La struttura è nuova e ben fatta, peccato che sia l’unica cosa a salvarsi dell’intera esperienza. Attirati dall’annuncio di una sedicente promoter, evidentemente pagata per prestare la sua immagine senza aver minimante assaggiato nulla, ci siamo recati presso Takiya. Il servizio si è immediatamente dimostrato inefficiente a fronteggiare due persone in fila. Siamo stati costretti ad aspettare oltre 10 minuti, seguire la cameriera verso più di un tavolo per poi essere rimandati al desk prima che ci trovassero una postazione (avevamo prenotato ed eravamo arrivati con i canonici 5 minuti di anticipo). Una volta trovato un tavolo, evidentemente non previsto per la sala, lo hanno pulito davanti ai nostri occhi perché ricoperto di polvere… ci potrebbe stare, apertura recente e personale ancora da formare. Abbiamo iniziato ad ordinare i patti che mio malgrado devo dire essere insufficienti e privi di qualsivoglia varietà, gli huramaki sembrano di più ma in realtà sono semplicemente gli stessi ma con riso bianco, giallo, rosa e nero. Le ordinazioni non seguono l’ordine con cui vengono inviate e alla nostra richiesta di spiegazioni ci è stato detto che in cucina ci sono più gruppi che lavorano alle portate in base alla tipologia, peccato che alcune non siano mai arrivate nonostante i solleciti. Altro problema organizzativo, forse dovuto ad un bug del programma o della proprietaria (?)(acidamente e convulsamente roteante per la sala senza alcuna funzione d’essere) è stato il continuo errore da parte del personale nella consegna dei piatti. Ci veniva chiesto più volte che tavolo fossimo quando facevamo notare che non avevamo ordinato quella pietanza che a volte veniva lasciata sul nostro tavolo prima di essere recuperata e servita al tavolo giusto (credo non sia igienicamente corretto) La qualità delle pietanze, ma del pesce sopratutto, è medio scarsa.. da un sushi appena aperto ci si aspetterebbe una qualità passabile per far sì che i clienti ritornino.. invece.. il tonno di Chernobyl avrebbe fatto più bella figura, il salmone era passabile ma probabilmente solo grazie alle salse dello chef che stranamente abbondano. L’unico piatto che si è salvato in toto sono stati i gamberetti alla mostarda. Quindi, finita la cena scarsamente soddisfacente pensavamo di aver solo fatto un buco nell’acqua ma è stata una nottata affascinante quella che è seguita a causa della nausea e della diarrea incipiente che questa cena, spacciata per gourmet dalla tizia di cui all’inizio, ci ha causato. Quindi grazie takiya per i 30€ di cena con coperto escluso (2€) e i 40€ fra biochetasi, enterogremina e plasil che si siamo dovuti calare per sopravvivere a questo sabato lavorativo. Non ci andate se non preventivate di rifornire la vostra farmacia domestica di medicamenti per i problemi...
Read moreRecensione dettagliata – Ristorante Takiya (all you can eat)
Visita serale in un ambiente tranquillo e accogliente. Servizio gentile, personale disponibile, ma non sempre informato sui piatti.
Antipasti: L’alga wakame buona, fresca, con condimento ben bilanciato. Ottimo inizio leggero.
Gunkan: Il “Bigne Cheese” con salmone, formaggio e salsa flambé (dal chiaro sapore di cocco) è stato il miglior piatto della serata: sorprendente equilibrio tra dolce e salato. Gli altri gunkan, invece, mediocri: il “salmon tartare” troppo semplice, quasi insapore; quello con cipolla fritta e salsa eccessivamente pesante.
Tatakis e Sashimi: Il tataki di tonno deludente: taglio irregolare, carne dura e leggermente fibrosa, gusto poco gradevole. Il sashimi di salmone e tonno discreto, ma non eccezionale — buona freschezza, ma tagli non sempre perfetti.
Bao: Disastro completo. Il bao di maiale dolciastro, carne scongelata più volte, gusto di frigorifero. Quello di manzo ancora peggio: impasto denso, ripieno ferroso e pastoso. Purtroppo non commestibili.
Poke: Eccesso di ingredienti (salmone, avocado, mango, riso, wakame, mandorle, salse varie). Troppo contrasto tra dolce, salato e acido. Squilibrato e pesante, con troppa base di riso e poca parte proteica.
Ravioli di manzo: Qualità discreta, ma impasto troppo elastico, effetto “gomma”. Ripieno monotono: solo carne, sale e pepe. Manca profondità di sapore.
Millefoglie di salmone: Idea interessante, ma esecuzione sbagliata. Troppi ingredienti (guacamole, mango, salse dolci, tobiko, salmone). Il gusto principale del pesce completamente coperto da condimenti invadenti.
Tartare di tonno: Invece di un vero tartare, una pasta di tonno quasi omogeneizzata. Salsa cremosa al fumo interessante ma troppo intensa, annulla il gusto del pesce.
Dessert: Panini al vapore con latte condensato piacevoli ma semplici. Il contrasto dolce/salato e una nota di vaniglia li renderebbero molto più armoniosi.
Conclusione: Un’esperienza altalenante: alcuni piatti validi (Bigne Cheese, wakame), ma troppa variabilità nella qualità e scarsa coerenza nei sapori. Buon servizio, ma cucina da rivedere.
Voto...
Read moreRacconto la mia esperienza in 3 punti: 1: il più importante, il cibo, non capisco tutte le persone che lo osannano tra le recensioni (recensioni che mi hanno spinto ad andarci a provarlo tra l'altro). Il cibo è letteralmente uguale a quello che si trova in qualsiasi giapponese di napoli, letteralmente non ho notato nulla di diverso o particolare che meritasse attenzione, anzi, ci sono diversi lati negativi nel fatto che cercano di rendere il cibo più aestetic possibile, il problema è che lo rovinano. Per esempio il sashimi che ho messo in foto, ricoperto di palline bianche che ne rovinano completamente sia il sapore sia la consistenza, è l'emblema del tentare di rendere una cosa bella da vedere ma pessima da mangiare. Di conseguenza anche se la qualità della materia prima è decisamente la stessa di ciò che si trova in altri locali qui la lavorazione peggiora l'esperienza finale, quindi al cibo do 2 punti 2: il servizio: nonostante sia andato in un giorno infrasettimanale e che il locale fosse pieno solo a metà il servizio è stato abbastanza lento, però quando ha iniziato a ingranare bene o male sono andati a una velocità accettabile quindi ok servizio 3: l'ambiente e l'estetica del locale è ciò su cui si gioca di più, ma anche qui devo dire che è riuscita solo in parte. Pareti e soffitto sono molto belli, ma quando poi si guarda ai tavoli si ricade ulteriormente. Che senso ha fare un locale bellissimo come se fosse un ristorante di alta classe e poi si mettono dei tavolini piccolissimi da osteria per poterne infilare il più possibile? Inutile dire che anche lo spazio tra divanetti e tavolini è minimo quindi una persona un po' più alta/robusta ha difficoltà a muoversi. Il prezzo è in linea con gli altri locali dello stesso tipo quindi niente da ridire. Parere finale: anonimo come gran parte dei...
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