Non mi piace scrivere una recensione negativa, soprattutto quando lo staff è stato così gentile e hanno fatto tutto per farci passare una serata indimenticabile. A loro dovrei dare 5 stelle. Spero che prendiate le mie parole come una critica costruttiva.
Allora perché il mio voto così basso? Il ristorante si posiziona in una fascia più alta, e questo ci sta. Pago molto volentieri di più per un'esperienza oltre la norma. La location è bellissima, arredata con grande gusto e ideale per una cena romantica.
Però adesso parliamo del menù. Come secondi lo chef offriva cavallo, piccione, agnello, lingua di vitello o guanciale. Tutte delle cose più spinte che non piacciono a tutti. Si può ribadire che si può mangiare la solita tagliata in qualsiasi altro ristorante e che vai Al Castello per un'esperienza diversa. Però in tale caso non dovrebbe neanche offrire il gnocco fritto o tortelli. Uno chef di livello dovrebbe essere in grado di offrire anche un semplice filetto ma preparato in un tale modo che vale il prezzo più alto, senza nascondersi dietro ingredienti insoliti.
Come entrata, lo chef ci ha offerto un tipo di gazpacho al pomodoro che, onestamente, aveva per fortuna un sapore migliore del suo aspetto e tre panetti appena sfornati, al pomodoro, curcuma e lambrusco. Tutti e tre buoni ma pesanti.
Visto che non c'era nessun secondo che ci ispirava, abbiamo preso un antipasto e un primo. Mia moglie aveva il tagliere al gnocco fritto che purtroppo era fritto in olio che doveva già essere cambiato da un po' perché lasciava un retrogusto poco gradevole. Io avevo due polpettine di patate viola e Roquefort con un po' di salsa. Buone ma... €14.
I tortelli erano buoni e decisamente fatti in casa. La zucca è insidiosa e succede che ne becchi una con poco sapore. Non è la colpa dello chef. Però spingere il sapore con dello zucchero è esagerato e sembrava più un dolce che un primo. Insomma, in qualsiasi ristorante di montagna mangi tortelli anche migliori per €8-10 anziché €13. Io avevo preso i fagottini che risultava essere un singolo fagottino con ripieno al macinato su un lettino di salsa e balsamico. Ho apprezzato la croccantezza delle estremità, però non era neanche eccezionale.
Alla fine abbiamo deciso di prendere un dolce... tutti a €8. Abbiamo entrambi scelto il duetto di mousse al cioccolato che erano due quenelle di mousse, una bianca, una fondente, su un lettino generoso di crumble di pistacchio e con tre strisce di coulis ai lamponi. Ho apprezzato molto l'uso scarso di zucchero che faceva esaltare il vero sapore del cioccolato, leggermente amaro. Però €8 per due quenelle mi sembrava molto esagerato, anche se i pistacchi costano.
Riguardo il vino, mia moglie guidava e io bevo al massimo 2 bicchieri ma il menù offre solo bottiglie e niente caraffe. Per fortuna potevamo prendere del vino al calice e ne abbiamo preso 3 in totale per... €15, esattamente il prezzo della bottiglia. Non mi sembra giusto visto che abbiamo consumato solo metà bottiglia e se l'avessi saputo avrei ordinato la bottiglia per poi portare il resto a casa. Per la cronaca, il vino era lambrusco S. Prospero di Ca' Medici che si vende a €6 al supermercato.
Tutto sommato, credo che lo chef sia molto ambizioso ma forse è ancora giovane perché, per il momento, sta mirando oltre le sue capacità.
Abbiamo pagato €90, mentre per quello che abbiamo mangiato €70 sarebbe stato più giusto.
Un vero peccato perché il ristorante ha tutte le carte in regola per davvero diventare un luogo...
Read moreWe had really high hopes for this place and while the setting was really incredible (who doesn’t love eating in a castle with a beautiful view!) the food and service was really disappointing.
The Maître D’ was incredibly kind and let us choose between two tables - immediately after the waiter came out and would not allow us to sit at the table. The waiter was fairly hostile during our first couple of interactions and then disappeared for the majority of our dining experience.
The waitress who assisted him was decent though!
The food wasn’t anything special - our bread was stale (there was no oil for it) and the cutting board it was on was crumbling into the bread as we tried to cut it, the wine had gone bad (didn’t feel comfortable sending it back after how our interaction with the server) and the pasta (despite a lovely presentation) was nothing to write home about - even with shaved truffles.
Hopefully this was an off experience - have seen so many positive reviews that I’d be willing to...
Read moreRiccardo Viesi è un giovane chef, allievo dell’Alma di Colorno, dopo un periodo trascorso alla Tavernetta del Lupo di Sorbolo, in cui senz’altro avevo già inconsapevolmente apprezzato i suoi piatti essendo quello un mio storico luogo del cuore, insieme alla famiglia gestisce ora il Ristorante “𝐀𝐥 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨” nel piccolo borgo di Montechiarugolo, dove guida personalmente la rinnovata cucina.
Me ne aveva parlato una persona con cui ogni tanto condivido serate di gozzoviglie in osteria, l’occasione per rivedersi e scambiare gli auguri fra amici mi ha portato a proporlo come luogo di incontro, per altro è pure a due passi dall’eremo. Di fronte c’è proprio il castello, in tutta la sua imponenza soprattutto rapportata alle dimensioni dell’abitato, all’interno l’ambiente è curato, ordinato, con una disposizione felice dei tavoli che ha favorito una serata tranquilla, nonostante il locale fosse praticamente pieno.
La tentazione del piccione è stata irresistibile, premiata da una cottura eccellente, carne saporita e succosa, una bella sinergia con gli spinaci e le particolari salse di frutti di bosco e castagne, avrei provato anche il pesce ma per una volta ho deciso di non mischiare mare con terra, scegliendo come primo il risotto. Onda perfetta, consistenza dei chicchi come piace a me, ben equilibrato nei sapori, cremoso e goloso, quello che serviva per togliersi di dosso la fatica della giornata.
Dalla carta dei vini avevamo deciso a priori di estrarre comunque due bottiglie, per assecondare i piatti e la voglia di provare cose diverse nella stessa cena, visto che scelgo sempre cose un po’ fuori dai canoni ho dovuto approfittare un po’ della pazienza delle persone che si sono presa cura di noi, ma alla fine anche loro sono state felici di rendere perfetta la nostra cena .
🥖 pane bianco, allo zafferano e al lambrusco
🍽️ risotto zafferano, salsiccia e stracciatella
🍽️ piccione, coscetta pop, salsa di castagne, gel ai frutti di bosco e spinaci saltati
🍷 Vignai da Duline – Friuli Venezia Giulia Friulano “𝑳𝒆 𝑫𝒖𝒍𝒊𝒏𝒆” 2022
🍇 100% friulano
🍷 Catherine & Claude Maréchal – Bourgogne Côte d’Or “𝑮𝒓𝒂𝒗𝒆𝒍” 2019
🍇...
Read more