Taverna Castelluccio — Restaurant in Norcia

Partiamo dalla location che definirla magnifica non é sufficiente, ciò che mi ha colpito di più? La passione. La passione delle cameriere, ragazze giovani che trasmettono la genuinità dei piatti che vengono preparati, le quali sono state estremamente accurate nel definire le pietanze e sempre pronte e disponibili per qualsiasi esigenza. La professionalità e l'amore che impiegano nel servizio e nello svolgimento del loro lavoro è d'esempio e di invidia per molti. Le pietanze non solo hanno dei sapori e degli accostamenti molto raffinati e unici ma le porzioni sono abbondanti per permetterti di alzarti da tavola con la pancia piena. La passione ma soprattutto l'umiltà dello chef é ciò che più traspare all'interno del ristorante, quasi a coprire il paesaggio mozzafiato che contorna il pasto; perché riuscire a tirare fuori dei sapori del genere in perfetto abbinamento é sinonimo di amore e rispetto per le materie prime, complimenti!!! Per essere un posto che abbiamo trovato così per caso, abbiamo speso davvero poco per il servizio e la qualità offerta, sicuramente sarà nostra cura tornare prima della fine dell'estate. Un...

Siamo stati a mangiare ieri in 4 in questo ristorante, "grazie" a una comitiva che non si è presentata, infatti nonostante fosse domenica e non avessimo prenotato il gentilissimo cameriere ci ha fatto accomodare nei posti rimasti liberi. Dopo aver verificato che nel menù ci fossero opzioni senza glutine per mia moglie (sono indicati glutine, vegetariano, vegano per ogni piatto), abbiamo gustato: tris di polenta (lenticchie, salsiccia, funghi; menzione speciale per i saporitissimi funghi) strengozzi alla gricia ravioli di ricotta al sugo di pomodoro tortino di pecorino con lenticchie e pere (buonissimo) Come dolci: palline di ricotta al miele e granella di pistacchio dolce alla ricotta (simile al tiramisù) yogurt con marmellata di sambuco. Un calice di vino, acqua e due caffè per concludere. Servizio molto veloce nonostante il locale pieno, affabilità del personale e della cuoca molto apprezzati, prezzi onesti (intorno ai 75e il totale). Grazie,...

Si mangia al top

Il termine francese restaurant (da restaurer, "ristorare") comparve per la prima volta nel XVI secolo, con il significato di "un cibo che ristora", e si riferiva specialmente ad una minestra ricca e di gusto raffinato.

Secondo il Guinness dei primati, il Sobrino de Botin, a Madrid, sarebbe il più antico ristorante tuttora in esercizio. Fu infatti aperto nel 1725.

Il significato moderno del termine nacque attorno al 1765, quando un cuoco parigino di nome Boulanger aprì un'attività di ristorazione. Il primo ristorante ad adottare la forma divenuta poi standard al giorno d'oggi (con i clienti seduti al proprio tavolo con la propria porzione, avendo inoltre la possibilità di scegliere la portata da un menu, durante specifici orari di apertura) fu la Grand Taverne de Londres, fondata nel 1782 da un uomo di nome Antoine Beauvillier. Sembra che il nome sia derivato dal motto "venite e io vi ristorerò" affisso nel primo locale...