Osteria Arborina — Restaurant in La Morra

We have already stayed in this hotel before in August 2021 and came back this month (April 2024) because we liked this place a lot at the first time. The hotel (we rented a spacy suite) is still as beautiful as we remembered it, however I have to critically comment on the Osteria, which is their in-house fine dining restaurant (there is another more basic restaurant upstairs we did not visit). Back in 2021 we ate at the Osteria twice and we were so delighted with their excellent dishes that we decided to come here again this year. Unfortunately we were quite disappointed this time on two consecutive nights: After the first course I already suspected they must have changed their chef and this turned out to be true (we did not check before - our fault). People’s tastes are different and our negative impressions could be due to our ignorance - of course. On the other hand we spent years eating in expensive restaurants with and without Michelin stars. What we DID notice is that the restaurant crew made a tremendous effort to prepare the food for us - and we do appreciate this - but still the results did not convince us at all. I cannot get into all the specifics of the many dishes we had because otherwise this text would become even more lengthy. But I think they are missing on many crucial points and it already shows in the way they present themself for example in that little menu flyer they gave us beforehand (our verdict: self indulgent greenwashing, puts THEM very much in the center of attention and NOT the guest, use of cliches like “No Rules“…) or in the giant wood toy locomotive they put on the table with some fortune cookies when they bring the bill (is there a train station nearby? Isn’t this a little silly?).

Now, what made things worse for us was their meticulous obsession with old school rituals of how to serve the food and other ceremonies around the table. They really danced around us in sync like in some bizarre puppet string opera putting stuff here and there and nervously inching items on the table around for some pointless millimeters. Even though we are old (70 and 60 years of age) we don‘t believe this to be appropriate to this extent and we perceived it as being overdone. We ate at three star Michelin restaurants were they toned these procedures down quite a bit and it actually made us much more comfortable. Grant your guests some privacy. For example just put the bottle of water on the table after initially filling the glass instead of bringing it far away and have some assisting waiter filling the glass after every tiny nip - ALL THE TIME. We are not Kleopatra in some 50is Hollywood Movie or King Charles at an official dinner. The ceremony should be downsized in our view. The main object should still be the food itsself. Then things got totally out of hand with us and the atmosphere turned tense at the edge of a dispute when we were constantly asked how we like the food (clearly expecting and almost demanding a praise!!! “Good” was clearly not accepted - they wanted to hear something more laudatory) even though it was already clear we were not that happy. I think it is bad for both sides to stick to table rituals when they don’t serve a purpose anymore and just poison the atmosphere. If you notice the customer is not so inclined you should show some common sense, accept the criticism and move on at a low key. Don’t keep pushing until you have an open confrontation! It is OK to have different opinions about dishes and it is not a reason to get openly demanding and resentful towards your customer!!! During the other days of our stay in this beautiful hotel we turned to some other restaurants nearby (both Michelin listed, one had a star) and we found wonderfully what we were...

Sono stato ahinoi insieme a mia moglie a cena la sera del 12 luglio all'Osteria (con prenotazione diretta dal Relais) ; mi sono sempre ripromesso di scrivere la recensione ma non ho avuto tempo di farlo; credo però a vantaggio di coloro che improvvidamente pensassero che la stella Michelin è una buona premessa, sia necessario raccontare la mia esperienza… Parliamo della sala : nessuna sommelier (tanto decantata ) ..forse era in ferie (al venerdì sera ) al suo posto il Sig. Pasquale…di cui parleremo anzi parliamo subito…, Molto gentile bisogna dirlo, ma quando passiamo alla richiesta dei vini in carta ( e ho detto in carta…!!!) e per la cronaca volevo bere uno Chardonnay possibilmente del luogo ( mi sono osato essendo sommelier a chiedere un produttore di Castiglione Falletto, ma ho notato che per lui era sconosciuto) una commedia , questo non c'è questo nemmeno purtroppo "stiamo riorganizzando la cantina" (al 12 luglio ….tanto siamo "fuori stagione"...) e così ahimè lascio fare a lui … Passiamo alla cena ...non siamo alla Morra vicino ai vigneti dell'Annunziata…(sì quelli nei quali un certo Scavino fa ottimi vini , ma in carta è finito...sic….), ma...a TOKYO !!! Volete mangiare dei rigatoni monograno Felicetti annegati in una brodaglia che il Sig. Pasquale farà scendere nel piatto da un 'ampolla dall'altezza di 10 cm ...accomodatevi ...IL RAMEN è servito … E così lo sprovveduto come me scoprirà che lo stellato è stato tanto a EATALY TOKYO o da quelle parti e poi che vuoi ...qui siamo internazionali siamo nelle Langhe...patrimonio dell'umanità… L'agnello alla ligure (mi pare) era invece assolutamente corretto. Dopo ho chiesto per rifarmi del RAMEN giapponese un piatto di formaggi (chiedendo esplicitamente al Sig. Pasquale che non venissero dal Giappone , che ne so una robiola del posto ….) Per carità non era in carta e quindi si sono affrettati a tirare fuori dal frigorifero dei formaggi per nulla validi (anche il Castelmagno - se lo era - non era nulla ci che) Ma la ciliegina è arrivata con la richiesta di una Grappa a fine pasto , che è arrivata su un carrello e che è stata suggerita dal collega del Sig. Pasquale addetto (sempre in sostituzione della famosa Sommelier, purtroppo assente quella sera fatidica, ma sarà stato un caso ) ai distillati ; mi suggerisce una grappa invecchiata. Ora in qualsiasi altro locale diciamo di livello (anche se non so quale livello assegnare a questo locale) magari l'avrebbero offerta ; qui no la grappa servita (due dita in un bicchiere largo del tutto sbagliato...già ma mancava la sommelier ...) è costata XY € ; non lo scrivo apposta .. Lo scriva il titolare del ristorante nel rispondere a questa mia recensione… Meglio Alessandria di Tokyo, caro Signore... mai perdere le proprie radici, altrimenti "le stelle" le fai vedere ai tuoi clienti e in sala meno ...zucchero...ma più professionalità ! 230 € per 2 persone…. PS peccato per il relais che è fantastico ma che si premura di mettere in guardia i suoi clienti di essere cosa...

Alloggiamo in una suite, nulla da dire sulla camera, ci sarebbe invece molto da dire sul passaggio per raggiungere la spa , visto che bisogna uscire in accappatoio a ottobre attraversare il cortile e i garage per potervi accedere, spazi angusti e risicati, più che una spa un garage in cui hanno inserito una micro sauna e bagno turco per non parlare della sala relax, un angusto buco dove quattro persone stanno gomito a gomito letteralmente. La vera delusione è stata la cena, abbiamo scelto i due menù, un susseguirsi di piatti composti alla bene e meglio, il pomodoro imbarazzante, i ravioli freddi, tra cui uno buco, il gel di funghi sembrava bava di lumaca, il carpione di verdure una vera presa in giro, i chupiti di fondo bruno incommentabili, l'insalata dell'orto era il classico mix asiatico che chi lavora nella ristorazione riconosce solo guardandolo. Dolci completamente squilibrati, era tutta colla di pesce gli "chef" erano sempre in sala a raccontare i piatti quindi è intuibile che non potessero prestare attenzione alla cucina, noi avevamo il tavolo accanto al vetro non abbiamo visto un minimo di movimento se non quello di estrarre buste e le uscite ed entrate degli "chef " dalla sala. Voglio però parlarvi della carta dei vini abbiamo scelto il primo vino Rossana così si chiama la responsabile ci ha comunicato che era finito , ci facciamo consigliare e beviamo questa bottiglia, vogliamo poi bere qualcos'altro e chiediamo un Gravner Rossana ci comunica che ha l'ultima bottiglia e che era stata aperta la sera prima per errore, ci ha proposto di farcela assaggiare ma nonostante il coravin il vino che al naso sembrava aver perso poco in bocca era decisamente imbevile, le abbiamo chiesto di assaggiarlo ed ha convenuto con noi dicendoci però che se lo avessimo bevuto non l'avrebbe calcolato nel conto.

Oltre ad essere offensivo, perché non bevo una cosa cattiva solo perché è gratis lo trovo anche poco professionale come atteggiamento.

Chiudiamo con due Chartreuse, la cosa più buona di tutta la cena.

La colazione è stata imbarazzante come la cena, chiedo l'acqua per il te e mi viene portata dopo 10 minuti da un cameriere che come quelli della sera prima era impacciato e svogliato alla mia domanda che marmellata avete dopo avergli chiesto se si potesse avere pane burro e marmellata mi dice albicocca. C'era solo quella. Lo yogurt mi viene servito nel barattolo senza una ciotolina per versarlo, le centrifughe non potevano essere fatte perché non avevano gli ingredienti. Insomma la stella non era proprio meritata, per fortuna la guida Michelin se...