RISPOSTA ALLA PROPRIETARIA. (di seguito si può trovare anche la mia recensione)
Rispondo in questo modo poco elegante alla replica della recensione, in quanto non mi è più possibile lasciare una recensione. Mi ero ripromessa di evitare di rispondere, ma visto che la replica della proprietaria riporta delle invenzioni, per correttezza lo faccio.
"Le pasticcere hanno chiesto se andasse tutto bene e avete detto di sì": a noi non risulta che nessuno abbia chiesto sia a noi che ai nostri parenti stretti se andasse tutto bene ed infatti la questione della busta l'abbiamo scoperta dal padre della sposa. Se ci fosse stato chiesto, avremo subito comunicato l'accaduto. Discorso diverso della torta, che nessuno, compreso noi, ha mai criticato. L'unico appunto riportato era la mancanza della monoporzione senza nichel e cacao.
"Non si capisce perché ... ": noi non abbiamo denigrato la qualità della torta ma elencato delle non conformità del servizio. Ci siamo presentati da voi perché come detto a voce, abbiamo chiamato Luca la mattina tardi e non ci ha risposto, allorché siamo andati di persona visto che volevamo saldare il conto e risolvere la questione il prima possibile.
"NON facciamo... ": La fontana di cioccolato è stata PROPOSTA da Luca e indicata nel preventivo. È stata poi annullata perché non l'abbiamo fatta per diversi motivi. Scrivo questo perché sareste in grado di dire che l'ha cancellata poiché non la proponeva. Non sapete manco cosa proponete e questo dimostra la vostra arroganza. Ribadiamo che ci siamo rivolti a voi perché oltre alla torta, vi abbiamo detto che avevamo l'idea di accompagnare la torta con il buffet di frutta. Eravamo meravigliati e contenti perché eravate gli unici, tra le 2-3 pasticcerie interpellate, che offrivano questo servizio. Evidentemente non era vero o quello che scrivete, non corrisponde al vero.
Sull'orario nulla da dire, è stata colpa nostra che abbiamo ritardato e l'abbiamo ribadito più volte.
'Di solito ...": All'inizio della discussione Luca sosteneva a più riprese che la presentazione fosse stata fatta dalla dipendente, evidentemente senza manco sentirla. Data l'arroganza del titolare, abbiamo chiamato dipendente e dj ed avevamo ragione noi: la cerimonia dei colori è stata presentata dal dj su sollecito dello sposo.
" Eravamo d'accordo che... " NOI NON ABBIAMO MAI DETTO CHE ABBIAMO DIMENTICATO LA BUSTA A CASA e nessuno ci ha chiesto nulla durante il matrimonio. Ripeto che è stato il padre dello sposa a comunicarci il tutto. Io mi chiedo come si faccia a scrivere una menzogna tale, aggiungendo anche il commento sulle buste ed infarcirla di morale sul fatto che i fornitori si pagano. RIPETO che la mattina dopo dovevamo andare in viaggio di nozze e che andare a Rovereto per noi NON è "la strada dell'ort". Abbiamo dovuto sospendere delle attività per andare alla pasticceria APPOSITAMENTE proprio per risolvere la questione il prima possibile e non avere debiti in giro.
"Il preventivo era chiarissimo.." : era così chiaro che quella carta non la capiva manco l'autore. L'entità dell'acconto ricevuto non era stato riportato sul preventivo in quanto, dicendolo a Luca durante la conferma del preventivo finale aveva commentato con "sistemam alla fin". Eravamo infatti rimasti che lo sposo doveva comunque chiamare per comunicare correttamente sia il numero degli invitati che l'orario definitivo. Colpa della sposo che si è fidato. Il preventivo dopo la chiamata non è stato aggiornato, tant'è vero che c'era ancora indicato l'orario 18.30/19.00 nonostante il taglio della torta riportato sugli inviti fosse alle 19.00. Inoltre eliminando l'acconto, il prezzo della singola torta era stranamente simile a quello fatto con l'aggiunta del buffet di frutta e fontana di cioccolato.
"Siamo stati ...": stendo un velo pietoso perché è incommentabile ed evito elegantemente di riportare certe frasi a me dette.
PS. La ragazza è la sorella della sposa, non dello sposo. Manco quello avete capito...
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Purtroppo sono costretta a rispondere in questo modo alla replica della dipendente, in quanto non mi è più possibile lasciare una nuova recensione, probabilmente a causa di un blocco. Vorrei chiarire innanzitutto che né io né l’altra ragazza (quella con il velo) stavamo fumando sulla terrazza. A farlo è stata un’altra ragazza con cui stavamo semplicemente parlando (tant’è che noi due eravamo arrivate lì molto prima). Io e l’altra ragazza eravamo sedute ai tavoli a studiare. La persona che ha fumato, inoltre, non lo ha fatto con cattive intenzioni: aveva già frequentato il locale in passato e in quelle occasioni le era stato permesso. Per quanto riguarda la finestra, era già aperta al nostro arrivo e noi l’abbiamo trovata in quelle condizioni. Non sto dicendo che la ragazza non abbia sbagliato a recarsi sulla terrazza esterna, anzi. Ma il punto è che la dipendente ha alzato la voce contro tre persone, quando in realtà due di loro non c’entravano nulla. La situazione si sarebbe potuta risolvere con toni più pacati e rispettosi. Per questo, a mio parere, la responsabile ha sbagliato nei modi e non è più dalla parte della ragione ma in quella del torto. Infine, vorrei precisare che no, la questione del velo non è affatto una “scusa patetica”: non sono l’unica ad aver sollevato il tema. Se controllate le recensioni, ne troverete almeno altre tre che fanno riferimento a episodi simili.
LA MIA RECENSIONE Oggi ho visitato Lo Zaffiro in compagnia di alcune amiche. Dopo aver ordinato, ci siamo accomodate, ma purtroppo l’esperienza non è stata delle migliori. Devo segnalare un atteggiamento poco cortese da parte di una dipendente: una ragazza bionda, con la divisa nera e alcuni dettagli rosa, si è mostrata scortese e arrogante nei nostri confronti, al punto da farci sentire indesiderate, nonostante fossimo clienti paganti.
Vorrei cogliere l’occasione per ricordare che, lavorando a contatto con il pubblico, sono fondamentali gentilezza e pazienza. Inoltre, durante il momento del pagamento, un episodio spiacevole ha coinvolto una mia amica che indossa il velo: mentre attendeva il suo turno alla cassa, le è stato ripetuto più volte di pagare, con un tono che lasciava intendere diffidenza, come se potesse allontanarsi senza saldare il conto. Questo atteggiamento l’ha profondamente ferita, tanto che, una volta uscita dal locale, è scoppiata in lacrime.
Desidero però ringraziare e fare un sincero elogio al giovane cameriere dai capelli scuri: è stato estremamente educato, gentile e sorridente. Ha saputo metterci a nostro agio, dimostrando una sensibilità e una maturità ben superiori alla sua giovane età, qualità purtroppo non riscontrate nel resto...
Read moreDA EVITARE PER IL PROPRIO MATRIMONIO
Abbiamo deciso di prendere la torta da Zaffiro perché offrivano anche il buffet di frutta e la fontana di cioccolato. Per un cambio di programma, abbiamo preso solo la torta. Ovviamente la decisione è stata comunicata a Luca mesi prima del matrimonio.
Sulla torta non c'è niente da eccepire ma sul servizio e sul rapporto con il cliente stendiamo un velo pietoso. Il taglio doveva avvenire alle 19.00, si sono presentati alle 17.30, comunicando che alle 18.30 erano pronti per il taglio e sollecitando di effettuarlo. Alla fine per disguido nostro, l'abbiamo tagliata alle 19.45.
La cerimonia dei colori che doveva essere "un bel momento da condividere con i genitori e i testimoni" si è rilevato essere talmente bello che non è stato manco presentato. Lo sposo è dovuto andare dal dj a comunicare l'evento perché non si capiva neanche cosa fosse. Si trattava semplicemente di spalmare con un cucchiaio delle marmellate sulla torta da alcune vaschettine, molto diverso da come era stato decantato.
L'unica variazione sulla torta era una monoporzione diversa dalle altre che non doveva contenere nichel e cacao. Più volte sottolineato. È stata preparata con il cacao e il ragazzo non l'ha ovviamente mangiata, essendo allergico.
Dulcis in fondo il prezzo: abbiamo scoperto a nostra insaputa che il pagamento doveva avvenire direttamente il giorno del matrimonio e che il pagamento era stato richiesto al padre della sposa. Ovviamente lui non era al corrente e ci ha chiesto spiegazioni.
Infine ci siamo ritrovati a pagare € 200,00 in più del prezzo preventivato che erano i soldi dell'acconto. Il titolare si era dimenticato di riportare sul preventivo che era stato emesso il bonifico. Nonostante lo avessimo fatto notare, lui ha insistito per il saldo. Il famoso preventivo era una "carta del formai" che faceva fatica a comprendere anche lo stesso autore.
Il giorno dopo il matrimonio, nonché pomeriggio prima del viaggio di nozze, dopo aver fatto quasi più di 80 km tra andata e ritorno abbiamo dovuto discutere con Luca perché secondo lui "volevamo avere lo sconto".
Tralasciamo i dettagli della conversazione e le offese. Ci aspettavamo di avere un dialogo civile e maturo. Al contrario il titolare ha campato in aria delle scuse assurde, appellandosi al preventivo come e quando voleva lui e dimenticandosi quando non ne usciva.
Onestamente avremo sorvolato su tutto, compreso il prezzo, ma non ci è mai succeso una situazione dove il fornitore fosse così...
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