Piccolo Opificio Clandestino — Restaurant in Lamezia Terme

Locale carino e particolare nel suo stile, null'altro che possa farmi voler tornare. I motivi sono i seguenti.

1. Tempi di attesa molto elevati nonostante il numero di clienti presenti, non eccessivamente alto ma abbastanza sproporzionato in capienza in relazione alla dimensione ridotta del locale e dalla sovrabbondanza dei tavoli presenti.
2. Assolutamente è su di prezzi rispetto alla media, non offrendo nulla di eccezionale rispetto alla concorrenza (A partire dalla semplice Margherita da 5€ alle pizze gourmet 9€) e servono solo bottigliette di plastica d'acqua da 0.5L, assolutamente indecenti per un ristorante che vuole mostrarsi con una certa autorevolezza visto il menù.
3. Personale dai modi abbastanza ambigui. Era stato chiesto di temporeggiare un paio di minuti per l'ordinazione a causa di una nostra incertezza nel decidere cosa ordinare, ma la risposta e stata "tra altri tot minuti ce ne andiamo tutti". (Erano le ore 21.15 circa). Inutile stare a spiegare il significato della frase. (E non è stata l'unica) Il tono utilizzato in diverse occasioni è stata la conferma di ciò che ha voluto farci intendere.
4. Il ridotto spazio e il chiasso generato dal sovraffollamento del locale non ci ha permesso di poter godere una buona serata.
5. Durante il trascorso della serata è stata particolarmente avvertita la sensazione da parte del personale del locale di voler dedicare maggiore interesse al profitto e meno nel rapporto con la clientela (che reputo estremamente fondamentale) , evito di entrare nei dettagli. Inoltre, leggendo le altre recensioni, mi trovo in accordo con le diverse considerazioni negative state fatte. Il caso non si presenta più volte.

Mi auguro che possiate...

Piccola scoperta per un accogliente locale dietro il corso numistrano

Ritrovati in questo locale, sotto il suggerimento di amici comuni, in una sera post feste natalizie, abbiamo potuto apprezzare le preparazioni gourmet (di panini e pizze) proposte dalla fantasiosa cucina del Piccolo Opificio Clandestino "POC". Il locale è disposto su due livelli, e prettamente organizzato in due aree, la prima, lungha e stretta (come una sorta di corridoio, sul piano superiore) mente nel piano inferiore (seminterrato) troviamo uno spazio maggiormente equilibrato. L'arredamento e la presenza dei loghi del locale, rendono il posto ricercato e accogliente. Il menù è molto fornito, sia come pizzeria che paninoteca, peccato che, durante la nostra permanenza, la cucina era sprovvista di alcuni ingredienti. Le preparazioni sono ben equilibrate e con sapori non molto forti/decisi, ma sicuramente ricercati, scelta che permette di avere un ampio riscontro da parte della clientela. Nel mio caso, l'unico neo avvertito è stato sulla cottura dell hamburger (oltre il ben cotto) che risultava poi essere asciutto e non proprio tenero. Ma sono piccolezze o giudizi molto soggettivi, che possono cambiare o essere scelte o meno durante l'ordinazione. Ottima qualità del pane (ben 5 diverse combinazioni da scegliere) e degli ingredienti, che risultano essere ben accorpati. Se posso permettermi suggerirei alla cucina di aumentare le quantità delle portate o meglio le dimensioni dei panini o pizze, che attualmente risultano certamente nel range delle altre cucine, ma sicuramente darebbero quel fattore in più per la scelta tra la concorrenza. Posto Consigliato, come anche la...

Gentile ristoratore, non è la qualifica di Local Guide a dare significato alla mia recensione, sono infatti, un onesto fruitore di ristoranti e pizzerie; porto un cognome umile, ma che fa parte della storia del cibo di questo misero pezzo di terra denominato Lamezia Terme, sono nato nel cibo e ho imparato da mio padre Giuseppe (salumiere da quasi 50 anni!) a riconoscere la qualità degli ingredienti e la manualità ad utilizzarli. Oggi mi occupo di comunicazione digitale, ma ricordo con orgoglio quando già a 13 anni servivo i clienti nella nostra storica Salumeria di via Ticino; è lì che il profumo delle cose buone mi si è attaccato addosso per non lasciarmi più! Il mio giudizio, 3 stelle, per quanto vale, non è un giudizio cattivo, anzi significa buono, buono per tante cose: il posto, l'allestimento, la climatizzazione del locale, la cura nel raccontare le pizze, negli ingredienti e anche nel risultato finale: la pizza appunto! Ma visto che mi chiede un giudizio più approfondito, le spiego perché mi sono fermato a 3 stelle: l'impasto non era in grado di sorreggere l'umidità degli ingredienti, soprattutto del fiordilatte (eccessivamente "acquoso"), questo ha fatto sì che gli ingredienti si "impastassero" letteralmente con il lievitato, risultando gommosa o "elastica". La pizza era una "gourmet" denominata Bukowsky. Spero presto di ritornare da...