In questa terra di mezzo tra Campania, Calabria e Basilicata sorge una trattoria eccezionale che propone una cucina locale di altissima qualità. Buoni gli antipasti ed eccellenti i primi. Ho preso un piatto di scialatielli con pachino e baccalà da menzionare con lode. Belli anche gli impiattamenti, che non seguono l'orientamento modaiolo dei ristoranti gourmet, ma la tradizione delle vecchie trattorie con porzioni più che abbondanti. E bella anche la clientela: un signore di Napoli che mangiava ad un tavolo vicino al mio, tra una chiacchiera e l'altra, mi/ci ha offerto un piatto di soppressata locale. Ce l'ha offerta perché, a detta sua, rappresenta una pietanza speciale in questo ristorante. E così è stato. Per secondo, una gustosa frittura di pesce che si è rivelata leggera senza rimanere sul groppo. Per concludere, dopo una generosa fetta di cocomero, i gestori ci hanno offerto un cicchetto di finocchietto, liquore locale di una squisitezza disarmante. Menzione speciale anche per la gentilezza dei camerieri ed il servizio reso. Qui si mangia bene, e chi entra dentro questa trattoria prova la stessa sensazione di quando da Windows passi al Mac. Non torni più indietro. Consigliatissima.