Esperienza profondamente deludente, sotto ogni punto di vista.
Mi dispiace dover lasciare una recensione negativa, ma ciò che abbiamo vissuto merita di essere raccontato con chiarezza, per rispetto di chi sceglie un locale aspettandosi almeno correttezza e professionalità.
Siamo state ospiti la sera prima della chiusura estiva, ma fin da subito è stato evidente un certo disinteresse verso la clientela. Parte del menù non era più disponibile (comprese le bevande) ma, a parte questo, ciò che più ci ha lasciate perplesse è stata la gestione del servizio.
Abbiamo atteso oltre un’ora per tre piatti molto semplici (due hamburger e un hot dog), in un locale quasi vuoto. Nessuna spiegazione, nessuna attenzione.
Una nostra amica è arrivata poco dopo, per un dopocena, ed è stata subito accolta con un tono brusco e poco accogliente da parte della titolare, che (urlando dal bancone) le ha chiesto se volesse mangiare, “perché la cucina avrebbe chiuso” (alle 22, nonostante l’orario di chiusura ufficiale dichiarato dalla cameriera sia l’1 di notte circa).
La stessa titolare è poi venuta al tavolo per assicurarsi, con modi altrettanto sgradevoli, che non volessimo nulla di caffetteria, in modo da “poter pulire la macchina del caffè”. Più che una richiesta, è sembrato un avvertimento.
L’atmosfera è peggiorata man mano: luci abbassate, musica spenta, porte chiuse, ventola dell'aria interrotta... Tutto lasciava intendere che fossimo ormai ospiti indesiderate, nonostante fosse appena metà serata. Alla fine, ci siamo alzate con molto imbarazzo, consapevoli di non essere le benvenute.
Alla cassa, ci è stato comunicato che non era possibile dividere il conto (nessuno ce lo ha comunicato in anticipo) e che non potevamo pagare in contanti perché non avrebbero dato resto. Il tutto, ancora una volta, comunicato con lo stesso tono distante e poco rispettoso che ha caratterizzato l’intera serata.
Non mi permetterei mai di giudicare il lavoro altrui, ma credo che il rispetto per il cliente ( anche in serate scomode o a fine stagione) sia la base per qualsiasi attività pubblica.
Chi sceglie di gestire un locale dovrebbe sapere che l’educazione, la gentilezza e il saper stare al pubblico non sono opzionali, ma fondamentali. La stanchezza può essere comprensibile, la...
Read moreChe dire? Maleducazione allucinante. Chiamo alle ore 20:30 per chiedere se è possibile prenotare un tavolo per due persone per mangiare e mi viene comunicato di presentarmi quando avrei voluto, data la disponibilità di posto. Arriviamo alle ore 20:45, ci sediamo ed ordiniamo alle ore 21:02. Alle ore 20:47, come da “regolamento” dei servizi di una certa qualità per cui l’attesa tollerabile è al massimo di 45 minuti, reclamiamo alla cameriera tale ritardo e lei risponde: “Eh, siamo pieni”. Chiediamo, a tal punto, di poter parlare con la titolare, che si presenta alle ore 20:55 ponendosi, sin da subito, con toni arroganti. Inizia a dire che noi abbiamo prenotato un tavolo e non il mangiare ed è già tanto che ce ne abbiano trovato uno, con il gran afflusso di gente che c’era. Ribatto a tal punto che se prenoto un tavolo in un ristorante di certo l’intenzione non è quella di giocare a carte e che mi era stata data massima disponibilità a presentarmi a qualsiasi orario. A tal punto, particolarmente nervosa, mi risponde che deve essere il cliente a valutare l’afflusso di gente e il conseguente tempo di attesa “guardandosi attorno” (cosa impossibile visto che, appena entrati, ci hanno chiesto cortesemente di aspettare al bancone e che ci avrebbero accompagnato loro ad un tavolo) e che non accetta che ragazzini che potrebbero essere suoi figli le insegnino il suo lavoro, nonostante entrambi conosciamo perfettamente il mondo imprenditoriale. Il cibo arriva alle ore 22:00, quindi 58 minuti dopo l’ordine. Nel mentre, un ragazzo in un tavolo da 6 persone si alza e se ne va ragionevolmente arrabbiato poiché era l’unico a non aver ricevuto ciò che aveva ordinato dopo un’ora e mezza di attesa. L’unico gesto nobile da parte di chi vanta l’esperienza di gran ristoratrice era quello di scusarsi per l’attesa e, magari, offrire qualcosa per compensare. Ah, dimenticavo. Panino non mangiato poiché...
Read moreArriviamo nel locale alle 19.50, e riusciamo ad ordinare solo alle 20.16 (orario riportato sullo scontrino dell'ordine) e solo dopo aver sollecitato i camerieri. Il tempo passa ma gli ordini non arrivano, nel frattempo nei tavoli vicini arrivano piatti a spizzichi e bocconi, ad un tavolo una porzione di patatine, ad un altro una bruschetta. Ad un tavolo arriva un piatto, ma senza posate. Le chiedono, ma il cameriere si mette a sparecchiare altri tavoli e si dimentica di portarle, devono sollecitare di nuovo. I vassoi con i bicchieri sporchi cominciano ad accumularsi sul bancone. Nel frattempo passa altro tempo, controllo le recensioni e vedo che da mesi tanti clienti lamentano ritardi negli ordini. A dei ragazzi che chiedono il menu alle 21.10 viene detto che la cucina è stata fermata e non si può mangiare, solo bere. Nel frattempo arriva da mangiare a dei tavoli arrivati dopo di noi. Chiediamo informazioni sul nostro ordine, preoccupati che l'ordine fosse andato perso, ma ancora una volta il cameriere si mette a fare dell'altro e si dimentica. Alle 21.30 ci alziamo senza aver mangiato (1h40m dal nostro arrivo) e mi lamento con la titolare, che tra l'altro si stava scusando con i clienti prima di noi per gli ordini sbagliati. Lei di tutta risposta mi dice che è normale aspettare 45 minuti se il locale è pieno. Le faccio notare che il locale non è pieno, che il biglietto dell'ordine indica 20.16 e che ci sono recensioni multiple che da mesi riportano gli stessi problemi organizzativi, ma la titolare non sembra ben disposta ad accettare le critiche. Finché discutiamo alla cassa, arrivano i nostri piatti, ma ormai siamo vestiti e stiamo andando via. Ci offre l'acqua e birra che abbiamo consumato, grazie, ma non credo che torneremo. Non mi era mai capitato di andarmene da un locale...
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