Sabato 24 agosto si decide di tornare al Sadimare dopo un anno, e dopo esserci stati diverse volte in precedenza. Invogliati da amici che c'erano stati di recente, decidiamo di chiamare. Risponde uno dei titolari, che sono marito e moglie. Chiediamo un tavolo per due alle 21 ma ci sconsigliano quell'ora perché diventa caotico...mah... Ma per evitare di cercare altrove e passare la serata in quel di Fuscaldo accettiamo consiglio per le 20:30. Giungiamo sul posto in perfetto orario, anzi pochi minuti prima e dopo il saluto la titolare ci accompagna al tavolo. Ci porta immediatamente i menù e poco dopo arriva il cameriere chiedendo se volessimo dell'acqua che accettiamo di prendere. Pochi minuti e ordiniamo con lei. Due pizze, birra e una coca, con aggiunta di patate con la buccia. Naturalmente l'idea era quella di stuzzicare due patatine durante l'attesa della pizza ma la signora ci consiglia di fare arrivare tutto insieme, altrimenti saremmo andati in coda con le pizze, dovendo poi attendere (che così sarebbe dovuta andare) prima le patatine e poi la pizza, ma guardandoci un attimo, con ritrosia diciamo va bene. Così tempo tre quattro minuti arrivano pizze e patatine. Assaggiamo due patatine ma poi decidiamo di lasciarle da parte per la pizza che si sarebbe raffreddata. Bene, con spiacevole sopresa troviamo una pizza gommosa, cruda e senza il giusto apparato di sale nel sugo. Cerchiamo di tagliare il bordo della pizza ma nulla il coltello scorre avanti e indietro diverse volte...nel frattempo, la bottiglia di vetro contente acqua traballa alla grande sul tavolo di plastica. Come detto sapore scialbo, fortuna c'era un po' di salciccia fresca sulla mia a dare un po' di sapore. Quasi cinquanta euro per non mangiare nulla di buono e meno male che erano anche gourmet da 11 euro cadauna. Al termine della pizza che la mia compagna ha lasciato per metà e le patatine surgelate, la cosa migliore della serata, torna di fretta la proprietaria per sparecchiare e chiederci se volessimo il dolce, un caffè o un amaro...al nostro diniego, ci chiede se possiamo lasciare il tavolo per i prossimi clienti, perché c'è confusione, vi conviene venire in settimana ...ma se volete domani c'è la serata con Mimmo Pagano...ah be' allora immagino il servizio e la pizza ... Neanche il tempo di respirare, due chiacchiere al tavolo, non una serata intera, ovvio, che ci chiede di alzarci e accompagna alla cassa... Pizza e cortesia pessima, peccato, ci siamo stati tante volte e la pizza non era così e neanche l'atteggiamento, eppure erano tutte serate estive, di sabato sera. Sadiniente è...
Read moreUna serata terrificante, un servizio veramente pessimo. Non è la prima volta che andiamo, di solito ci siamo trovati bene ma questa volta è andata molto male. Iniziamo la serata con l’attesa per il tavolo prenotato con 2 giorni di anticipo: nonostante il messaggio (inviato e confermato) con la prenotazione per 5 persone, loro si erano segnati un tavolo da 3: sono subito andati nel panico perché non sapevano come risolvere il problema. Come scusante hanno tirato fuori quella della presenza di omonimi, cosa che non ha assolutamente senso perché la nostra prenotazione c’era ed era l’unica a quell’orario, sono loro che semplicemente non sanno distinguere un 3 da un 5. Proseguiamo con l’ordinazione, tutto bene (durante la stessa ci hanno confermato che avrebbero portato antipasti e pizze allo stesso momento, per non creare casini con le comande). Arrivano gli antipasti dopo pochi minuti. Passa un’ora, ancora niente pizze. Chiediamo a una cameriera informazioni, non ci ha più detto nulla. Passano altri 10 minuti, e vedendo che persone che si erano sedute dopo di noi avevano ricevuto le pizze, fermiamo un secondo cameriere che ci dice che probabilmente le comande non erano state messe in ordine (scusa assurda, denota poca attenzione). Passano altri 10 minuti, ci alziamo a chiedere spiegazioni: arriva poi la seguente notizia “per fortuna siete venuti ad avvisarci!! Avevano perso la comanda!!!!! Adesso la ristampano e fanno le pizze”. Noi allibiti. È folle che per un’ora e mezza un tavolo rimanga senza mangiare, e che i camerieri (oltretutto sollecitati) non si accorgano di questo. Arrivano le pizze (tra l’altro avevano portato anche una pizza sbagliata), mangiamo. Stanchi di questa serata (accompagnata da una musica live bella ma a volume altissimo, non si riuscivano ad avere conversazioni), passa il secondo cameriere a cui avevamo chiesto informazioni, che ci chiede se stesse andando tutto bene: noi rispondiamo in modo negativo e lui inizia a ridere e sghignazzare e tira due pacche sulla spalla a mio padre. Siamo sbiancati. Alla fine, arriva la proprietaria a chiedere come stesse andando, le diciamo che era andato tutto storto e lei ci risponde “vabbe almeno avete mangiato, c’è anche gente che non mangia”. Ci sono cadute le braccia. Mi dispiace, pizza buona ma il servizio ha reso la serata davvero pesante. Abbiamo pagato l’intero conto e ce ne...
Read moreDove l’impasto è poesia, ma il finale lascia un sapore agrodolce.
A pochi passi dal mare, immerso nel verde e avvolto da luci soffuse che rendono l’ambiente intimo e rilassante, Sa di Mare non è solo una pizzeria: è una piccola oasi in cui la leggerezza dell’impasto incontra la qualità degli ingredienti, in un equilibrio che sorprende fin dal primo morso.
La selezione del menu, accessibile tramite QR code, è essenziale ma ben curata. Le pizze classiche si affiancano a proposte più ricercate, con topping che spaziano dal cotto d’alta qualità a teneri straccetti di carne accompagnati da cipolla rossa e basilico fresco. La leggerezza dell’impasto, ben alveolato e digeribile, è forse uno dei punti di forza più evidenti, insieme alla cottura attenta e al rispetto per la materia prima.
Il servizio è stato impeccabile: giovani sorridenti, attenti, discreti. Un plauso sincero a tutto lo staff di sala, che contribuisce a creare un clima accogliente e rilassato, perfetto per una serata tra amici o in famiglia.
Unica nota stonata, che va segnalata con garbo ma chiarezza, è stata la gestione del momento finale. Al termine della cena, mentre si stava ancora sorseggiando il caffè – neanche il tempo di girare il cucchiaino – è arrivato un invito diretto ad alzarsi, presumibilmente per far spazio ad altri clienti. Un gesto che, in un contesto calabrese dove l’ospitalità è cultura e calore, rischia di offuscare il ricordo di un’esperienza altrimenti eccellente.
Un piccolo consiglio, dunque: nel rispetto della rotazione dei tavoli, basterebbe un tocco di cortesia in più per lasciare agli ospiti anche il piacere di concludere la serata con la stessa gentilezza con cui...
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