Premessa le pizze le abbiamo prese d’asporto, e sulle pizze niente da dire molto buone e ben cotte.
Ma ci sarebbe molto da dire sul servizio che, io e il mio compagno, abbiamo potuto notare nell’attesa essere molto scarso dovuto sopratutto “dall’arroganza” e dal protagonismo del proprietario, dato che non solo si occupa dell’accoglienza della clientela quindi gestendo tavoli prenotati e non, ma anche della preparazione dei conti. Il proprietario si pone in maniera arroganti sia nei confronti dei camerieri, riprendendoli davanti alla clientela, ma anche nei confronti dei clienti stessi. Un esempio? Nel momento in cui abbiamo dovuto pagare le pizze, che abbiamo pagato al momento della consegna perché durante l’ordinazione non essendoci lui non ci è stato fatto nessuno conto, il proprietario è risultato brusco e molto sbrigativo, probabilmente nella fretta di dover correre fuori a controllare che non fossero arrivati nuovi clienti, non solo lanciando lo scontrino ma anche la maniera in cui ha consegnato le pizze. Io posso capire magari la frenesia del sabato sera, ma posso assicurare che la situazione era gestibile e che non ci fosse così tanta affluenza dal doversi porre in questi modi nei nostri confronti. Tali modi comunque riservati anche ad altri clienti, modi che cambiavano nel momento in cui aveva a che fare con clienti “più fidati”.
Questo bisogno da parte del proprietario di gestire TUTTO lui, comporta una disorganizzazione e un clima confusionario tra il suo staff di sala, composto per lo più da personale giovane, che risulta quasi impacciato e spaesato di fronte a clienti che giustamente arrivano e chiedono un tavolo, sia riservato che non. Leggendo le altre recensioni, questo atteggiamento da parte del proprietario è costante, rivedrei quindi sia i modi, nei confronti dello staff e di tutta la clientela, ma anche la gestione del servizio di sala, magari delegando compiti come l’accoglienza, o del conto, ad altri e a non dover tenersi tutti a carico lui. In questo modo non solo l’organizzazione è più fluida ma anche i tempi d’attesa per pagare o avere...
Read moreGrazie ai segreti tramandati da generazioni, i fratelli Pepe di Caiazzo continuano a soddisfare con grande successo il gusto di tutti i propri clienti, seguendo la consolidata e lunga tradizione di famiglia, iniziata nel lontano 1931. Visto che la celebrità dell’Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo è dovuta principalmente alle sue fantastiche pizze, si può dire subito che oltre alle intramontabili “classiche”, sposando la filosofia della stagionalità, Massimiliano e Nino propongono pizze speciali utilizzando prodotti di stagione provenienti principalmente dal territorio caiatino; e così che vediamo nei piatti pizze colorate e profumate secondo i diversi periodi dell’anno: pizza con fiori di zucca, ciuffetti di ricotta di bufala, mozzarella e pomodorino giallo oppure quella con pomodori secchi, crema di zucchine, mozzarella di bufala e mandorle tostate; oltre all’intramontabile calzone “Mastro Stefano” (inventato decenni fa dal padre) con scarola riccia, acciughe, capperi e oliva Caiazzana. Non solo pizze però. Il menu propone piatti della tradizione contadina seguendo sempre la stagionalità degli ingredienti, come quelli che troviamo solo nelle domeniche “dal clima freddo”: Zuppa di soffritto di vitello, Pancotto con broccoli e fagioli, Pasta con patate e provola, Baccalà fritto e tante altre golose ricette. Vini caiatini e birre artigianali completano la giusta accoglienza in un locale piacevole da vivere, dove l' esperienza dei titolari e un team di giovani collaboratori gentili e disponibili armonizzano l’ospitalità con gli eccellenti...
Read moreNON PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA:
La pizza che vedete in fondo è la SECONDA, fatta dopo la prima arrivata ancora più bruciata, nonostante espressamente richiesto prima, facendolo BEN recepire al cameriere che ha preso l'ordinazione: "per favore attenzione alla cottura, assolutamente, che non si bruci o sporchi sotto, possibilmente cotta su pala".
Niente da fare, dopo 2 prese per i fondelli, ci viene addirittura risposto: "purtroppo meglio di così non si può".
Abbiamo quindi lasciato il locale senza consumare, ne riportare quella che dovrebbe essere costruttivamente informativa critica al titolare, che all'arrivo mi ha salutato come se non mi avesse mai visto prima, restandosene alla cassa, senza più curarsi dei tavoli e delle relative, probabili esigenze... e senza sapere che, sicuramente, le 4 pizze al carbone, fatte a vuoto, saranno finite nella spazzatura, oppure consumate da chissà chi...
Tanto, questa cosa che la farina carbonizzata è cancerogena per l'esofago/intestino, non viene ancora recepita dalla massa, che continua, ignaramente a consumarla così, ragion per cui i gestori non si decidono ancora ad adeguarsi, anche semplicemente ad accontentare un cliente, che pagante, ha diritto assoluto di ricevere la cottura...
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