Bad experience, my kids excited to go in McDonald today, when we got there we ordered family meal for my kids, me and my wife, while we are waiting for our meal sadenly when waiter come to deliver our order she is not attentive she put front of one of my kid(1 year old), and sadenly my kid grab the glass of coke the fell on us, and we ate both wet me and my kid.. but the interesting part is the waiter she leave us there without word and mess, we wait her, but she doesn’t come back, the table and the floor are wet(coca cola), if we didn’t shout no one come, then we saw the waiter already serving in other table, she ignore us that nothing happen, my kid is crying, my wife is very angry 😡 the service was poor not valueing the costumer.. Also we ask to take out our food but they only give us to paperbag and we are the one put all the food in to paperbag, they didn’t care to help us… I’m also working in a restaurant but we didn’t to that the our costumer, if they ask to takeout we are the one to put all food in a paperbag.. Very sad...
Read morePessimo. Passo dal mc drive ed era il loro primo giorno di apertura. Ordino le ricche. Vado a prendere allo sportello e mi accorgo poco dopo che al posto delle ricche (che costano di più di quelle normali) ci sono le patatine classiche. Il mio ragazzo parcheggia e si reca dentro per cambiarle e gli dicono che non ci sono e gli danno in cambio 2 salse. Torna in macchina. Ovviamente converrete con me che 2 salse non equivalgono all importo delle patatine ricche per cui mi reco io dentro. Parlo con la ragazza in cassa e chiedo chiarimenti sull'errore. Mi risponde " eh non ci sono le ricche" con aria menefreghista. A quel punto con tono autorevole affermo che: 1 non ci hanno avvisato al momento dell' acquisto che ci avrebbero dato le classiche patatine anziché le ricche 2 avrebbero dovuto scusarsi al momento della consegna dell ordine e dire "non ci sono le ricche per cui potete cambiare o vi diamo le classiche per cui il pagamento è diminuito dato che costano di meno" e invece ci hanno rifilato le classiche facendo finta di nulla e facendoci pagare le ricche che ribadiscono costano di più. Ma non è per il prezzo ma per aver fatto i furbi a costo del cliente. Se c'è un errore va detto non che fate finta di nulla. È sbagliato. 3 hanno dato al mio ragazzo come "risarcimento" due salse. Ora davvero pensano che due salse equivalgano al prezzo delle ricche? Questo è menefreghismo superficialità e disonestà. 4 al mio arrivo all interno hanno provato a fare i furbi anche con me ma non ci sono riusciti. Ho parlato con la capa che si è scusata e mi ha " risarcito" dicendomi che era il primo giorno di apertura. Certo io capisco ma se i dipendenti non sanno affrontare due semplici ordinazioni il primo giorno dopo la formazione io una domanda me la farei. Un conto se ci fossero state molte persone come spesso accade nei mc lo capirei ma in questo caso no... Cercando anche di fare i furbi o forse sono solo incompetenti non so. Detto ciò hanno cmq cercato di giustificarsi con frasi "eh non ci sono" con tono menefreghista. Bene se non ci sono perché me le hai fatte pagare? Perché sei incompetente. Per cui cari capi o direttori io prima di aprire un nuovo punto vendita qualche ora di formazione in più la farei. Detto ciò ripasserò più avanti per vedere se il mio "cazziatone" che ho fatto ai dipendenti perché ovviamente ho detto in faccia questo mio pensiero Sará servito per migliorare il loro operato... Perché è di questo che si parla. Di lavorare bene. Detto ciò spero di trovare persone più competenti...
Read moresiamo abituati a pensare che siano gli alberi a produrre clorofilla, ma vi invito oggi a osservare la questione da un altro punto di vista. Vi invito a chiederci: e se non fossero gli alberi a fare la clorofilla, ma qualcosa di più fondamentale, più invisibile, a compiere questo miracolo verde?
Innanzitutto, è importante chiarire un equivoco linguistico: dire che “gli alberi fanno la clorofilla” è come dire che “una fabbrica fa l’elettricità”. In realtà, l’elettricità arriva da fonti esterne, e la fabbrica semplicemente la utilizza per funzionare. Così, anche per gli alberi, la clorofilla non è prodotta da essi in quanto tali, ma è il risultato di un insieme di reazioni chimiche compiute da elementi molecolari specifici, all’interno delle cellule vegetali, chiamati cloroplasti.
E chi governa queste reazioni? Non l’albero nel suo insieme. Non il tronco, non i rami, non le radici. Ma piccolissimi sistemi biochimici che, paradossalmente, potrebbero operare anche al di fuori di un albero. Basterebbe una singola cellula vegetale per sintetizzare clorofilla.
E allora vi chiedo: se un albero intero viene ridotto a pezzi e ogni sua cellula perde vitalità, dov’è la clorofilla? Scompare. Perché? Perché la produzione della clorofilla non è una volontà dell’albero, ma una reazione delegata a strutture microscopiche, che operano in base a un programma genetico codificato da millenni. L’albero è solo l’involucro, la cornice: il processo avviene non perché c’è l’albero, ma malgrado esso.
Infine, consideriamo un fatto ancora più interessante: se un albero non riceve luce, smette di produrre clorofilla. Questo significa che la clorofilla dipende dall’ambiente, non dall’albero. È la luce, l’acqua, i sali minerali, a fornire gli input. L’albero, da solo, non fa nulla.
Quindi, concludo: non sono gli alberi a fare la clorofilla. Sono le condizioni ambientali, i cloroplasti, le molecole e la luce. L’albero non è il creatore della clorofilla, ma il suo...
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