Ci sono stata recentemente e pur avendo prenotato con 3 settimane di anticipo, quando siamo arrivati lì, la nostra prenotazione non risultava da nessuna parte. Sono poi comunque riusciti a trovarci un tavolo. Non ci hanno però dato i calici per il vino per il numero di adulti presenti. In fase di prenotazione, avevo fatto inoltre presente che ci sarebbe stata una persona intollerante al lattosio, e mi avevano risposto che era una cosa che avrei potuto far presente direttamente sul posto ai camerieri. Cosa che effettivamente poi ho fatto...peccato però che ci siamo sentiti rispondere che l'unica cosa che avrebbe potuto mangiare la persona intollerante sarebbe stata la carne! Siamo stati noi poi a proporre la pasta al sugo come alternativa. In ogni caso mi chiedo, ma se le persona intollerante al lattosio fosse stata anche vegetariana o vegana?? A mio avviso, nel 2024, i ristoranti devono essere attrezzati per accogliere qualsiasi tipo di clientela. Come infatti ci è già successo da altre parti, dove abbiamo potuto mangiare piatti tipici del posto riadattati per gli intolleranti (ma anche vegetariani e vegani) e con risultati ottimali...e senza neanche avvisare prima il posto. Il loro Menù dell'Accademia è caro per quello che offrono: un piattino di bresaola con qualche sciatt, un piatto di pizzoccheri (molto buono), un piattino con qualche pezzetto di formaggi da assaggio con un pochino i miele e noci, dolce, acqua, vino della casa e caffè. È vero che passano a chiedere se si gradisce il bis ma comunque lo abbiamo trovato piuttosto caro rispetto ad altri posti Valtellinesi che, a parità di prezzo, offrono più portate. Le ciliegine sulla torta sono state l'aver trovato un pelo nero nei pizzoccheri e aver scoperto che il loro sorbetto è fatto con il gelato fiordilatte...quindi assolutamente non adatto agli intolleranti al lattosio! Il bello è che ci è stato proposto dalla stessa cameriera che ci ha servito per tutto il tempo e che, quindi, era a conoscenza dell'intolleranza. A questo punto anche la caraffa scheggiata e le bottiglie di acqua vuote che non vengono portate via,...
Read morePremetto che soggiorniamo qui per una settimana e tendiamo a provare più posti, oggi è stata la volta del Ristorante San Pietro. Dato che dopo un po' di giorni i pizzoccheri ci escono oramai dalle orecchie, optiamo per altri piatti. Oltre a degli antipasti (sciatt e sformato) tutto sommato buoni, passiamo ai primi. La scelta è tra tre primi tra cui i pizzoccheri (no per i motivi di cui sopra), dei tagliolini ai funghi dove è specificata la presenza della panna (non si può nemmeno sentire) e dei tortelli di grano saraceno ai funghi. Optiamo ovviamente per questi ultimi che purtroppo però ci arrivano affogati nella panna. Ci guardiamo, decidiamo di mangiarli e basta...sapevano solo di panna ovviamente. Ho fatto notare alla cameriera che si è scusata e provvederanno a correggere il menu. Intanto che abbiamo mangiato male per una noncuranza così grave chissenefrega. Siamo anche molto attenti alla situazione covid anche perché abbiamo un bimbo di pochi mesi che tentiamo di proteggere. Avremmo dovuto proteggerlo anche dal proprietario che si avvicinava troppo a sorridergli a mascherina abbassata...sempre abbassata. Questo come il distanziamento tavoli (per fortuna la veranda all'aperto era mezza vuota così come non occupato il tavolo accanto, altrimenti avremmo girato i tacchi). Ad oggi il posto dove ci siamo trovati peggio qui a...
Read moreERA UN Ottimo ristorante tipico Valtellinese specializzato nella cucina di pizzoccheri. Lo ho frequentato per circa 10 anni, ma questa ultima visita è stata un'enorme delusione. Lasciano fumare nel pergolato (portano addirittura i posacenere) mentre gli altri clienti mangiano. I pizzoccheri sono scaduti come qualità, e si trovano enormi pezzi di verza ed il formaggio non sembra nè casera nè bitto, sciolto male. La stessa pasta del pizzocchero sembra tagliata con altra farina non di grano saraceno come dovrebbe essere. Il servizio è diventato pessimo. Sbagliano le portate, e rovesciano l'unto dei pizzoccheri addosso ai clienti (un incidente può sempre capitare, ma il personale sembra davvero non competente). I'assaggio dei formaggi, pre-preparato e tenuto nel frigo, viene servito con i formaggi duri dal freddo che non si infilzano nemmeno con la forchetta ed il miele è solido per il freddo del frigo. Anche il famoso amaro Taneda preso dopo il caffè non è proprio quello originale di alta qualità che servivano una volta. Devo quindi ribaltare le mie precedenti valutazioni,...
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