Locale scelto su suggerimento di persone del posto, situato in posizione centrale e ambientazione gradevole caratterizzata da archi in pietra. Si viene accolti con gentilezza e l’eleganza pur se semplice rimane un plus. La carta menu offre una carrellata di primi e secondi tipici della zona con la presenza anche di qualche poccola variazione. L’antipasto della casa è tradizionale ma con prodotti freschi e buoni. Ho voluto provare la guancia al montepulciano e nello sceglierla mi sono confrontato con l’oste (forse il proprietario) ricordando che nutrivo aspettative molto alte rispetto ad una precedente esperienza fatta in Piemonte. Il risultato finale è stato buono ma non è riuscito ad esaudire a pieno il mio desiderio di rivivere un esperienza top. Gli ingredienti e la carne offerti di alto livello ma qualcosa è mancato. Ci ho riflettuto un po’ e l’ho anche condiviso a latere, molto probabilmente il calice di vino suggerito tra le due scelte da me indicate ha finito per sovrastare la delicatezza del piatto. Si potrebbe obiettare che si sta filosofeggiando ma se ci mette in competizione bisogna poi accettare l’opinione pur se soggettiva. A proposito di vino e calice l’unica pecca che non mi ha fatto dare 5 stelle all’esperienza è dovuta proprio al calice: in qualsiasi locale e in particolar modo dove ci sono decine di bottiglie ed etichette anche pregiate, la mescita andrebbe fatta al tavolo permettendo di vedere l’etichetta anche se aperta e non portando il bicchiere già riempito e senza bottiglia. Prezzo in libea con l’esperienza. Ci tornerò volentieri