate, ad esempio, le mostrine o l'elmetto, grazie ai quali si sarebbe potuto risalire al reggimento di appartenenza del soldato.La scelta della salma a cui dare solenne sepoltura all'Altare della Patria fu affidata a Maria Bergamas, madre di Antonio Bergamas, volontario irredentista di Gradisca d'Isonzo, comune friulano annesso al Regno d'Italia solo dopo la guerra, che aveva disertato dall'esercito austroungarico per unirsi a quello italiano, e che era morto in combattimento senza che il suo corpo fosse stato mai ritrovato. Poco prima della scelta, l'ordine d'allineamento delle bare fu cambiato per garantire la massima irriconoscibilità della salma. Il corpo del soldato da tumulare all'Altare della Patria fu scelto il 28 ottobre nella basilica di Aquileia. Maria Bergamas fu condotta di fronte alle undici bare allineate, che passò in rassegna accasciandosi al suolo davanti al decimo feretro urlando il nome del figlio su cui, per questo motivo, cadde la scelta. Le altre dieci salme trovano riposo nel cimitero degli eroi...
Read moreItaly is a country of historical beauties and this Cattedrale is undoubtedly one of them. As soon as one enters the building is immediately overwhelmed by history: the view of the soffit and of the floors, covered by mosaics, is truly breathtaking. When admiring this church you can “touch” the architectural, engineering and artistic ability of our ancestors: these treasures have withstood over a millennium (even more, when considering the original layers dating from B.C.). The building basement is a surprise of mosaics and there it’s really astonishing how, through small tiles, those artists were able to depict amazing subjects, such as animals, faces and various objects. Just a small suggestion: the descriptions of the mosaics made on the handrails, has it is done, is not a very clever solutions, since most of the...
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