Comincio col dire che frequento Monlue' da anni con gusto e soddisfazione. Tuttavia l'ultima volta mi ha provocato più di un sobbalzo non messo in conto. Cibo ottimo come sempre. Location come sempre bucolico/suggestiva, specialmente mangiando all'aperto.
Però, però..... ci sono stati almeno 3 momenti di ..come chiamarle.. disattenzione al cliente? caduta di stile? insomma situazioni che non vanno bene in assoluto in qualsivoglia ristorante, ma che in un locale di questo livello e di questa reputazione onestamente lasciano ancora più stupefatti. Faccio elenco.
Telefono di mattina per prenotare un tavolo all'aperto per due, lasciando nome e orario, e specificando che ho un'amica ospite da fuori e ci tengo a fare bella figura.. arriviamo con la.mia amica all'ora stabilita e non solo non ci è stato preparato nessun tavolo ma addirittura il titolare (con cui avevo prenotato al telefono) ci abbandona nelle mani di un confuso cameriere che gira a vuoto cercando il tavolo per noi poi torna a chiederci se eravamo sicure di aver prenotato ed a che nome (??!); e peggio del.peggio.durante questi lunghi e imbarazzati minuti ci lasciano in piedi fuori al sole caldo ad aspettare mentre fanno immediatamente accomodare un gruppetto di 5/6 persone arrivate subito dopo di noi.
Momento dell'ordinativo: ordiniamo un carpaccio di pesce fresco, chiedendo esplicitamente cosa contenga e spiegando che sono allergica a crostacei e frutti di.mare: il titolare che prende l'ordine mi rassicurara e recita testuale : nel.carpaccio ci sarà spada salmone e branzino. Lo ordiniamo. Arriva un piatto in cui insieme a spada e salmone c'è un bel gambero sgusciato!! Ossia esattamente il tipo di cibo che gli avevo spiegato di non poter assumere ! Non lo addento per puro caso e chiamo dubbiosa per chiedere se è ciò che penso (ossia il vietatissimo gambero) e candidamente prova a convincermi che siccome il gambero era su un lato del piatto potevo mangiare il resto senza problemi... (ora chiunque abbia allergie serie ma anche i ristoratori ormai sanno cosa voglia dire contaminazione da posata o da piatto di portata). Vabbè superiamo anche questo.. perché mi porta un altro carpaccio con solo pesce consentito. Peraltro come ho detto squisito.
Arriva cmq una terza "sbavatura" : mentre mangiano e chiacchieriamo, ancora intente a gustarci l'antipasto, arriva la cameriera con i due piatti di portata principale che, letteralmente, piazza sul tavolo, con un secco "ecco il tonno", incurante del fatto che potrebbe raffreddarsi etc. E quando effettivamente noi passiamo al tonno, nessuno si avvicina a ritirare il precedente piatto ormai vuoto e sporco. Che sciatteria.
In conclusione .... cibo buono ok, ma uno va nei locali per vivere un' esperienza piacevole a tutto tondo, per sentirsi benvenuto ben accolto e coccolato. E su questo mi dispiace ma si è toppato alla grande.
P.S. per dovere di precisione il secondo antipasto, quello giusto, non ci è stato messo in conto... ma non basta per emendare tutto quanto ho descritto, specie perché onestamente ce ne siamo accorte guardando lo scontrino, non vi è stato in alcun.momento nessun accenno di dispiacere per il disguido, nessun tentativo di scuse per il rischio cui mi hanno negligentemente esposto (se avessi addentato anche solo un morsetto di gambero il pranzo sarebbe finito con me all'ospedale...
Read moreSono capitata qui. Non per caso, ma fidandomi di una persona che già conosceva questo locale storico, a conduzione familiare. Il luogo e’ incantevole, a pochi minuti dal cuore di Milano, nel suggestivo borgo medioevale di Monluè, fondato dai frati Umiliati di Santa Maria di Brera (1267). C’è anche un Monastero e l’Abbazia di San Lorenzo. Ed e’ qui che c’è, stabile nel tempo, l’Antica Trattoria Monluè, inaugurata nel XVI secolo dal nipote Cardinale di Papa Gregorio XIIl. Questo locale è stato menzionato da Alessandro Manzoni nei ‘Promessi Sposi’. La storia che si respira ancora oggi qui e’ quella di un ambiente autentico, sapientemente condotto da un duo, nel lavoro e nella vita, composto dall’Executive Chef Emilia Lomazzo, ai fornelli con la sua brigata, e da Eugenio Anzalone in sala, con il suo staff, che osserva tutto, lavora ed accoglie con un sorriso gli ospiti. Il menù e’ un inno alla cucina milanese, con le sue ricette storiche. Ho assaggiato il tortino di zucca su crema di formaggio, il brasato di manzo (che si taglia con un grissino), accompagnato con la polenta gialla di Storo, ed una fetta di torta di mele, uvetta e pinoli. La carta dei vini e’ ampia e spazia in tutte le Regioni. Abbiamo scelto due bottiglie di Ribolla doc. Consiglio vivamente questo locale.
NB: quando scrivo una recensione e’ perché ho provato il locale che ho scelto io spontaneamente o, come in questo caso, su invito altrui. Assaggio poche portate del menù, se mi emozionano, ne parlo. Tengo a precisare che non sono una influencer. Mi piace parlare di questo luogo perché mi ha lasciato un’emozione piacevole che desidero trasferire ad...
Read moreWhere to begin? Cockroach on the table (I think his name was George), no A/C contrary to what they told us over the phone when we booked the table (I explicitly asked), distasteful raw shrimps as appetizer (12 euros each shrimp), mediocre hence overpriced food in general, very slow service (despite the place being half empty), and they made us pay the whole bill as if having a cockroach dine with us was not a big deal. Saying we made a mistake choosing this place is an understatement. On the plus side, they have an...
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