I was really keen in going to Opera when in Naples and indeed food here was nice and tasty with a very good presentation, however the service completely killed the experience! At such a high end restaurant it is unacceptable that: you get a fish dish just after you have said that you do not eat fish; get wine that is blurry and clearly contaminated and that you ask for wine suggestions and you get a plain wine/food pairing when you have been told the sommelier will come and suggest you wines. My business partner chose a meat tasting menu and with one of the dishes he got a blurry wine which had something floating in. Then as a snack which was offered by the house got a piece of cuttlefish, while he told them at the beginning that he doesn't eat fish (after being asked if we had some preferences or allergies). On the other hand, I had chosen 2 fish dishes and I asked if I could get some wine suggestions with my dishes. I was told that the sommelier will come. Unfortunately he never came and I only got some wine glasses with each of my dishes. I could still omit this as my wines were good, however definitely in each glass I had a different quantity of wine (the second one was almost double the first one). Finally, I asked for an espresso and I got a bag of sweetener with it, no question if I want sugar or even at such a place I would expect they have a choice of different types of sugar... Personnel at Opera is definitely not delivering a service for a restaurant where for a dinner for 2 you pay almost 200 EUR with just a couple wine tasting glasses with your dinner. Unfortunately, the bad service completely killed the food experience you expect...
Read moreOpera Restaurant è un ristorante di cucina internazionale e di taglio molto ricercato che si trova al Vomero in Via Simone Martini. E forse quello è il suo unico difetto. Sono stata a cena da Opera in solitaria venerdì scorso, mentre consultavo il menù (foto), il mio tavolo è stato riempito con garbo con molte piccole attenzioni. (foto) *quattro tipi diversi di pane : bianco, integrale, misto e con curcuma . *burro semi salato *olio monocultivar coratina *chips di riso con scorza di limone *grissini stesi a mano *tre sali diversi, rosa,nero, rosso (foto) *spumante campano metodo classico *tre differenti entrèe benvenuto dello chef: -ventresca di tonno con pomodori e salsa mediterranea - raviolo fritto con baccalà, mayo e cavolo viola - anguria con cipollotto in agrodolce... (foto) Di chips mi sono fatta coraggio e ho chiesto un bis, il burro l’ho polverizzato quasi all’istante sul pane alla curcuma. Nelle prime due entrèe forse il condimento e il metodo di cottura non rendevano perfettamente merito alle ottime materie prime mascherando un po’ i sapori; geniale invece l’anguria, che mi ha pulito la bocca in trepidante attesa delle pietanze. Un benvenuto talmente imponente da diventare parte integrante della cena. (foto) Ho ordinato un antipasto e una pasta. Tartare di tonno rosso prugne e daikon e noodles saltati in wok, che sul menù sono presentati con gamberi , zucchine, lime e salsa di soia. Ma siccome non sia mai detto che non rompo le scatole ovunque mi reco, io sono intollerante ai gamberi e faccio chiedere allo chef se è possibile una sostituzione...Lo chef acconsente e io gioisco! La tartare é delicata, rinfrescata dal sapore del daikon e dalla dolce asprezza grazie a pezzetti di prugna.Buonissima. La porzione è decisamente abbondante per un antipasto. Rapporto quantità-qualità-prezzo inoppugnabile: 12E. (foto) Ho adorato la pasta, i noodles erano ottimi, consistenza e cottura perfetti, i (pericolosissimi!) gamberi sostituiti da un (innocuo!) barracuda :D. Porzione “corretta”, circa 80 grammi. (foto) La pasta l’ho accompagnata con un calice di bianco Castelfranci Palladino, un fiano dal gusto intenso e strutturato consigliatomi dallo staff e che io non avrei mai saputo abbinare. Perfetto nello sposare il gusto intenso della salsa di soia presente nei noodles, un po’ eccessivo invece sulla tartare. Amaro: Jegermaister Manifest, che mi ha fatto pensare che persino lo jegermaister se trattato meglio può apparire meno sintetico al gusto. Passiamo alle note (potenzialmente) dolenti. Conto al netto dello sconto 50,95 Euro. 2,00E coperto; 2,50 acqua; 0 il bendidioentrèregalato; 12 la tartare; 14 i noodles; 8 calice di vino; 8 manifest e il 10% di servizio. Io l’ho trovato un conto giusto (tranne per il manifest, che mi pijasse un colpo!!!) e in linea con il tipo di ristorazione che si intende fare nel ristorante. Non siamo di fronte ad un posticino dove mangiare un piatto di pasta al volo se non si ha voglia di cucinare la sera, siamo in un ristorante che sta cercando la sua linea in un universo medio-alto della ristorazione e che a mio parere può tranquillamente competere con realtà simili che proprio in questi anni stanno sorgendo come funghi nel quartiere (Sartù, Osteria Partenope, Meatin, Lavica, Mosto Buono, l’ormai ex Granafine). L’attenzione nel servizio, gli arredi curatissimi e di gusto, l’amore per il particolare (in bagno per asciugarsi le mani salviette di spugna modello oshibori giapponese, altro che carta e areatori), le materie prime di ottima qualità che ovviamente fanno lievitare i costi dei piatti, la ricerca nel cercare di fondere note provenienti dalle diverse cucine del mondo sono gli ingredienti che fanno si che quella cifra possa essere giusta. Forse il problema potrebbe rivelarsi Simone Martini (la mia casa è lì, mi metto nel calderone)e la mentalità dell’avventore tipo. Quante volte ho sentito dire: - Se devo spendere 50 euro per mangiare almeno che sia sul mare!- E Opera Restaurant il mare fuori non lo ha, anzi c’ha i bidoni. Ma magari dentro si. Meditate gente e...
Read more“Locale di un certo livello” cit. Serata in compagnia di amici (5 coppie) a dir poco surreale. Fin dall’ingresso nel locale ci avviciniamo al bancone bar allestito con quattro sgabelli chiedendo un cocktail nell’attesa che il tavolo si riempisse. Risposta negativa dicendo che sedie e bancone del bar erano solo per arredo. Ci sediamo al tavolo e chiediamo una bottiglia di vino. Ci viene rifiutata chiedendoci di aspettare di ordinare così da poter abbinare un vino ad hoc.specifichiamo che desideriamo russo ma ci viene negata ulteriormente la possibilità di ordinare. E non siamo neanche all’antipasto… Il tavolo si completa e chiediamo di ordinare. Il cameriere, di cui con dispiacere condivido il nome tale Riccardo, ci invita a scegliere dal menu cercando di limitare il numero di piatti. Chiediamo una minima variabilità visto che tra i 10 commensali c’era una celiaca e un intollerante al lattosio. Riccardo ci dice che possiamo scegliere al massimo due menu senza modifiche perché “ nei ristoranti di un certo livello si fa così” e che se non avessimo fatto così saremmo stati messi in coda a tutti gli altri tavoli. Erano le ore 21:30. Ci allineiamo come da ordini del Kapò non senza qualche malumore. 10 persone 2 menu (pasta gluten free per una persona) a questo punto però il buon Riccardo propone qualche antipasto misto al centro, lo stesso che non c’ha permesso di ordinare come singoli. Evidentemente il problema degli ordini singoli era sparito. Rinunciamo. Riusciamo finalmente ordinare anche il vino. Riccardo che oltre cameriere evidentemente è anche sommelier decide di assaggiare in prima persona il vino senza versarlo a nessun commensale. Alla richiesta di assaggio risponde “ che ne so che voi ne capite, niente sono io che decido se il vino va bene o no”. Ci saremmo dovuti alzare e andar via ma per quieto vivere e il piacere di condividere una serata tra amici siamo restati. La prima portata arriva alle 10:30, la seconda alle 11:30. Il secondo non era quello indicato nel menu ma carne differente e meno male che la scelta era stata imposta dal cameriere. Ottima conoscenza della cucina e del proprio menu. Ristorante di un certo livello. A mezzanotte passata con il locale praticamente vuoto raggiungiamo il traguardo dei dolci. Meno male che non eravamo stati messi in coda se no stavamo ancora lì dentro… Il dolce senza lattosio non era possibile averlo quindi una mia amica è rimasta senza. Il conto (all’1:30) è stato pagato col sorriso sulle labbra felici di poter terminare questa esperienza ai limiti del normale e con la speranza che guadagni di questa serata possano servire a un corso se non di ristorazione almeno di...
Read more