Abbiamo preso un antipasto misto completo (due persone) una grigliata mista maiale, un contorno di patate e uno di verdure miste spontanee. Antipasto abbondante con i fritti molto unti. Le verdure di contorno non sembravano condite, le patate un po’ crude. L’acqua frizzante che abbiamo ordinato non era di marca. Abbiamo lasciato più della metà di quanto ordinato. Leggo, e mi fa piacere, che le recensioni sono molto positive. De gustibus…
Risposta al gestore. Gentile gestore, se vuole conoscere i miei gusti culinari, vada sul mio profilo Facebook e troverà i piatti, preparati in casa, che spesso deliziano il mio palato: maccheroni con il ragù, pomodori ripieni, “pipi e patati”, “zippuli”, polpette di maiale rigorosamente fritte e poi nel sugo, fave piselli e cotenna di maiale, parmigiana di melanzane o zucchine sempre fritte prima di disporre in teglia insieme ad altri ingredienti, ecc. Insomma: cose leggerine! Altro che pasta in bianco, che in ogni caso adoro, sia chiaro, con una bella spolverata di parmigiano e un filo d’olio d’oliva. E scoprirà anche, se va a curiosare, che, viaggiando, ho assaggiato vari piatti tipici, delle diverse regioni italiane e di buona parte dell’Europa; e che ho frequentato ristoranti di un certo livello e rinomate trattorie. Lei scrive giustamente che il cliente ha sempre ragione nondimeno le Sue risposte tradiscono una certa stizza, un certo fastidio, una certa irritazione alle recensioni non completamente positive. Mi perdoni, ma il Suo atteggiamento non si addice al gestore di un locale, il quale, di fronte ad una recensione sia pure negativa, deve sempre ringraziare l’autore, scusarsi per l’inconveniente e augurarsi di migliorare sempre di più; un oste deve, come Lei sa, mantenere un approccio amichevole anziché dare priorità alla vendita del proprio prodotto, e soprattutto non ha il diritto di giudicare i gusti degli avventori che non conosce. Per quanto riguarda il poema sull’acqua imbottigliata, si risparmi la fatica e dedichi quel tempo che la stesura richiederebbe (con la conoscenza di ottave, endecasillabi, ecc.) ad osservare bene il fondo delle bottiglie con tappo a molla che porta ai tavoli dei commensali: capirà meglio la mia non isolata osservazione, sebbene in un coro di lodi al Suo locale. E nello stesso tempo si chieda come farebbe a muoversi un disabile costretto sulla sedia a rotelle che volesse deliziarsi delle sue prelibatezze, dal momento che per accedere ai tavoli delle due sale bisogna superare l’ostacolo di un gradino (particolarmente alto quello a sinistra rispetto all’entrata). Lo stesso impedimento per accedere al bagno. Convinto che Lei saprà apprezzare queste note costruttive, La saluto cordialmente. (E la...
Read moreLa sosta al ristorante di Marcello ha concluso il nostro veloce e interessante viaggio a Bova, compiuto unicamente per inseguire le tracce del linguista tedesco Gerhard Rohlfs a cui la cittadina ha dedicato il piccolo “Museo della lingua Greco-Calabra” e se ne raccomanda la visita per i contenuti e l’allestimento. Il consiglio di recarci da Marcello “Al Borgo” ci era stato offerto da Saverio, altro ristoratore di Bova che nel lunch del mercoledì rimane chiuso; il suo gesto, tuttavia, ci ha messo di buonumore. E’ raro sapere che in Calabria il rapporto fra i titolari dei ristoranti sia così generoso e bene ha fatto Saverio a indirizzarci da Marcello perché, come viene spiegato nelle altre recensioni, i suoi antipasti a chilometro zero sono buoni e gustosi e non vorremmo dilungarci. I “macaruni”, che la mamma di Marcello prepara quasi quotidianamente, sono - se possibile - ancora più interessanti perché, conditi nei vari modi, riportano a una tradizione che sta scomparendo in maniera direttamente proporzionale alla scomparsa della lingua che, per fortuna, il genio di Rohlfs ha codificato. Piuttosto che soffermarci al buon cibo sic et simpliciter, di cui tutti decantano la qualità, il nostro incontro con Marcello è servito ad approfondire concetti legati ai prodotti locali di nicchia e al loro uso come, a esempio, il fagiolo nero che i contadini intorno a Bova hanno riscoperto quasi come tentativo di reagire alla scomparsa dell’antica lingua. Altra conversazione è servita ad affrontare le origini e le varietà di pita, pitta e “lestopitta” che si incontrano in giro per l’Europa. Marcello, insomma, ha il pregio di conversare con i clienti, alcuni dei quali, oltre a rifocillarsi dopo il lungo viaggio, hanno una gran voglia di arricchire lo spirito. Ritornare a Bova, Gallicianò e dintorni per respirare aria di antica Magna Grecia sarà un nuovo piacere, come conversare con persone infinitamente cordiali, ma le strade che si percorrono - più che al buonumore - riportano alla triste realtà di...
Read moreTorno alla Degustazione al Borgo ogni anno con la mia famiglia, porto parenti e amici. È un luogo che ci fa sentire a casa, sempre accolti. Hanno anche la lestopitta per celiaci e mia figlia me la chiede espressamente. La sera del 17 Agosto, abbiamo potuto gustare i prodotti della cucina calabrese in questo ristorante tipico. Il proprietario è sempre molto gentile, molto attento ai bambini e sa consigliare al meglio. Tutti i camerieri gentilissimi e sorridenti. Gli affettati speciali, il Capicollo burro da mangiare, saporito e morbidissimo. Il pecorino ben stagionato con una marmellata alla cipolla rossa sublime. I fagioli rossi, grandi e polposi, dolci e gustosi, straordinari. Le olive verdi schiacciate ci ricordano sempre i profumi della nonna. Le polpette di melanzane squisite. La parmigiana delicata e profumata. Il pane frisella con un pomodoro locale strepitoso, i capperi e la cipolla dolce è stato apprezzatissimo, soprattutto per la chicca del profumo di finocchietto selvatico. La peperonata con la salsiccia nella lestopitta favolosa. Torno sempre qui anche perché la lestopitta piace moltissimo ai miei bambini e quella di Marcello è la loro preferita. Anche per noi è una pietanza obbligata perché è leggera e friabile, la sua consistenza permette di gustare i prodotti tipici freschissimi che mette all' interno, li avvolge e li valorizza. La carne al sugo morbido assolutamente da provare. Per finire i dolci sono tipici fatti in casa, e l'amaro è un esplosione di profumi e sapori un capolavoro dello chef Marcello. Per chi vuole ma ngiare prodotti sani e genuini e vivere una serata in compagnia godendo del luogo non può non passare da Marcello della Degustazione al Borgo....
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