Ristorante Il Santamaria — Restaurant in Civitella Roveto

Cibo: Ho mangiato bene. Ho preso dei ravioli al sugo e una tagliata con grana e rucola a media cottura. La pasta dei ravioli sarebbe potuta essere un poco più sottile. Il ragù era molto buono. :-D La tagliata era di pezzi misti: alcuni cotti un poco troppo da risultare un poco duri, ed altri cotti al punto giusto x la media cottura. Questa cosa della tagliata si è verificata anche ad altre persone del mio stesso tavolo che l'avevano ordinata come la mia. Servizio: il personale dovrebbe essere un poco più attento. Padrona compresa. Tutti i camerieri che sono venuti, se qualcuno lasciava le posate tutte dentro al piatto anziché portare via piatto e posate, le posate le toglievano da dentro al piatto e le poggiavano sul tavolo. Quando è risaputo che le posate si ripoggiano sul tavolo solo quando il corpo delle posate è appoggiato al tavolo e dentro al piatto vi è solo la parte finale ( esempio i denti della forchetta), ma se le posate sono totalmente dentro il piatto vanno portate via insieme al piatto e poi vanno sostituite con delle posate nuove. A me che ho porso ai camerieri, i piatti con dentro le posate, le stesse posate non me le hanno poggiate sul tavolo ma nessuno ha pensato a portarmi delle posate nuove. Padrona compresa che quando le ho dato i piatti dei ravioli con le posate, sapendo che poi avevo ordinato la tagliata, xché le ordinazioni dei secondi le è venute a prendere proprio lei, non le è venuto in mente nemmeno a lei di portare delle nuove posate. Quando poi gliel'ho chieste, x tagliare la carne mi ha portato uno dei classici coltelli da ristorante che non tagliano bene, anziché un coltello specifico x la carne. Anche altre persone che avevano ordinato la carne hanno ricevuto dei coltelli classici. Quindi se ne deduce che non hanno dei coltelli specifici per la carne. Inoltre la stessa padrona quando è venuta a prendere le ordinazioni x i secondi, io che ero al bis dei ravioli, pensavo che mi portasse via il primo piatto vuoto, invece me lo ha lasciato sul tavolo. Non sono cose fondamentali ma comunque sono dettagli che fanno la differenza rispetto ad altri locali. Ambiente: La sala è una bella sala grande e accogliente. Il posto è molto nascosto in una via chiusa e non vi è una visita con un bel panorama. Se ci si va x la prima volta è facile che si sbaglia strada xché poco dopo che si è arrivati nei pressi del ristorante, appena fatta l'ultima curva vi è un rettilineo ed il cartello del ristorante che invita a proseguire dritto invece di girare in una stradina più avanti, in discesa sulla destra. Inoltre appena si arriva a Civitella, dall'uscita della superatrada, vi sono i cartelli che indicano le direzioni di tutti i ristoranti tranne quello del Santamaria. Quindi segnaletica da migliorare, almeno il cartello nei pressi si potrebbe leggermente girare a destra x far capire che si deve scendere alla stradina più avanti sulla destra, se proprio non si vuole mettere un secondo cartello sulla strada obbligata da prendere. Comunque ci si può...

Nella quiete del paesino d'Abruzzo di Civitella Roveto, un po defilato dalla piazza centrale, sorge questo ristorante, dall'ormai cinquantennela attività, gestito dalle sorelle Assunta ed Anna che hanno proseguito la tradizione culinaria iniziata negli anni 70 dai genitori. Cucina casereccia, ma di ottima qualità nella quale vengono privilegiate pietanze locali e "frutti" che la natura circostante mette loro a disposizione (funghi, tartufi, bacche speziate, ecc.). Nello specifico, in un incontro conviviale, offerto dal caro amico e collega Michele, che svolge anche attività di guardia medica nel bel borgo abruzzese, abbiamo degustato un antipasto misto di montagna, una chitarra (rigorosamente fatta in casa) con funghi porcini e tartufo, una spettacolare tagliata di manzo con rucola e parmigiano (talmente tenera da rendere superfluo l'uso del coltello), delle costatine di agnello con patate locali e per finire un'ottima millefoglie, sempre realizzata dalle sapienti mani delle due sorelle, titolari del ristorante. Il tutto accompagnato a dell'ottimo vino rosso "diecicoppe cantina Pasetti" e dulcis in fundo a della genziana sempre di produzione locale. Locale pulitissimo e in linea con le norme anticovid vigenti. Il valore aggiunto: la gentilezza e discrezione delle signore Anna ed Assunta, pronte a consigliare il "percorso gustativo" più idoneo ai prodotti che la natura offre in quella particolare stagione e sempre attente alle esigenze...

Brutta esperienza. Per prima cosa non ci è stato richiesto il green pass, cosa a mio parere grave in questo periodo difficile. Non c'era un menu alla carta ma solo frettolosamente detto a voce. Tempi di attesa molto molto lunghi. Antipasto all'italiana buono ma niente di eccezionale. Abbiamo preso due primi ispirati dalla cucina casereccia tanto decantata, ma risultavano slegati e con poco sapore. Il peggio deve ancora venire: esposto il nostro parere alla cameriera, al momento del ritiro piatti, la ragazza ha riportato alla proprietaria delle cose del tutto false e inappropriate. Al momento del pagamento siamo stati accusati di aver detto che la cucina "fa schifo" cosa del tutto falsa grazie alla buona educazione insegnataci, inoltre la proprietaria non ha voluto sentire il racconto dei fatti accontentandosi unicamente di quello riportato dalla sua dipendente. Peccato. Siamo venuti a conoscenza di questo posto in quanto fedeli clienti del loro ristorante cugino "il cacciatore" dove accoglienza, gentilezza e buona cucina rendono il posto piacevole e unico, purtroppo il Santamaria non ha retto minimamente...